martedì 16 ottobre 2012

Diossine? 400 volte oltre la norma


Cade anche l'inceneritore di Brescia, dati occultati e taroccati

Finalmente trapelano i dati rilevati lo scorso 8 agosto dalle centraline dell'inceneritore di Brescia, rilievi che l'Arpa ha deciso di secretare, spingendo la procura ad aprire un fascicolo d'inchiesta.
Quella sprigionata dal camino era una vera e propria nube tossica, causata da un guasto alle linee elettriche che ha mandato in tilt i bruciatori.
Ma il dato che più colpisce è il fatto che i dati che stanno venendo fuori, diossina 400 volte oltre i valori normali, siano stati rilevati praticamente per sbaglio da una delle 3 centraline in funzione.



Due di queste infatti infatti si erano disattivate mentre la terza, posta sulla linea 2, è rimasta attiva per mezz'ora oltre il momento dell'incidente, captando le emissioni di quei terribili minuti.
Ma ancora più inquietante è sapere che le centraline erano state programmate volutamente per spegnersi in caso di incidente.
Avete letto bene: le centraline, in caso di incidente, smettevano di funzionare, impedendo di conoscere i dati emissivi.
Così si sono comportate 2 delle 3 apparecchiature, impedendo ai tecnici di poter leggere i dati delle emissioni durante il blocco termico.

Un guasto fortuito ha consentito invece alla terza centralina di funzionare almeno per un'altra mezz'ora, consentendo di mettere nero su bianco i dati emissivi della nube che si stava sprigionando sulla città di Brescia.
L'Arpa, resasi conto della situazione, ha passato le carte alla procura, che sta ora indagando.
A2A, gestore dell'impianto bresciano, uno degli inceneritori più grandi d'Europa, è ora sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti.
Il buio di dati durante l'incidente di agosto non consentirà mai di sapere che cosa sia effettivamente uscito dal camino dell'inceneritore in quelle ore.
Mai si saprà quali e quanti inquinanti hanno appestato l'aria bresciana.
Questo incredibile fatto riporta ancora una volta l'attenzione sull'assurdità dei controlli autoreferenziali, affidati direttamente ai gestori in autocontrollo, un evidente conflitto di interessi pagato sulla pelle dei cittadini.
Se il controllore corrisponde al controllato come possiamo fidarci?
Ancora una volta assistiamo al balletto dei finti controlli, con le autorità sanitarie che insistono sulla litania del “tutto va bene”, accusando di terrorismo i cittadini che dubitano, ma che alla fine hanno sempre ragione.
Anche l'inceneritore migliore del mondo, auto premiato dagli stessi costruttori, era taroccato.
Chissà se ora daranno del terrorista anche ad A2A?

http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_ottobre_13/20121013BRE05_16-2112237019093.shtml

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 16 ottobre 2012

Sono passati
13 giorni dalla scadenza del contratto di servizio con Iren

53 giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai
Sono passati
869 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
163 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
148 giorni dal voto amministrativo-referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno

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