sabato 19 maggio 2012

Parma, ombelico del mondo


Sono giorni al cardiopalma, frenetiche sequenze accelerate che corrono verso domenica, e soprattutto guardano a lunedì pomeriggio, quando sapremo chi ci governerà, sotto gli occhi delle telecamere di mezzo mondo.



In questi giorni la nostra associazione ha dato una indicazione di voto, scegliendo Federico Pizzarotti come artefice del cambiamento e, soprattutto, come sindaco no termo.
La presa di posizione ha suscitato malumori tra chi voleva che tenessimo la bocca chiusa e rimanessimo nel nostro angolino ad attendere gli eventi.
In questi quindici giorni è stato un fiorire di dichiarazioni e appelli da parte di gruppi più o meno omogenei. Appelli riportati dai giornali, di cui nessuno si è lamentato.
Gcr ha invece tenuto un comportamento trasparente e lineare, anche se ovviamente non condivisibile da chi non è interessato ai temi dell'ambiente.
Siamo dal 2006 un'associazione apartitica e senza etichette.
Alle scorse primarie del centrosinistra abbiamo valutato i candidati sulla base di alcune domande e sulla base dei programmi. Giudizi personali nostri che vertevano solamente sul tema che ci sta a cuore e del quale, forse, abbiamo maturato alcune competenze.
Per la tornata elettorale vera abbiamo riproposto lo stesso schema.
Domande a tutti, valutazione delle singole risposte, voto e giudizio sintetico.

Abbiamo invitato tutti i candidati ad una serata ad hoc chiedendo la sottoscrizione di un patto di legislatura. Sette candidati su dieci hanno controfirmato.
Due candidati si sono presi il voto migliore.
Al primo turno, inaspettatamente, è passato anche un candidato no termo.
Un risultato che ci ha ridato fiducia in questa città, capace di reagire al pessimismo.
Ai i due candidati rimasti abbiamo chiesto la presenza ad una serata sul tema al Paganini. Tra mille difficoltà li abbiamo fatti sedere su quel palco, affinché fossero i cittadini a giudicare.
La nostra scelta non poteva che essere una sola, quella di appoggiare chi il forno non lo vuole.
Una scelta ovvia, imposta dal nostro scopo associativo, una scelta di campo dettata non dal giudizio complessivo del programma, che non ci compete, ma dall'ottica ambientalista del programma.
Noi crediamo sia possibile cambiare questa città e spegnere il forno prima che si accenda.
Se il sindaco del capoluogo indica una strada differente dal forno per gestire i rifiuti, la multitutility non può far finta di niente.
Noi siamo certi che come i cugini di Reggio Emilia hanno già fatto, sia facile cambiare.
Ci vuole la volontà di farlo, solo uno dei due candidati ha detto di sì, è su di lui che riponiamo la nostre speranze.
Avremmo preferito che al ballottaggio ci fossero due rappresentanti no termo.
Così avremmo fatto le pulci ai programmi per capire qual'era il migliore.
Ora il problema non esiste.
Solo Federico Pizzarotti crede nell'altra via. A lui va la nostra fiducia.


Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 19 maggio 2012

Sono passati
719 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Sono passati
13 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

venerdì 18 maggio 2012

Chi di bugie ferisce...


Bernazzoli e il difficile rapporto con la verità

Mercoledì sera nell'arena del Paganini il candidato Bernazzoli ne ha sparate tante, pur di dimostrare le sue certezze sulla bontà della scelta dell'inceneritore.
Troppe inesattezze, mezze verità, discorsi fumosi per girare attorno all'ostacolo.



Oggi in una clamorosa intervista, uno degli autorevoli membri del Comitato Tecnico Scientifico demandato al controllo dell'iter dell'inceneritore ha fatto un po' di chiarezza, mettendo in luce i tanti dubbi che ormai tutta la città condivide.
Mettendo per iscritto alcune delle affermazioni che Bernazzoli ha fatto, per cercare di dribblare la protesta, come quando afferma di non aver autorizzato nulla.
Afferma Trancossi: “L’impianto è il frutto di un atto della Provincia, che ha compiti di governo in materia di rifiuti. L’inceneritore è stato previsto dal Piano Provinciale Gestione Rifiuti approvato con la delibera Consiglio Provinciale 28 del 24 marzo 2004, che ne fissa il dimensionamento e individua l’area che lo avrebbe ospitato. Solo successivamente il Consiglio Comunale ha accolto il PPGR con la delibera 45/11 del 2006”.
Chiaro ed inequivocabile.

Ma anche l'operato della Provincia, proprio sul tema della trasparenza degli atti e sulla scrupolosità delle procedure ne esce con le ossa rotte.
Ancora Trancossi: “La Provincia ha deciso di far partire gli appalti più importanti, cioè il forno e i filtri dei fumi, prima dell’insediamento della Commissione di Valutazione, istituita da una prescrizione autorizzativa che ho redatto per conto del Comune di Colorno. La Commissione non ha quindi potuto valutare il cuore dell’impianto, che presenta anche differenze tecnologiche rispetto al progetto approvato”
Quindi il cantiere è partito senza l'ok della Commissione, che invece faceva parte degli accordi e delle prescrizioni elencate nella delibera di Via del forno.
“Avrebbe potuto, anche, spiegare il motivo per cui, pur essendo l’impianto unico abbia deciso di autorizzare gli appalti a pezzi senza una visione generale di sistema. Se per caso il risultato finale non fosse quantomeno equivalente rispetto al progetto approvato, come prescrive la legge, ci sarebbero seri problemi. Su un’opera di queste dimensioni la cosa avrebbe risultati drammatici. La cosa mi preoccupa molto perché espone IREN a un rischio enorme”. Anche la stessa costruzione dell'impianto naviga quindi a vista, con pezzi dell'impianto che vengono aggiunti man mano, mettendo in dubbio una visione complessiva del progetto, e mettendo quindi in difficoltà la stessa commissione di controllo.
E le affermazioni di Bernazzoli diventano barzelletta: “La barzelletta dell’estraneità della provincia alle decisioni che hanno portato a questo impianto, che ho sentito all’Auditorium Paganini, ha fatto traboccare il vaso. Da un candidato sindaco pretendo schiettezza e affidabilità”.
Il rapporto tra il candidato del Pd e la verità è davvero difficoltoso ed irto di aculei.
Come fanno i cittadini a riporre fiducia in chi non rispetta le procedure e fa passare i progetti senza il dovuto controllo della commissione?
A che cosa serve allora questa commissione?

L'intervista è stata rilasciata a Parmadaily
http://www.alicenonlosa.it/Default.aspx?Page=DET&ID=68605

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 18 maggio 2012

Sono passati
718 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Sono passati
12 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

L'inceneritore di Parma su uno dei blog più seguiti al mondo


Se Parma è al centro, il suo inceneritore è al centro del centro.
Su uno dei blog più seguiti al mondo, quello di Beppe Grillo, campeggia come prima notizia il comunicato di Gcr sul faccia a faccia all'auditrorium Paganini di mercoledì scorso.
Il forno è l'ago della bilancia.
Oggi più che ieri, domani più di oggi.

Il vo(l)to di domani


Parma al bivio: deve scegliere un futuro.
Lo vuole con o senza inceneritore?
Da 6 anni esatti (Gcr nacque nell'aprile del 2006) la nostra associazione sta portando il tema della gestione dei rifiuti all'attenzione dell'opinione pubblica.



Oggi siamo arrivati ad una sorta di scelta definitiva tra una prospettiva di città virtuosa, che guarda alle esperienze più innovative e ambientalmente corrette d'Italia e d'Europa ed un'altra che segna il passo e si arrende di fronte al crescere del cantiere di Ugozzolo.
Una Parma orgogliosa della sua anima rivoluzionaria e libertaria, che sussulta e si ribella ogni qual volta serve (fin dalle barricate dei borghi), oppure un'altra anestetizzata e prona di fronte alle scelte che altri stanno facendo per noi sul futuro del territorio che amiamo.
Un inceneritore è per sempre, una volta acceso, brucia vent'anni per ripagarsi, ed altri venti per guadagnare.
Ma quali tasche arricchisce?
Non certo quelle dei cittadini, che non possono sperare che le loro virtù, ampiamente dimostrate, nella raccolta differenziata si traducano in tariffe in diminuzione. Perché il conto salato del forno va pagato e la caldaia riempita con regolarità, non importa da quale origine i rifiuti vi giungano.
Una firma è tutto diventa possibile, a Brescia li vanno a raccattare anche in Svizzera, pensate i bresciani come gioiscono.

Le tasche che si gonfieranno saranno quelle degli investitori in Borsa, che nulla sanno dei nostri problemi ambientali, e guardano solo agli indici, che devono salire sempre, costi quel che costi.
Noi siamo contro questa prospettiva.
Noi vogliamo a Parma gestire l'ambiente nella prospettiva di salvaguardarlo, perché così facendo miglioriamo la vita dei cittadini e delle generazioni future.
Noi vogliamo decidere del futuro in piena autonomia, le scelte strategiche devono essere condivise con la città, con le forze positive che si sono dannate l'anima per arricchire il nostro territorio di prodotti buoni e sani e che oggi vedono tutto quello che hanno costruito messo a rischio per interessi che nemmeno ben conosciamo.
Da due anni chiediamo a coloro a cui dovremmo affidare la gestione dell'inceneritore di avere copia del piano finanziario del progetto. Da due anni ci viene negato, e nel frattempo certi amministratori pretendono da noi tranquillità, pacatezza, fiducia: ci dovremmo fidare di chi già prima di iniziare nega ogni dialogo e trasparenza. Ci avete presi per sempliciotti?
Noi non vogliamo delegare a nessuno la nostra salute.
La fiducia la consegniamo nelle mani di chi se la merita.
Che non è certo chi ha promosso, sostenuto, difeso, autorizzato, un impianto insalubre per legge, collocandolo a due passi dal centro, a fianco di importanti marchi, per poi prenderci in giro favoleggiando passi verso rifiuti zero.
Se davvero si vuole andare verso questa direzione, fermiamo il forno.
Lo possiamo fare con una scelta netta domenica e lunedì, una scelta di cambiamento e di rinnovamento, per chiudere per sempre la stagione delle oscure stanze degli apparati, che scelgono per i cittadini senza dar loro parola, che negano i referendum “perché non hanno capito le domande”, che ancora oggi, 2012, credono che la gente dorma in piedi.
Non è così, lor signori. La città è viva e vegeta. L'occhio e la penna vigili.
E' una fisionomia della città che loro non conoscono, l'hanno dimenticata dentro i loro polverosi cassetti, dove nascondono migliaia di firme che dal 2006 giacciono inutili e non lette.
Ecco il volto che vogliamo di Parma, la sua faccia vera.
Il parmigiano d'origine controllata, quello che si ribella agli ordini dall'alto e sceglie con il cuore.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 18 maggio 2012

Sono passati
718 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Sono passati
12 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

giovedì 17 maggio 2012

Inceneritore, il Pd inchiodato dall'incubo forno


Ha scritto bene ieri Aldo Boraschi su Polis Quotidiano: “Inutile giraci attorno: le elezioni si vincono o si perdono per l'inceneritore”.
Così il Pd ha deciso, un giorno prima del faccia a faccia, di giocare una carta presa da un mazzo che non conosce.



Dopo aver ignorato per anni la tematica, nell'ultima manciata di ore prima delle urne ha chiamato a raccolta le sue truppe da tutta la regione, e si inventa un titolo paradossale: “Verso rifiuti zero”.
La mossa è talmente maldestra che lo stesso Pd presente in Ghiaia è rimasto perplesso e disorientato, al punto da applaudire a scena aperta l'intervento di Francesco Barbieri, esegeta di Gcr.
Surreale ascoltare relazionare dal palco l'assessore reggiano Tutino, che il forno lo ha spento sabato scorso, e il sindaco di Forlì, che contro l'inceneritore locale si è costituito parte civile al processo contro Hera, “per tutelare la salute dei cittadini”.
Più chiaro e disorientante di così non si poteva fare.
Il fatto è che parlare di inceneritore solo per risalire la china dell'elettorato è impresa assai ostica.
Inseguire i “No Ince” sul loro terreno è come fare un pic-nic sulle sabbie mobili.
Il capolista tranquillizzava dal palco: “Non fanno male, lo dice Moniter”.
Ma Moniter dice altro, lo sa anche lui, che peraltro non è un medico.

Invece i medici dell'Emilia Romagna, proprio dopo aver letto Moniter, hanno chiesto la moratoria, hanno chiesto ai politici di fermare gli inceneritori.
Il capolista dice che l'impianto è sicuro. Ma non è convincente.
A Montale, Pistoia, l'inceneritore di ultima generazione ha inquinato i terreni e le mamme. La società di gestione sapeva che le emissioni stavano avvelenando l'aria ma non hanno fermato l'impianto. Al processo due condanne esemplari che suonano a morto per gli impianti.
A Pietrasanta altro impianto con certificato di qualità splendente: ma i metalli pesanti hanno reso pestilenziale il torrente a fianco che sfocia sulla spiaggia della Versilia: anche là ora si guarda oltre l'impianto e, come a Reggio, è lo stesso partito pidino a tuonare contro l'incenerimento.
Il Pd conforta i suoi dicendo che si va verso rifiuti zero, “gradualmente”.
Ma come, in poche settimane il Cittadella è andato al 70% di differenziata, e loro insistono ad accendere un forno che dovrà bruciare 40 anni sempre la stessa enorme quantità di rifiuti?
Dove li prenderanno? Spiegatecelo, please.
E' come se il fortino Parma si fosse improvvisamente ristretto e la difesa della teoria forno fosse diventato un garbuglio inestricabile, al punto che nemmeno i propri sodali fuori provincia sanno come svolgere la matassa, peggiorando ulteriormente le cose.
Il caso Parma che diventa internazionale, o meglio mondiale, con troupe di Cnn e Time in avvicinamento minaccioso.
Ci si è messa anche l'Italia dei Valori, che con il suo eurodeputato Andrea Zanoni tuona contro inceneritori e discariche: “Non possiamo più permetterci di bruciare i rifiuti. Bisogna invertire la rotta del meccanismo che oggi incentiva indirettamente impianti inquinanti e nocivi per la salute”.
Il fatto è che senza questi incentivi gli inceneritori sarebbero costantemente in perdita e i costi di smaltimento andrebbero alle stelle.
Ma parlare di stelle non è il caso in queste ore tese.
Intanto ieri sera Bernazzoli e Pizzarotti si sono confrontati nel faccia a faccia all'auditorium Paganini.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 17 maggio 2012

Sono passati
717 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Sono passati
11 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

Passato e Futuro, due visioni a confronto


Ieri sera, in un auditorium stracolmo di cittadini, i due candidati a sindaco di Parma si sono scontrati faccia a faccia con il forno inceneritore.
Un tema urticante, che farà la differenza, domenica, all'appuntamento con le urne.



Un tema affrontato in prima battuta dalla presentazione del modello alternativo di gestione dei rifiuti da parte di Gcr, l'associazione che in questi anni ha riportato al centro del dibattito un problema che era stato tenuto nascosto all'opinione pubblica.
Dopo l'introduzione di Francesco Barbieri e la presentazione curata da Gabriele Folli, il dibattito fra i due aspiranti sindaco, moderato dal direttore di Teleducato, Pietro Adrasto Ferraguti.
Scambi serrati, tensione a mille, il tema dei rifiuti e delle soluzioni da adottare diventato centro nevralgico della campagna elettorale.
La risposta del pubblico ne è un evidente segnale, la presenza massiccia di stampa e tv anche nazionale la prova decisiva che l'inceneritore sarà l'ago della bilancia.
Le posizioni dei due candidati sono emerse in modo inequivocabile.

Vincenzo Bernazzoli, candidato del centrosinistra, ha confermato il suo sì incondizionato all'inceneritore: per lui non ci sono alternative. Mai è entrato nel merito della proposta Gcr, mai ha contestato le cifre che dimostrano che far senza inceneritore non solo si può ma è anche conveniente, sotto tutti i punti di vista, visto che tra l'altro si ottiene uno scarto inerte non pericoloso pari alla metà delle ceneri tossiche prodotte dall'inceneritore.
Insomma mai Bernazzoli ha dimostrato le sue tesi con qualche cosa di concreto. Ovunque in Italia si sta andando verso la soluzione senza forno: Reggio Emilia, la Sicilia, la Provincia di Lucca, l'Europa stessa che prevede al 2020 il divieto di bruciare materiali riciclabili o compostabili.
Ma a quanto pare a Parma vige la Legge Vincenzo, che non è discutibile ne emendabile. E' la Verità a cui secondo il ras dei democratici ci dovremmo sottomettere senza proferir parola.
Bernazzoli però nemmeno risponde alla domande scomode: dove metterà le ceneri tossiche dell'inceneritore? Non si sa. Per quelle pesanti le vuole mettere nei mattoni (a Treviso hanno abbattuto una casa infetta, ma che importa). Oggi si parla di bio-edilizia con bio-materiali in canapa... ( ma che importa). 39.000 tonnellate di ceneri verranno portate fuori provincia ogni anno così come tutto l'organico: e la tanto acclamata autosufficienza?
Bernazzoli nega poi le evidenze sanitarie. Afferma che gli impianti sono sicuri. Ma la Federazione Ordine Medici Emilia Romagna chiede la moratoria. Moniter consiglia di non costruire nuovi impianti perché ci sono segnali preoccupanti, tanto da portare la FRER a rinnovare la richiesta di Moratoria già avanzata nel Settembre 2007 e bellamente ignorata da Bernazzoli come presidente della provincia. Ma per il vecchio candidato d'apparato è solo terrorismo, la salute dei cittadini non è in gioco finché non ci sono prove certe dei tumori causati dagli impianti, il dubbio non gli basta. Dobbiamo aspettare di avere le corsie d'ospedale piene. Le forti preoccupazioni dei medici non lo toccano. Ma lui è un medico?
La raccolta differenziata in realtà serve a far risparmiare i cittadini e nel contempo a risparmiare risorse. A Ugozzolo invece si recupererà solo il 17% delle plastiche raccolte nel cassonetto giallo ed il resto verrà bruciato. Con l'inceneritore siamo costretti a smaltire i rifiuti, quindi a subire alti costi, che non ci sarebbero se invece di smaltire recuperassimo materia. La prospettiva di Bernazzoli è quella di arrivare ad inaugurare il forno e poi chi vivrà vedrà.
E' sulla sponda opposta il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Federico Pizzarotti, che rappresenta il futuro, che avanza inesorabile, che è un tempo in cui le risorse sono apprezzate e non distrutte con il fuoco atavico.
Per Pizzarotti l'inceneritore è un errore a cui porre rimedio, il cantiere è da riconvertire accettando la proposta dalla multiutility olandese che proprio ieri ha rinnovato la sua disponibilità a dare assistenza alla città di Parma nella sua migrazione verso una gestione corretta dei rifiuti senza incenerimento.
L'inceneritore per Pizzarotti è una oscura vicenda su cui bisogna fare completa luce, per fare emergere tutte le storture che hanno portato a decine di esposti, due infrazioni europee, il blocco del cantiere per abuso edilizio, il corretto timore di vedere arrivare da fuori provincia rifiuti di ogni genere ed origine (basta una firma), il mancato ascolto dell'opinione dei cittadini con il referendum respinto.
La prova della mancata chiarezza è per Federico Pizzarotti rappresentata proprio dal segreto sul piano finanziario (voci di corridoio parlano di 315 milioni di euro), negato ai cittadini ormai da due anni, prova certa del non volontà di essere trasparenti e limpidi su tutta la storia travagliata del progetto.
Il futuro per Pizzarotti è raccolta differenziata spinta, tariffa puntuale, tariffe adeguate alla capacità dei cittadini di comportarsi in modo virtuoso, riduzione dei rifiuti a monte, sviluppo del mondo del riciclo per sostenere anche l'occupazione che in questo settore crea posti di lavoro rispetto alla gestione con lo smaltimento negli inceneritori.
A confortare queste tesi l'esperienza di Ponte nelle Alpi, con il suo assessore postino, Ezio Orzes, che ha lanciato alla platea, ai candidati, alla città intera, un messaggio forte di speranza e di ottimismo, proponendo valori fondamentali per il vivere nel benessere.
Ponte nelle Alpi è un comune capace di assumersi la responsabilità di gestione dei propri scarti e di arrivare al 95% ri raccolta differenziata, riducendo nel contempo del 92% i costi per lo smaltimento, triplicando i posti di lavoro. Esperienza talmente straordinaria che ha portato un colosso come la Procter & Gamble a investire in innovazione proprio a Ponte grazie al progetto di recupero di pannoloni e pannolini. Con l'inceneritore nessuna azienda verrà a investire a Parma in innovazione perché Bernazzoli vuole bruciare, inquinare, dilapidare materie prime preziose.
L' inceneritore è oggi in definitiva una scelta arretrata anche culturalmente.
Ieri sera abbiamo visto a confronto due mondi lontanissimi.
La vitalità della nuova proposta, il mugugno dei vecchi schemi di partito, dell'archeologia partitica che ha permesso di svendere alle multiutility private aspetti fondamentali del nostro benessere come la gestione dei nostri scarti.
Chi affiderebbe alla Borsa ed a una Spa la nostra salute?
Per chi non c'era, questa sera Teleducato trasmetterà dalle 20.30 il faccia a faccia dei due candidati sindaci. In tanti sono rimasti fuori dal Paganini.
Questa sera potranno farsi un'idea personale di com'è andata.
E scegliere la verità.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 17 maggio 2012

Sono passati
717 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Sono passati
11 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

mercoledì 16 maggio 2012

Face to face


Finalmente lo hanno capito anche dalle parti di via Treves che il tema inceneritore farà la differenza. Ieri hanno organizzato un incontro sui rifiuti dal titolo "Verso rifiuti zero", impensabile solo fino ad una settimana fa.
Ieri sera abbiamo incassato l'ok alla partecipazione da parte del candidato sindaco Vincenzo Bernazzoli, durante la trasmissione Parma Europa, dopo anni che chiediamo un confronto diretto e pubblico su questi temi.



Un incontro che finalmente, e ne siamo veramente lieti, avrà luogo nella cornice prestigiosa dell'Auditorium Paganini, dove sono passati grazie al GCR ed al sostegno economico di Francesco Barbieri, esperti di fama internazionale nel campo medico, industriale, amministrativo e tecnico per proporre alla città le alternative possibili già dal 2010, quando ad Ugozzolo ancora c'era l'erba.
Non era stato possibile in passato confrontare direttamente le 2 visioni opposte nel pensiero della gestione rifiuti e non certo per mancanza di volontà da parte nostra.

Non è stato possibile ad agosto del 2010 quando, in seguito ad una replica da parte del consigliere Iotti avevamo rilanciato un invito al confronto durante la festa democratica di Ravadase.
Non è stato possibile nemmeno nella recente campagna elettorale dove all'incontro del 27 aprile scorso il candidato Bernazzoli ci comunicava la non disponibilità al confronto solo 1 ora prima dell'inizio della serata, adducendo un clima ostile e alla mancanza di serenità necessaria ad un confronto civile.
Clima che poi, come possono testimoniare i presenti, si è mantenuto civile anche quando ha preso la parola il candidato Buzzi, di cui tutto si può dire tranne quello di essere  un fan del GCR.
Lasciamoci comunque alle spalle il passato e godiamoci con l'interesse che merita questo confronto tra 2 opposte visioni di gestire i rifiuti.
Non ci interessano gli scontri verbali e i dibattiti dove vince chi alza la voce di più: vogliamo confrontarci sui fatti concreti portando il nostro contributo di associazione di cittadini che ormai ha acquisito la consapevolezza che senza inceneritore si possono gestire i rifiuti di Parma.
Come diceva giustamente ieri sera Pizzarotti, seguito a ruota da Bernazzoli, ci auguriamo che stasera il Paganini sia affollato di gente che abbia dei dubbi e che voglia farsi un'idea confrontando le diverse posizioni.
Ascoltare, ragionare, scegliere.
Questo è quello che ci aspettiamo dopo stasera.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 16 maggio 2012

Sono passati
716 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Sono passati
10 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

martedì 15 maggio 2012

Che cosa brucerà l'inceneritore di Parma?


L'Ue ontro inceneritori e discariche

Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) partecipa come relatore ad una conferenza al Parlamento europeo sulle politiche Ue di trattamento rifiuti e cambiamento climatico. “Non possiamo più permetterci di bruciare i rifiuti. Bisogna invertire la rotta del meccanismo che oggi incentiva indirettamente impianti inquinanti e nocivi per la salute come inceneritori e discariche”.



“L'Ue la smetta di consentire l'acquisto di crediti di carbonio CDM da inceneritori e discariche che non fanno altro che incentivare l'inquinamento ed ostacolare pratiche virtuose come il riciclaggio”. E' il commento di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e membro della commissione Ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare, a margine della conferenza “The EU's Double Standards on Waste and Climate Policies” organizzata oggi al Parlamento europeo dall'associazione GAIA e ospitata insieme ai colleghi Raul Romeva (spagnolo, verde), Margrete Auken (danese, verde), Sirpa Pietikainen (finlandese, popolare) e Kriton Arsenis (greco, socialista). “Bisogna porre fine a questo sistema perverso che grazie alla normativa che contrasta i cambiamenti climatici incentiva involontariamente discariche e inceneritori nei Paesi del sud del mondo”.

Alla conferenza, l'associazione “Global Alliance for Incinerator Alternatives" (GAIA) ha presentato i risultati di uno studio secondo il quale la promozione del CDM di tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti (Clean Development Mechanism = Meccanismo di sviluppo pulito) contraddice gli standard europei di gestione dei rifiuti, che cercano di ridurre al minimo lo smaltimento in favore delle migliori pratiche di gestione come la separazione dei rifiuti organici e il riciclaggio. Questo perché il CDM incentiva indirettamente a riempire quanto più possibile di rifiuti una discarica, in contraddizione con la Direttiva sulle discariche (1999/31/CE), dal momento che più gas si cattura, più redditizio sarà il progetto. Questo vuol dire che, paradossalmente, lo smaltimento in discarica dei rifiuti solidi urbani, soprattutto organici, è incoraggiato da questa strategia.
“Ci troviamo di fronte ad un chiaro controsenso legislativo che per pulire l'Europa dai rifiuti sporca altre parti del mondo e, alla fine, inquina l'atmosfera di tutti quanti”, attacca Zanoni. “Oggi ci sono valide alternative alle discariche e agli inceneritori come quella della raccolta differenziata dei rifiuti e del loro riciclaggio. Seppellire o bruciare i rifiuti è una cosa che l'umanità non si può più permettere a livello planetario, i rifiuti sono una risorsa importantissima che ci consente di risparmiare le risorse naturali sempre più scarse del nostro pianeta”.
Zanoni ha portato all'attenzione dei relatori e del pubblico l'esperienza del centro di riciclaggio e compostaggio di Vedelago in Provincia di Treviso. “Questo impianto – spiega l'Eurodeputato – offre lavoro a poco meno di un centinaio di persone e tratta circa 30mila tonnellate l’anno di rifiuti, pari a circa 100 tonnellate al giorno”.
“Mi auguro che l'Ue risolva al più presto questa situazione di due pesi e due misure con le politiche del trattamento rifiuti e del cambiamento climatico che invece sono strettamente legate l'una a l'altra”.
Cosa brucerà l'inceneritore di Parma?


Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 10 maggio 2012

Sono passati
710 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Sono passati
4 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

Verso rifiuti zero


In attesa della conferma alla serata di mercoledì all'auditorium Paganini da parte del candidato Bernazzoli, è giunta una comunicazione inaspettata, sconvolgente.
Questa sera in piazza Ghiaia il Pd presenta agli elettori esperienze amministrative “Verso rifiuti zero”.
Quanti sentimenti si sono alternati nei nostri animi. Dallo stupore fino all'irritazione.



Ma come? Sono anni che mettiamo al centro dell'attenzione questi argomenti e l'unica risposta che abbiamo ricevuto è stata quella fornita all'interno di una rivista inviata a tutti i parmigiani dalla Provincia: “L' opzione rifiuti zero non esiste. Nessun paese al mondo si è posto l'obiettivo di portare a zero la percentuale di rifiuti da smaltire. Semplicemente perché tecnicamente impossibile. La soluzione è il termovalorizzatore”.
Lo stupore iniziale ha lasciato spazio all'ottimismo, per i contenuti espressi nel volantino di presentazione: “In un mondo in cui le risorse si fanno sempre più scarse e costose, è indispensabile copiare la natura e puntare al completo riciclo e riuso delle materie prime per arrivare ad una società a rifiuti zero”.
E non lo abbiamo scritto noi.
La presenza del sindaco di Forlì, che nel novembre 2011 si è costituito parte civile contro l'inceneritore di Hera, in quanto preoccupato per la salute pubblica dei cittadini, vedi l'articolo http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/13/forli-comune-provincia-parti-civili-contro-inceneritori-hera/169519/
è un segnale importante.

Così come la presenza dell'assessore all'Ambiente di Reggio Emilia, che da pochi giorni ha chiuso l'inceneritore locale, dimostrando che si può raggiungere l' autosufficienza nel campo dei rifiuti anche senza un impianto di incenerimento.
Oggi rifiuti zero è un obiettivo condiviso.
Da dibattere insieme per capire come arrivarci nel più breve tempo possibile, con quali scelte gestionali e impiantistiche, con quali tempi e quali scale di intervento.
Proprio domani Parma ha un occasione straordinaria di confronto, con moderatore un giornalista professionista apprezzato ed esperto come il direttore di Teleducato Pietro Ferraguti.
Davanti a noi scelte che possono cambiare il nostro futuro e fare di Parma la capitale della sostenibilità.
La food valley di oggi e di domani, dove le cose buone lo sono non solo per il sapore che hanno ma anche per il territorio in cui sono fatte.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 15 maggio 2012

Sono passati
715 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Sono passati
9 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

lunedì 14 maggio 2012

In attesa del sì


Non è ancora arrivata la risposta del candidato sindaco Bernazzoli all'invito che abbiamo rivolto per la serata di confronto pubblico del prossimo 16 maggio, all'Auditorium Paganini.
Abbiamo prenotato una sala importante per offrire tutte le garanzie possibili per un confronto serio,  civile, rispettoso, democratico.
Come quando abbiamo incontrato il candidato Buzzi alla serata dell'auditorium Toscanini.



Il candidato del Pdl sapeva benissimo quali erano le nostre posizioni, che non erano certamente le sue, ma non si è sottratto al confronto. E' venuto a testa alta per portare le sue idee.
Noi abbiamo esposto le nostre tesi, lui ha ascoltato in silenzio prendendo appunti.
Poi ha esposto lui le sue ragioni e noi abbiamo ascoltato in silenzio senza sovrapporci come spesso si fa nelle tribune politiche.

Ci siamo stretti la mano all'inizio e ci siamo stretti la mano alla fine.
Ci siamo confrontati pubblicamente, con grande correttezza e rispetto e i cittadini finalmente hanno avuto la possibilità di ascoltare le rispettive posizioni e farsi una loro idea.
Lo stesso chiediamo al candidato Bernazzoli.
Ci piacerebbe poter avere un confronto dello stesso tipo con lui.
L'ultima nostra manifestazione è stata descritta così dalla Gazzetta di Parma: “Nessuna bandiera di partito, nessuno slogan di insulti, nessun incidente o discussione di qualunque tipo hanno turbato una manifestazione che è stata all'insegna della tranquillità più assoluta”.
Anche mercoledì il tenore della serata sarà lo stesso che ci ha contraddistinto in tutti questi anni.


Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 14 maggio 2012

Sono passati
714 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Sono passati
8 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI