martedì 8 novembre 2011

Polli alla diossina, è allarme a Pordenone

Esposto a Procura e Efsa

di Elena Del Giudice www.ilmessaggeroveneto.it

Parte da un pollo l’allarme diossina nel Maniaghese. I rappresentanti di quattro comitati, Alicia Zanetti per “Sì al riciclo totale, no all’incenerimento di rifiuti”, Tullio Tramontina per “Campagna pulita”, Loredana Lorenzi per “Sos monte San Lorenzo”, Gianandrea Franchi di “Cittadini per l’ambiente”, hanno inviato ai Nas, e tramite questi alla Procura del tribunale di Pordenone, un esposto con il quale si mettono sotto accusa la qualità ambientale dell’intera Pedemontana pordenonese e gli effetti che questo inquinamento determina sugli animali e sull’uomo.



Per dimostrare la propria tesi, i comitati hanno deciso di fare analizzare da un ambulatorio privato un pollo ruspante, nato e cresciuto in un’aia della frazione di Campagna, al confine con la zona industriale, alimentato all’aria aperta e senza ricorso a mangimi industriali.
Il referto del laboratorio non lascia adito a dubbi: nel pollo è stata rilevata una concentrazione di diossine due volte superiore al limite di legge e dieci oltre il valore raccomandato. Concentrazioni che “obbligherebbero – scrive il laboratorio – a risalire alla fonte ed eliminarla”.
Per i sottoscrittori, che si sono affidati all’avvocato Fabiano Filippin, non ci sono molti dubbi su quali possano essere le fonti della contaminazione da diossina. Ricordano infatti la tipologia di insediamenti industriali in zona, la presenza di fonderie, cementifici, siti per lo stoccaggio e lavorazione di rifiuti, inceneritori. “Da anni – spiegano nell’esposto – la frazione di Campagna e i dintorni vengono investiti da nubi dall’odore acre e tali da provocare irritazioni alle vie aeree e alle mucose». Episodi sempre più frequenti che hanno costretto molti residenti a fare ricorso alle cure mediche per ovviare agli inconvenienti. Di queste “nubi” potenzialmente cariche di inquinanti, i comitati hanno depositato anche documentazione, come foto e filmati. Inoltre gli abitati «vengono interessati da insoliti depositi di colore nero, ben visibili su auto, finestre, foglie, verdure da orto. Il materiale si presenta scuro e dall’odore chimico metallico». Per l’Arpa si tratterebbe di «guano di cocciniglia, ma non spiega come mai questi depositi avvengano anche in pieno inverno, quando di tali insetti non c’è traccia”.
Nonostante di tutto ciò in passato siano stati investiti Arpa, Comune, Provincia, Asl, “nulla è mutato. Né interrogazioni politiche né una segnalazione alla magistratura hanno fermato le sgradevoli emissioni e la precipitazione di inerti”. Da qui l’idea dell’esperimento, il pollo ruspante fatto analizzare per valutare le conseguenze dell’inquinamento sull’animale e il preoccupante referto che è parte integrante dell’esposto spedito ai Nas, alla Procura e all’Autorità europea per la sicurezza alimentare, con cui si chiede l’apertura di un’inchiesta.
A Nas e magistratura i comitati chiedono “di disporre un’immediata indagine volta ad acclarare l’eventuale presenza di diossina oltre i limiti di legge su animali, terreni ed esseri umani nell’area di Campagna e dei centri limitrofi”. E questo impiegando tutti i mezzi necessari, compreso il sequestro preventivo e probatorio. Una volta accertati gli episodi cui si fa riferimento nella denuncia, andrà valutata “la sussistenza dei reati che saranno ritenuti ravvisabili, perseguendo i responsabili”.
Ma che cos’è esattamente la diossina? Le diossine sono un gruppo di sostanze chimiche molto tossiche e in genere altamente persistenti nell’ambiente e nei sistemi biologici. La scienza non ha dubbi sulla natura cancerogena delle diossine, sull’effetto tossico che hanno sul sistema endocrino e sui seri problemi che possono provocare alla riproduzione e allo sviluppo. La loro capacità di indurre effetti negativi sulla salute anche a esposizioni molto basse dà a queste sostanze grande rilevanza sanitaria. Le diossine non esistono pure in natura: sono prodotti secondari di molti processi chimici industriali come l'incenerimento e la produzione di pesticidi. Le diossine passano dagli animali all’uomo principalmente attraverso l’alimentazione. Queste sostanze sono solubili nel grasso e per il 98 per cento si accumulano nella carne, nei latticini, nelle uova e nel pesce. I maggiori “corrieri” di sostanze tossiche sono i grassi di origine animale, ed era nata così la contaminazione dei polli e delle uova in Belgio di alcuni anni fa.

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2011/11/05/news/nel-pollo-diossina-oltre-i-limiti-e-allarme-1.1648589

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 8 novembre 2011

-29 giorni alla sentenza nel merito del Tar di Parma sul cantiere dell'inceneritore
+526 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Mancherebbero 180 giorni all'accensione del forno. Se ancora lo si farà.

Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.

Nessun commento:

Posta un commento