mercoledì 20 marzo 2013

Inceneritore Cosmari, al via indagine su tumori e malformazioni



Al via la valutazione epidemiologica sui residenti nelle aree circostanti all'inceneritore del Cosmari.
L'incarico ad Arpam e Asur è stato assegnato formalmente oggi, presenti il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, i Comuni di Macerata, Corridonia, Pollenza, Tolentino e Urbisaglia, il presidente del Cosmari Daniele Sparvoli, il direttore dell'Arpam Gianni Corvatta, il direttore del Servizio igiene e sanità dell'Asur 3 e il direttore dell'Osservatorio epidemiologico ambientale Mauro Mariottini.



L'indagine riguarderà i Comuni che si trovano a ridosso dell'area interessata dai fumi del Cosmari. Il progetto, del costo di 50.000 euro, finanziato dal Cosmari e dai Comuni, andrà avanti per 18 mesi e riguarderà l'esame dei terreni e dell'aria ma soprattutto le cause di morte dal 2006 al 2010 (fino al 2005 si hanno i dati del Registro provinciale dei decessi per tumore) e i ricoveri ospedalieri dal 2006 al 2011 relativi alle cause che possano far riferimento all'esposizione delle emissioni da impianti di incenerimento dei rifiuti solidi urbani.
Ma saranno esaminati anche malformazioni congenite, bambini nati sotto peso, i prematuri, gli aborti spontanei.
Il servizio veterinario regionale, in collaborazione con l'Asur, dovrebbe infine procedere al biomonitoraggio animale, una tecnica utilizzata per valutare, anche se indirettamente, l'esposizione di una popolazione a un elemento tossico.
La tecnica prevede l'esame di uova di gallina, latte, grasso animale che potrebbero presentare tracce di sostanze (come la diossina) che, assunte dall'ambiente, si accumulano nei tessuti.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

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