Il
Consiglio delle responsabilità
Il 9 gennaio si terrà il
consiglio comunale straordinario dedicato al tema rovente
dell'inceneritore. Sono stati invitati i vertici di Iren, Usl, Arpa,
tecnici e medici, affinché venga fatta chiarezza su un tema così
importante per la salute e l'economia della nostra città.
Il consiglio comunale è la
sede istituzionale per eccellenza che richiede grande rigore.
Ognuno esporrà le proprie
verità e se tali non saranno, emergeranno sotto gli occhi di tutti.
Questa volta, a differenza
della seduta precedente che si svolse nel marzo 2011, sarà tutto
registrato e reso pubblico, mentre allora vietarono le riprese della
seduta, che durò la bellezza di cinque ore.
Il consiglio comunale è
pubblico, dissero i capi-gruppo.
L'incontro è pubblico, però
è meglio non riprendere con le telecamere in diretta.
I cittadini non devono
sapere che i medici chiedono la moratoria contro la costruzione di
inceneritori.
Non si deve sapere che
Moniter ha evidenziato una associazione coerente e statisticamente
significava tra livelli di esposizione delle emissioni di
inceneritori e l' aumento di parti pre-termine. Non si deve sapere
che la trasparenza negli inceneritori è una chimera ed esistono
programmi per falsificare i dati delle emissioni.
Non si deve sapere che Parma
parte da una situazione ambientale allarmante con il triste primato
di tumori femminili.
Non si deve sapere che
l'Istituto Superiore di Sanità è assolutamente d'accordo con il
dottor Burgio, pediatra e referente internazionale ISDE, nel
sostenere che l'epidemiologia attuale non può pronunciarsi sulla
pericolosità o meno degli impianti di nuova generazione perché i
dati si avranno tra 15/20 anni.
Il fatto che manchino i dati
non significa che non siano pericolosi.
Non si deve sapere che i
membri di Moniter evidenziano l'associazione coerente e
statisticamente significativa, ammettendo addirittura le lacune dello
studio Moniter che colpevolmente non ha monitorato le diossine nelle
matrici biologiche e non ha approfondito l'argomento delle polveri
secondarie che si formano copiosamente in ambiente, oltre i filtri.
Il 9 gennaio dovrebbe venire
anche il vescovo, non possiamo accettare la risposta che ci ha dato
sui giornali la vigilia di Natale. Non è più tempo di frasi fatte e
banali. Come si fa a tutelare la salute dei più piccoli con una
industria insalubre puntata alle tempie?
Non certo mettendo i vertici
dell'azienda costruttrice dentro al Centro di etica ambientale.
Sono proprio le istituzioni,
come il vescovo auspica, a dimostrare l'associazione coerente e
statisticamente significativa tra livelli di emissioni di
inceneritori e incremento dei parti pre-termine, quindi le risposte
ci sono già ora.
Con Iren in diocesi si
legittima l'operato scellerato e si indeboliscono i laici cristiani
(come li chiama lui) in cerca di verità. Se si allontanasse Iren dal
Centro etica ambientale si indebolirebbe l'operato del gestore (ad
oggi tutto fuorché trasparente ) e rafforzerebbe i laici cristiani
che si battono da anni per la verità e grazie ai quali stanno
emergendo reati impensabili fino a poco tempo fa?
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
4 gennaio 2013