L'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR - dal 2006 si è mossa per impedire la costruzione di un nuovo inceneritore a Parma, a 4 km da piazza Duomo, a fianco di Barilla e Chiesi, Ikea e ParmaRetail. Un mostro che brucerà 130 mila tonnellate di rifiuti all'anno e che inquinerà il nostro territorio per il futuro a venire.
sabato 21 aprile 2012
Il rifiuto che vorrei
confronto tra i candidati sindaco
sul progetto di gestione alternativa rifiuti a Parma
Venerdì 27 aprile si svolgerà alle ore 21 presso l'auditorium Toscanini di via Cuneo la serata di confronto con i candidati sindaco sui temi dell'inceneritore e della gestione corretta dei rifiuti.
La scaletta della serata prevede, dopo una breve introduzione, la presentazione dell'alternativa Gcr alla gestione dei rifiuti di Parma a cura di Gabriele Folli.
Seguirà il commento al progetto dei candidati (5 minuti ciascuno), moderato da Luigi Dall'Ovo, per poi passare alla domande dal pubblico.
Alla fine della serata sempre Luigi Dall'Ovo proporrà ai candidati la firma del “Patto per il Presente”, manifesto di intenti che Gcr sta predisponendo, anche in vista dell'appuntamento elettorale del 6 maggio prossimo e della preferenza da suggerire verso i candidati che hanno scelto per il no al forno inceneritore e per una gestione corretta dei nostri scarti.
A tutti i candidati è stata inoltrata la proposta di partecipazione e fino ad oggi abbiamo ricevuto la conferma da parte di Federico Pizzarotti, Roberta Roberti, Liliana Spaggiari, Roberto Ghiretti, Wally Bonvicini, Priamo Bocchi, Andrea Zorandi.
Mancano ancora all'appello Buzzi, Ubaldi e Bernazzoli, che essendo gli unici ancora a sostegno del progetto, forse non se la sentono di affrontare una serata di questo genere e preferiscono altre platee.
Noi comunque confidiamo sulla disponibilità al confronto da parte di tutti e dieci i candidati, non avendo mai messo in discussione la necessità del dialogo e del confronto, anche aspro, su questo tema così importante per il futuro della città.
Oggi che anche l'Europa guarda al superamento della combustione come metodo obsoleto di approccio alla gestione dei nostri prodotti post utilizzo, è davvero fuori tempo il cantiere di Ugozzolo con le sue assurde dimensioni “over size”.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 21 aprile 2012
Sono passati
691 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
15 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI
venerdì 20 aprile 2012
Ambiente inquinato e tumori infantili. La correlazione c'è
di Silvia Ghirardi
http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_aprile_19/tumori-2004150692030.shtml
Parla Alberto Arrighini, responsabile pronto soccorso pediatrico: “Assistiamo a 30 nuovi casi l'anno, in aumento quelli sotto l'anno di vita”.
“I tumori infantili a Brescia non sono in diminuzione”. Alberto Arrighini è il responsabile del Pronto Soccorso pediatrico agli Spedali Civili di Brescia. Se secondo il medico è ancora presto per capire se quest’anno c’è stato un aumento dei casi rispetto al 2011 (l’anno scorso a Brescia si è registrato un incremento dell’8% dei carcinomi infantili sul 2010), è certo che non si possa parlare di una regressione del fenomeno. “Tra città e provincia assistiamo a 25/30 nuovi casi l’anno” afferma Arrighini a margine dell’incontro “Ambiente, salute, qualità della vita a Brescia” organizzato a palazzo San Paolo da Azione Cattolica. “Il rapporto tra tumore e ambiente c’è. Ad aumentare sono soprattutto i tumori nel primo anno d’età e non si può dare certo la colpa a sbagliati stili di vita.
Quindi qualcosa deve essere accaduto durante la gravidanza – sottolinea il pediatra -. L’ambiente interagisce con il corredo genetico delle persone”.
Sul versante della salute respiratoria, Arrighini conferma l’incremento a Brescia, rispetto a qualche anno fa, di bambini che presentano malattie allergiche. “Molti studi hanno ormai evidenziato la correlazione tra questi disturbi e inquinanti ambientali”.
“Per sperare di invertire queste tendenze – conclude - è necessario ridurre il più possibile le fonti di inquinamento che derivano soprattutto dal traffico veicolare e dagli impianti industriali”.
Presenti all’incontro anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Brescia, Paola Vilardi e l’ingegnere ambientale Andrea Re.
A Brescia, una delle città più inquinate d'Italia, da oltre 10 anni è in funzione il più grande inceneritore d'Europa. C'è chi ancora si vanta di questo record e ancora c'è chi ricorda con orgoglio che l'impianto era stato indicato come il migliore al mondo (peccato che la giuria fosse composta anche dai costruttori stessi).
Brescia è un monito per tutte le città italiane. Differenziata inchiodata al 40%, l'inceneritore da sempre affamato di rifiuti, che li fa a scovare anche all'estero in Svizzera, perché i rifiuti oltre a pane per i denti dell'impianto, sono monete sonanti per tutti, a partire dalla società A2A che ha soci i comuni di Milano e Brescia in particolare.
Oggi si comincia ad infrangere il muro di silenzio che fino a ieri impediva di fatto di poter criticare certe scelte, come gestire i rifiuti con l'incenerimento. Finalmente anche gruppi al di fuori dei soliti noti, questa volta Azione Cattolica (non proprio dei pirati), si fanno coinvolgere dalla discussione e dall'approfondimento.
Bruciare materiali eterogenei è la nuova pestilenza del secondo millennio, è la follia riveduta e corretta dell'amianto. La pianura padana è un catino chiuso, a nord le Alpi, a sud gli Appennini, l'aria stabile e infetta permane ed è l'unica a nostra disposizione.
Bruciare materiali all'interno del catino è come bruciare plastica in una stanza chiusa.
Una follia moderna, un autolesionismo di cui oggi si comincia a pagare pegno.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 20 aprile 2012
Sono passati
690 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
16 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI
giovedì 19 aprile 2012
I No al forno e i partiti politici della città
Nella sua lunga storia (2006-2012) Gcr si è sempre mantenuto fuori dai partiti, rimanendo neutrale agli schieramenti, appoggiando solamente i fatti positivi alla causa, da qualunque parte provenissero, subendone anche le conseguenze negative.
A noi piacciono i colori netti, bianco, nero, e ci innervosiscono i grigi, quelle tinte smorzate che assomigliano agli ignavi, ne carne ne pesce, di dantesca memoria.
Se ripercorriamo con la memoria le tappe dell'associazione possiamo dire che sono stati pochi i partiti politici che hanno sempre condiviso la nostra posizione sul forno, cercando con le loro forze di opporsi al lento avanzare del progetto.
I sostenitori di Rifondazione Comunista si sono messi da anni di traverso in modo netto al progetto ed in Provincia anche questa decisione ha portato alle dimissioni ed all'uscita dalla maggioranza, un gesto coraggioso e unico nel panorama parmigiano.
Il partito della Lega Nord ha presentato negli anni diverse interrogazioni regionali ed anche ordini del giorno a livello locale, mettendo in evidenza la scelta assurda e contro gli interessi locali che questo progetto porta con sé.
I consiglieri provinciali Massimiliano Cavatorta, Giovanni Battista Tombolato e Pier Angelo Ablondi, hanno presentato lo scorso 22 gennaio un ordine del giorno sull'inceneritore di Parma, dal titolo “Smaltimento rifiuti con impianti di trattamento a freddo”. Nel testo alcune importanti considerazioni sul tema rifiuti. La sua dannosità causata dalla emissione di polveri ultrafini e nanopolveri, i filtri che non riescono a trattenere fumi al di sotto di una certe dimensione.
Il Movimento 5 Stelle, che nel 2006 ancora non esisteva come forza politica, ha costituito il nucleo fondante di Gcr. Dagli amici di Beppe Grillo scaturì la scintilla che diede vita al gruppo e gli fece muovere i primi passi.
Oggi che si avvicina il traguardo delle elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale, e della carica di sindaco, le posizioni contrarie al progetto di Ugozzolo si sono infittite.
Si sono dichiarati contrari alla gestione a caldo dei rifiuti Rifondazione Comunista, Parma Bene Comune, il Movimento 5 Stelle, il Partito Comunista dei Lavoratori, Siamo Voi – Buongiorno Italia, Lega Nord, La Destra.
A favore del forno Civiltà Parmigiana, il Pd, il Pdl, i Socialisti, Cantiere Popolare, l'Udc, Parma Moderata Libera e Solidale, Altra Politica, Consumatori e Pensionati, i Comunisti Italiani.
In posizione critica verso l'inceneritore, in attesa di capire da che parte si vogliono collocare, i sostenitori di Parma Unita.
In una posizione quantomeno curiosa invece Parma che cambia (SEL, I Mille, I Verdi) che dopo essersi dichiarati contrari al forno in modo netto non hanno esitato ad appoggiare il padre di questo inceneritore.
Da questa lettura si capisce che il blocco dei partiti tradizionali, legati a vecchi schemi politici, che scelgono sulla base delle opportunità e non sulla base del merito, sono a favore del forno.
Ecco una tabella che colloca da una parte il nuovo e dall'altra parte il vecchio.
Una cartina di tornasole, una lettura dell'arco costituzionale originale e interessante.
Utile anche a riflettere in vista dell'appuntamento elettorale del 6 maggio.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 19 aprile 2012
Sono passati
689 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
17 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI
martedì 17 aprile 2012
Per fermarlo stop ai rifiuti da fuori
Simone Rossi, candidato della lista di supporto a Vincenzo Bernazzoli, propone il vigile dell'inceneritore, con tanto di maschera antigas aggiungiamo noi.
Ci sembra doveroso intervenire per fare una precisazione sul tema dei rifiuti provenienti da fuori provincia, su cui tante inesattezze sono state dette in questi giorni.
http://diariodellacrisi-parma.blogautore.repubblica.it/2012/04/17/rossi-un-vigile-a-controllare-inceneritore-24h/
Il raggiungimento di un’elevata quota di raccolta differenziata da parte dei cittadini parmigiani non sarà un elemento sufficiente per fermare il forno, anche se chiaramente tutti i nostri sforzi e auspici vanno in quella direzione.
Per assurdo al posto dei nostri rifiuti potrebbero finire nel forno rifiuti sconosciuti e potenzialmente molto pericolosi.
Nelle prescrizioni della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) appare una formula che esprime il divieto di importare rifiuti da fuori provincia, a cui però è aggiunta una deroga che rende di fatto inefficace questa prescrizione.
L'autorità competente citata nel documento è la Regione Emilia Romagna che in questi casi delega alla Provincia di Parma l'autorizzazione.
Di seguito il punto 8 pagina 172 della Valutazione di Impatto Ambientale (scaricabile qui http://gestionecorrettarifiuti.it/pdf/VIA.pdf )
"Si ribadisce che al PAIP potranno essere conferiti rifiuti prodotti esclusivamente nel territorio provinciale di Parma, salvo espressa autorizzazione dell’Autorità Competente"
Un punto più efficace su cui il candidato Rossi si potrebbe impegnare sarebbe dunque quello di modificare questa prescrizione intervenendo già da ora con l'attuale presidente della provincia Vincenzo Bernazzoli per ottenere lo stralcio di quella porticina lasciata aperta che siamo certi verrà spalancata non appena il vorace forno di Ugozzolo avrà fame di rifiuti.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 17 aprile 2012
Sono passati
687 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
19 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI
Bruciamo tutto! Parola di Elvio
Qualche giorno fa il candidato Ubaldi se ne è uscito con una affermazione da brividi.
Per i rifiuti la soluzione più economica sarebbe bruciare tutto.
Così ci è venuto in mente quando il comune di Parma incalzò Enia per chiedere di progettare un inceneritore doppio rispetto a quando previsto, perché il forno era un vanto, una dimostrazione di modernità, uno sguardo verso il futuro.
Non ha cambiato idea.
Un ambiente moribondo non gli è sufficiente per interrompere le pratiche che lo peggiorano, anzi.
Addirittura Elvio Ubaldi incrementerebbe, di molto, il carico inquinante, così magari diamo il colpo di grazia, ci spariamo un colpo e la finiamo qui con tutte 'ste storie di diossine e furani.
Tanto dal camino esce vapore acqueo no?
Ma il candito punta alla questione economica, anche qui prendendo una limpida cantonata.
Perché dal rogo di rifiuti è solo il gestore a guadagnarci, mentre per le amministrazioni locali i costi di smaltimento sono tali da preferire la raccolta differenziata e il riciclo all'incenerimento.
Il motivo è molto semplice: i costi della raccolta possono anche aumentare (ma non è detto) ma va sottolineato che vanno a remunerare maggiormente l'impegno degli addetti (e sono posti di lavoro in più, che ne pensate, fanno male?) ma dall'altro lato della medaglia cala drasticamente il costo dello smaltimento nonché la produzione stessa di rifiuti.
In realtà non ci sono evidenze statistiche che dimostrino l'aumento dei costi di raccolta all'aumentare della raccolta differenziata.
E' un dato incontestabile, certificato, definitivo, che ha portato a sostenere che il sistema porta a porta riduce il costo complessivo per l'amministrazione almeno del 10%, grazie ai risparmi sui trattamenti e gli smaltimenti del rifiuto indifferenziato.
Anche gli studi più recenti, come quello della regione Lombardia, hanno attestato, da un pulpito neutro o addirittura a favore degli inceneritori, come all'aumento della raccolta differenziata diminuiscano i costi per i comuni e che questi trasferiscono poi ai cittadini.
Quindi da buon amministratore della cosa pubblica scegliere di bruciare tutto si traduce in un aumento di costi e di prelievi dalle casse pubbliche, proprio in questi tempi di magra.
Ubaldi è coerente, da sempre a favore dell'inceneritore, oggi, nonostante la prova sia appena oltre l'Enza, non vede soluzioni alternative.
Chisseneimporta se dovremo poi sistemare da qualche parte 40 mila tonnellate di ceneri per anno solare. Chisseneimporta se altre ceneri, così facili da sistemare, siano ancora nascoste dotto i teloni al Cornocchio, da oltre dieci anni.
Tanto la gente non capisce, non si accorge, si fida.
O no?
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 17 aprile 2012
Sono passati
687 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
19 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI
domenica 15 aprile 2012
Ricicliamo Parma
In migliaia hanno risposto ieri all'appello di Gcr per la seconda manifestazione nazionale contro gli inceneritori “Ricicliamo l'Italia”.
La stagione inclemente non ha permesso di raggiungere e superare i “numeri” dell'aprile 2010, ma crediamo che la sfida sia stata vinta.
Le adesioni sono arrivate alla ragguardevole cifra di 178, con gruppi, associazioni e comitati da tutta Italia, tutte le regioni rappresentate.
Dalla bassa cremonese è arrivato un finto inceneritore che ha sfilato per le vie di Parma.
C'erano rappresentanti venuti da Aosta, Valle Virtuosa, dalla Sicilia, da Trento, Nimby Trentino, da Montale, c'era il Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, Ecologicamente, il comitato nazionale No Biomasse No Biogas, l'associazione dei Comuni Virtuosi, la Rete Nazionale Rifiuti Zero.
La giornata è iniziata all'auditorium del Giordani con il convegno sui rischi sanitari dell'incenerimento e sulle alternative realizzabili ora, con gli interventi di Patrizia Gentilini, Stefano Raccanelli, Alessandro Romiti, Gabriele Folli.
Il pomeriggio ritrovo al parco ex Eridania con laboratori e musica, e la pioggia incessante che non ha concesso tregua, se non nella non forte intensità.
Il corteo ha sfilato per via Tanara e via Repubblica, prima di occupare piazza Garibaldi.
Una sosta sotto la casa del presidente dell'Unione Parmense degli Industriali Giovanni Borri in via Repubblica per infilare sotto la porta una lettera con la richiesta di moratoria della Federazione degli Ordine dei medici.
Slow Food, i gruppi di acquisto solidale, il comitato Rubbiano per la Vita, Isde, medici per l'ambiente, Legambiente Valtermina, Ada, il WWF, il comitato Cave all'amianto No Grazie, il movimento Decrescita Felice, i Gas La Spiga e Terra Terra, i Nostri Borghi, i No Tav, Rete Ambiente Parma, tante e innumerevoli le sigle e gli striscioni.
Dal palco si è fatto appello ai candidati sindaco affinché facciano un passo indietro sulle scelta dell'inceneritore, forti del supporto di tutta la gente giunta a Parma per sostenere la lotta.
Ezio Orzes, Ponte nelle Alpi, ha sottolineato come sia possibile arrivare in pochi mesi al 90% di raccolta differenziata, rendendo inutile la presenza di un inceneritore ed ha richiamato le amministrazioni locali a non essere supine alle multiutilities.
Fabio Cavalli ha portato i saluti di Slow Food nazionale, che da sempre si batte per il cibo buono e giusto e oggi sottolinea l'importanza fondamentale del territorio e della sua salvaguardia.
Emanuela Baistrocchi ha fatto appello alle mamme lanciando l'allarme diossina, già oggi purtroppo presenti nei nostri organismi.
Per la sesta volta Parma è scesa in piazza per dimostrare il proprio no all'inceneritore e proporre le alternative di gestione dei nostri scarti.
Ieri diversi candidati alla carica di sindaco erano presenti alla manifestazione e hanno avuto modo di toccar con mano con quale serietà scientifica viene portata avanti la proposta “verde” di corretto riciclo dei materiali. Abbiamo visto Federico Pizzarotti del 5 Stelle, Roberta Roberti di Parma Bene Comune, Roberto Ghiretti di Parma Unita.
Il prossimo 27 aprile, all'auditorium Toscanini Gcr ha invitato per una serata su rifiuti e inceneritore gli aspiranti alla poltrona di piazza Garibaldi: finora hanno aderito 7 candidati, ne mancano ancora 3 all'appello, Bernazzoli, Buzzi, Ubaldi. Siamo certi che anche loro aderiranno, non crediamo vogliano sottrarsi al confronto.
Cosa propone oggi l'associazione Gestione Corretta Rifiuti, quale la strada da seguire?
La prima proposta riguarda la corretta impostazione del sistema di gestione rifiuti: quindi riduzione, riuso, riciclo, recupero, sviluppando al massimo ogni passaggio, cosa che oggi non è assolutamente fatto ne a Parma ne in tanti altri comuni. Con una raccolta differenziata spinta si può superare il 90% di differenziazione, numeri che cancellano di fatto ogni fornace, mancherebbe il carburante.
La seconda proposta riguarda la verifica del progetto del colosso olandese Van Gansewinkel, che propone una dismissione del Paip per una riconversione in centro di riciclo integrale. Il prossimo sindaco deve prendersi l'impegno di confrontarsi con i numeri della proposta olandese e presentarne poi alla città il risultati.
La terza proposta è la moratoria: occorre aderire alla richiesta della Federazione Ordini Medici dell'Emilia Romagna di moratoria per proteggere la salute dell'ambiente e delle persone e che consenta di sviluppare al massimo le tecniche alternative di gestione ed affrontare poi, a risultati raggiunti, la necessità o meno di un muovo impianto.
Parma e l'Italia hanno ieri dimostrato un profondo attaccamento ai valori dell'ambiente, del benessere, del territorio. Ora occorre una risposta da parte delle istituzioni a questo appello al buon senso che sale direttamente dall'opinione pubblica.
Occorre un po' di coraggio da parte dei candidati a sindaco a far fronte comune con i cittadini attenti a attivi, quelli che senza vantaggio personale di spendono ogni giorno per la comunità.
E non sono pochi.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 15 aprile 2012
Sono passati
685 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
21 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI
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