venerdì 5 ottobre 2012

Diossina nella food valley


La conferma nei campionamenti da matrici biologiche finanziati dai cittadini

La madre terra è in sofferenza, noi non facciamo niente per curarla, anzi.
Isde, Futura, Rubbiano per la vita, Gcr, hanno ieri presentato i risultati dei monitoraggi finanziati dai contributi dei cittadini.
Prelievi di matrici animali come polli, uova, latte materno, per provare la febbre al nostro ambiente.
I campioni sono stati analizzati dal laboratorio Inca di Marghera, il top in Italia sulle diossine.
I risultati sono sconfortanti.

Valori sopra i limiti di legge, anche in zone, Bardi, ritenute libere da inquinamento.
Latte materno con diossina superiore al limite di commerciabilità, uova di gallina inquinate, carne di pollo maschio con picchi di veleni, raccolti nelle aie delle nostre fattorie.
Manrico Guerra, medico Isde, Stefano Raccanelli, chimico ambientale, Paolo Rabitti, ingegnere e consulente delle procure italiane nei casi più eclatanti degli ultimi anni, Luciana Bellini e Sara Angella, di Futura, l'associazione che si occupa di parto naturale, Luca Ori di Rubbiano per la vita.
Al Toscanini hanno portato esperienze e dati utili a prendere coscienza del problema, stimolando la riflessione su che cosa poter fare per invertire questa tendenza.
Presenti in sala la vicesindaco Nicoletta Paci, gli assessori Rossi e Folli, il dott. Miserotti di Isde Piacenza, il comitato di Verona contro Cà dal Bue, il comitato della Bassa Reggiana.
Dal 1° al 9 ottobre si svolge la settimana mondiale per l'allattamento al seno e Parma ha voluto così essere partecipe dell'azione planetaria di sostegno ad una pratica così importante per la salute dei nuovi nati.

L'importanza dell'allattamento è parallela alla necessità di mantenere sano questo alimento, strumento efficacissimo per alimentare in modo corretto i primi mesi di vita delle donne e degli uomini del futuro, che traggono dal latte materno risorse insostituibili per il loro futuro.
Abbiamo avuto conferma dello stato pessimo del nostro ambiente e del rischio per le generazioni future di ritrovarsi con uno stato di salute compromesso da noi, che non rispettiamo gli uomini e le donne che verranno dopo.
Veleni che non potranno che aumentare con l'avvento dell'inceneritore di Ugozzolo e con l'eventuale conferma dell'autorizzazione per il co-inceritore di Laterlite.
E' proprio a Rubbiano che è emerso il latte materno più inquinato fra i campioni analizzati.
Analisi che hanno un costo elevatissimo, circa 800 euro per singola analisi, che sono state possibili grazie alla sottoscrizione pubblica lanciata dalle associazioni ambientaliste.
Ora sarebbe importante che a fronte di questi dati allarmanti, l'autorità sanitaria procedesse ad un verifica, con numeri di campionamenti sufficienti a dare valore statistico ai risultati.
Nel corso della serata Paolo Rabitti ha esposto alcune situazioni raccontate nel suo ultimi libro “Diossina, la verità nascosta”. Spesso cercare la verità è più difficile di quanto dovrebbe essere.
Spesso ci troviamo a confrontarci con gli enti preposti che manifestano la loro ritrosia a rendere pubblici dati e analisi sullo stato di salute dei territori.
Prova ne sia la recente accusa di Clini ai Verdi di aver divulgato dati dello stesso Istituto Superiore di sanità. Eppure sono dati ufficiali, che evidenziamo l'incremento incessante dei tumori a Taranto.
Ancora è lontana la stagione della trasparenza.
Anche a Parma abbiamo assoluta e urgente necessità di verità.
A Ugozzolo come a Rubbiano.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 5 ottobre 2012

Sono passati
2 giorno dalla scadenza del contratto di servizio con Iren

42 giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai
Sono passati
858 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
152 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
137 giorni dal voto amministrativo-referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno

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