sabato 11 maggio 2013

Incidente all'inceneritore di Torino emissioni nocive incontrollate


Ma i media tacciono. Silenzio assenso.

E' appena stato inaugurato ma già si registra un primo importante “incidente tecnico”.
Stiamo parlando dell'inceneritore del Gerbido, prima periferia di Torino.
E' tragicamente comico che l'impianto sia "entrato in esercizio provvisorio" i1 1° maggio e sia andato in guasto ed abbia vomitato fumi tossici il 2 maggio: un gran bel compleanno.


TRM ha confermato che il 2 maggio alle ore 18 si è verificato un incidente tecnico al nuovissimo inceneritore del Gerbido di Torino, con emissioni nocive evidentemente fuori controllo.
Secondo quanto riferito dall'ing. Di Bartolo, si è verificato un "problema tecnico" che sostanzialmente ha causato un black-out all'impianto con "entrata in funzione di tutti i sistemi di sicurezza, che così sono stati collaudati". È stato altresì riferito che "le centraline di monitoraggio hanno funzionato", ma cosa abbiano rilevato (chissà perché) non è stato detto.
Al di là della propaganda, cosa vuol dire tutto ciò e come si spiegano i fumi biancastri e "polverosi" che per tutta la notte si sono diffusi su Torino e cintura?
Vediamo di capirlo.
La linea fumi è costituita da una serie di filtri successivi, con ruoli e scopi diversi, e che secondo TRM trattengono il 99.9% delle sostanze nocive, lasciando passare solo lo 0.1%.
Il primo della serie è l'elettrofiltro, che serve proprio a trattenere le polveri altamente nocive (rifiuti tossici da smaltire in discariche speciali). Ovviamente, durante un blackout, l'elettrofiltro non può funzionare e le polveri (PM10, PM2.5 ecc.) altamente tossiche ed impregnate di diossine, PCB, metalli pesanti non sono trattenute.
Tuttavia non si possono nemmeno usare i filtri successivi, perché non sono fatti per ricevere polveri (si intaserebbero immediatamente, con gravi danni per la sicurezza economica di TRM...).
Entrano pertanto in funzione i "sistemi di sicurezza" che servono a salvaguardare l'impianto (e non i cittadini e l'ambiente): in pratica quindi riteniamo che i fumi altamente tossici e contaminati siano stati scaricati direttamente in ciminiera, bypassando tutti i filtri.
Anziché lo 0.1% di sostanze tossiche pubblicizzato da TRM, ne è stato quindi emesso il 100%, ovvero, se la matematica non è un'opinione, 1000 volte il teorico "normale".
Dopo l'incidente, l'impianto è completamente stato fermato dal giorno 3 maggio.
Silenzio totale sui mezzi d'informazione.
Oggi a Torino la manifestazione contro l'inceneritore.

Coordinamento Ambientalista Rifiuti Piemonte

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Nessun commento:

Posta un commento