sabato 5 maggio 2012

Progettiamo il futuro, oggi


Non possiamo ricadere negli errori del passato, sarebbe davvero tragico.
Abbiamo capito che la gestione corretta dei rifiuti è possibile senza rischiare salute e portafogli.
Non avrebbe alcun senso continuare nella strada fin qui percorsa.
Ci vuole il coraggio di ammettere l'errore commesso e superare di slancio le indecisioni e le perplessità.
Analizzare nel dettaglio i piani alternativi, prendere la strada corretta una volta per tutte.



Il vantaggio è per tutti gli attori del territorio, nessuno escluso.
La filiera dei riciclo ha enormi vantaggio sotto ogni aspetto.
Gli esempi corretti ci circondano e le disponibilità a collaborare manifestate da tecnici di valenza internazionale ci danno il polso di come l'azione di Gcr sia stata condotta in modo serio e scientifico.
Abbiamo davanti un piano alternativo serio, con numeri impossibili da smontare.
Anche la problematica dell'inceneritore in costruzione è stata affrontata e considerata insieme ad uno dei 5 maggiori players dei rifiuti europeo, trovando infine la soluzione economicamente sostenibile anche per l'impianto in fase di ultimazione.

Davanti a noi due prospettive: insistere con l'inceneritore, che significa vent'anni di gestione rigida dei rifiuti, blocco della raccolta differenziata, caccia ai rifiuti in un bacino di 2 milioni di abitanti, oppure seguire le indicazioni dell'Europa: riduzione, riuso, riciclo, recupero di materia.
In questi giorni possiamo dare una indicazione chiara.
Alcuni candidati si sono espressi a favore del cambiamento ed hanno firmato il Patto per il Presente, che li impegna sin da ora a realizzare una corretta gestione dei rifiuti.
Sono Pizzarotti, Roberti, Spaggiari, Ghiretti, Zorandi, Bonvicini, Bocchi.
Un'ampia rappresentanza di ogni colore, perché la salute e la difesa dell'ambiente non sono scelte ideologica, ma di buon senso. Alcuni non l'hanno ancora capito, ma sono la minoranza.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 5 maggio 2012

Sono passati
705 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
1 giorno all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

Facciamolo morire di fame


Qualche giorno fa allo Stendhal, Gcr ha illustrato il piano alternativo per la gestione dei rifiuti, questa volta invitato da Parma Unita.
Gabriele Folli ha fatto emergere la reale e concreta opportunità di affrontare il tema dei nostri scarti senza ricorrere a pseudo-soluzioni così impattanti come un forno inceneritore.





Un'idea del passato oggi superata, che tra le altre criticità anche quella di produrre a sua uno scarto non indifferente di circa 40 mila tonnellate all'anno di ceneri, che nessuno ha ancora detto dove verranno collocate.
La famosa chiusura del ciclo è un'emerita boutade, buona solo per confondere le idee agli sprovveduti.
Durante l'incontro è intervenuto anche il candidato sindaco Roberto Ghiretti, sempre di più convinto oppositore del forno, che durante l'incontro ha indicato l'inceneritore come un madornale errore di programmazione, un progetto fatto senza sentire i cittadini, ed ha proposto un'azione che porti a far morire di fame l'inceneritore, impedendone di fatto il funzionamento con una raccolta differenziata spinta.
All'incontro è intervenuto anche il candidato consigliere Fabrizio Pallini, che ha usato parole forti contro l'impianto, definendolo una fabbrica di morte. Detto da un medico fa una certa impressione, visto che la questione sanitaria è uno degli aspetti più delicati del problema, che dovrebbe far scattare lo stop senza se e senza ma, secondo il principio di precauzione.
Gli inceneritori stanno causando danni importanti un po' dappertutto. Gli ultimi eclatanti casi sono stati quelli di Pietrasanta (il torrente a fianco dell'impianto avvelenato da diossine e metalli pesanti) e quello di Montale (con relativa condanna dei vertici per aver contaminato il territorio circostante l'inceneritore).
Di fronte a soluzioni tecnicamente valide ed oggi confermate dalle importanti esperienze in atto, una delle quali è proprio dei cugini di Reggio Emilia, non ci sono più scuse. 
L'inceneritore è superato e bisogna lasciare spazio alle corrette tecniche corrette che rispettano ambiente e persone.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 5 maggio 2012

Sono passati
705 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
1 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

Bernazzoli e le tariffe del forno


Si può impegnare il candidato sindaco a farsi dare il Piano Economico Finanziario da Iren?

Leggiamo dal sito di Parmanews24 che il candidato Bernazzoli continua ad insistere con l'ineluttabilità del forno agitando il falso problema delle tariffe rifiuti.
http://www.parmanews24.com/pblock/la-promessa-di-bernazzoli-con-linceneritore-piu-risparmio-sulle-bollette/



Ci piacerebbe avere un confronto diretto con lui sul tema inceneritore, come e quando vorrà, visto che all'ultimo invito ci ha fatto sapere di non poter accettare per "mancanza di un clima sereno" sulla vicenda.
Noi abbiamo ribadito, e non abbiamo ricevuto risposta, che un incontro possiamo farlo nei modi e nei tempi che ritiene opportuni, magari a porte chiuse ma ripresi da una telecamera, per togliergli l'impaccio di trovarsi davanti ad un pubblico con un animo esacerbato.
Sulle tariffe che lui garantisce torneranno ai livelli del 2008 potremmo smentirlo con un documento di Enia che cita il 2009 come anno di riferimento e che comunque non stabilisce nessun vincolo od obbligo da parte del gestore.

Sarebbe magari utile che il candidato Bernazzoli spenda una parola con Iren, visto il suo peso in qualità di Presidente della Provincia, per farsi dare il Piano Economico Finanziario che ormai da 704 giorni chiediamo a destra e a manca senza successo e per il quale lui non ha mai fatto un minimo sforzo volto a garantire quella trasparenza che è pilastro fondante del suo programma politico.
Da quelle carte si capirebbe, senza tanti proclami che non hanno nessun fondamento nè obbligo legale, cosa andranno a pagare i parmigiani quando il forno entrerà in funzione.
E’ poi da chiarire al candidato Bernazzoli che i costi di smaltimento in un inceneritore saranno sempre più alti dei costi di trattamento dello stesso materiale nella filiera del riciclo, che peraltro genera utili per il comune che avvia al riciclo materiali nobili quali metalli, carta e plastica.
Plastica che nel progetto di Iren sostenuto dal candidato Bernazzoli, verrà riciclata solo per il 17% contro le previsioni del suo stesso ente di recuperarne il 56%.
Tutti dati scritti nero su bianco sul progetto che ci piacerebbe commentare insieme a lui.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 4 maggio 2012

Sono passati
704 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
2 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

venerdì 4 maggio 2012

Le DOP nella valle dell'inceneritore


E' compatibile un camino con le eccellenze alimentari di Parma?

Lunedì prossimo aprirà i battenti alle fiere di Parma Cibus, la più importante vetrina dei prodotti alimentari italiani, con previsioni di arrivo per 60 mila visitatori e buyers italiani e stranieri che troveranno ad attenderli circa 2300 aziende italiane espositrici, molte delle quali di Parma.



Gli operatori che accorreranno da tutto il mondo nella Food Valley non potranno fare a meno di notare il camino da 70 metri che si staglia proprio all’imbocco del casello di Parma, lugubre testimone che mette a nudo la sciagurata scelta fatta dai nostri amministratori nel 2006, ciechi sostenitori dell’incenerimento ad ogni costo, sordi a qualsiasi proposta alternativa che metta a rischio la loro convinzione e noncuranti del danno che si potrà verificare per l’immagine del nostro sistema agro-alimentare.
Ieri il GCR ha deciso di scendere in campo a difesa delle nostre tradizioni, svendute per pochi soldi da chi parla di salvaguardia del territorio da una parte e poi agisce in modo esattamente opposto ai proclami appena emessi.

Ieri abbiamo inviato una richiesta di aiuto a diversi enti, autorità e corpi di polizia italiani ed europei che hanno competenza in materia di protezione e salvaguardia delle tipicità alimentari e dei territori dove vengono prodotti.
Abbiamo chiesto l’aiuto del ministero delle Politiche Agricole e dei suoi uffici a tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, uffici che vigilano sulla qualità e la tutela del consumatore, alla Procura di Parma, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, alla Commissione Europea, all’EFSA.
Il tutto in nome della tutela dei prodotti che caratterizzano il nostro territorio che hanno ricevuto la Denominazione di Origine Protetta seguendo un disciplinare che stabilisce rigide regole per i territori e i prodotti che si vogliono fregiare di questo prestigioso marchio.
L’inceneritore di Ugozzolo è stato costruito in una zona che era destinata ad uso agricolo ed i nostri amministratori hanno semplicemente cambiato con una semplice firma su un foglio di carta la destinazione d’uso fingendo di non sapere della presenza in zona di numerose aziende agro-alimentari, del più grande pastificio del mondo, di diversi caseifici sociali del Parmigiano-Reggiano.
Un cambio di destinazione d’uso che si è limitato all’area dove è stato costruito l’impianto ignorando che però avrà effetti su un territorio ben più vasto. E’ noto infatti che questi impianti hanno emissioni con un cono di ricaduta di ben 20 chilometri. Un’area questa che raggiunge comuni nella nostra provincia ma anche al di fuori come Sala Baganza, Montecchio, Casalmaggiore, Fontanellato, Sissa, Noceto, Poviglio, Viadana, Brescello, solo per citarne alcuni.
L’ente Provincia, con lo strumento del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento) avrebbe potuto e dovuto salvaguardare le nostre zone agricole di pregio, in cui si producono prodotti di DOP di fama mondiale come il Parmigiano-Reggiano, il Prosciutto di Parma, il Culatello di Zibello, il Salame di Felino, i Vini dei Colli di Parma, da una impropria localizzazione di impianti di smaltimento rifiuti al loro interno.
L’ente Provincia ha bypassato il divieto imposto dal decreto legislativo 228 del 18 maggio 2001 che impone la tutela delle aree DOP attraverso “la definizione dei criteri per l'individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti”.
Oggi chiediamo alle autorità italiane ed europee di porre rimedio a questo scempio.
A CIBUS si parlerà di tipicità, di km zero, di produzione biologica e di salvaguardia dell’ambiente mentre a soli 4 km dall’ente fiere il mostro continua a crescere.



Aziende ed enti di Parma che esporranno a Cibus:
Proda
Bedogni Egidio
Branchi Elio & Livio
Cantarelli
Capanna Alberto
Caseificio Gennari Sergio
Cav. Umberto Boschi
Consorzio del Prosciutto di Parma
Devodier Prosciutti
F.Lli Galloni
Fontana Ermes
Furlotti & C.
Gennari Vittorio
La Felinese Salumi
Leporati Prosciutti Langhirano
Mulino Alimentare
Nuova Boschi
Parmacotto
Pio Tosini Industria Prosciutti
Prosciuttificio Ghirardi Onesto
Prosciuttificio S.Giacomo
Terre Ducali - Prosciuttificio San Michele
Ravanetti Artemio  di Ravanetti Ercole e Antonio
Ruliano
S. Ilario Prosciutti
Sagem
Salumi Boschi Fratelli
Salumificio Rossi - Ca' di Parma
Slega
Tanara Giancarlo
Triballat Italia
Agugiaro & Figna Molini
Americo Coppini & Figlio  - Coppini Arte Olearia Aziende Agricole
Mutti Spa - Industrie Conserve Alimentari
Co.Pad.Or. - Consorzio Padano Ortofrutticolo Soc. Agr. Coop.
Columbus
Delicius Rizzoli
Rodolfi Mansueto
Molino Grassi
Zarotti
Cantine Ceci
Dieffe
Tec-Al
La Fattoria di Parma
Ghirardi Prosciutti
Barilla G&R Fratelli
Antica Corte Pallavicina di Terre Verdi
Salumificio Aurora Spa
San Nicola Prosciuttificio del Sole
Abele Bertozzi
Sarca
Fereoli Gino e Figlio
Societa' Agricola Bertinelli
Oleificio Speroni
Torrefazione Lady Cafe'
Cariparma Credit Agricole
Berni Alimentare
S.I.G.E.P.
Fornari Angiolino
Sani Trasporti
Pastificio Monte Penna
Assicurazioni Generali Spa - Ag. Parma Est
Soc. Agr. Cerasaro S.S.
Althea
Stagionatura Prosciutti del Torrione
Funghi della Val Taro
Asipo Soc. Agr. Coop.
Emiliana Conserve Società Gricola
Idealcotti dei f.lli Luppi
Foodlab
Boni Franco
Consorzio Oasi Nevianese Soc. Agr. Coop
Industrie Rolli Alimentari
Siteia.Parma
Ibis Spa
Cipack
Consorzio Italia del Gusto
Casale
San Pietro
Paren
Consorzio Prosciutto di Parma Dop
F.Lli Bussacchini
Ferrari Group
Dietetica
Triballat Italia
Parmalat
Cim
Alma - Scuola Internazionale di Cucina
Birra Toccalmatto
Zanimacchia Maria Lucia
Non Solo Bianchi.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 4 maggio 2012

Sono passati
704 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
2 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

Le DOP nella valle dell'inceneritore


E' compatibile un camino con le eccellenze alimentari di Parma?

Lunedì prossimo aprirà i battenti alle fiere di Parma Cibus, la più importante vetrina dei prodotti alimentari italiani, con previsioni di arrivo per 60 mila visitatori e buyers italiani e stranieri che troveranno ad attenderli circa 2300 aziende italiane espositrici, molte delle quali di Parma.


Gli operatori che accorreranno da tutto il mondo nella Food Valley non potranno fare a meno di notare il camino da 70 metri che si staglia proprio all’imbocco del casello di Parma, lugubre testimone che mette a nudo la sciagurata scelta fatta dai nostri amministratori nel 2006, ciechi sostenitori dell’incenerimento ad ogni costo, sordi a qualsiasi proposta alternativa che metta a rischio la loro convinzione e noncuranti del danno che si potrà verificare per l’immagine del nostro sistema agro-alimentare.
Ieri il GCR ha deciso di scendere in campo a difesa delle nostre tradizioni, svendute per pochi soldi da chi parla di salvaguardia del territorio da una parte e poi agisce in modo esattamente opposto ai proclami appena emessi.

Un mostro affamato di rifiuti


Due milioni di abitanti il bacino di utenza dell’inceneritore di Ugozzolo secondo Roberto Cavallo

Mercoledì 2 maggio un altro momento di approfondimento sulle alternative possibili all'incenerimento all'Auditorium Toscanini. Questa volta siamo stati invitati dal candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Federico Pizzarotti in un convegno in cui sono intervenuti Gabriele Folli del GCR, Nicoletta Paci candidata al consiglio comunale per il Movimento di Beppe Grillo e Roberto Cavallo, presidente della Cooperativa Erica ed esperto in sistemi di gestione rifiuti nonché consulente dell'Unione Europea sulla materia.



Folli ha illustrato il piano alternativo di gestione rifiuti presentato a Comune e Provincia nel 2010 insieme ad un gruppo di ingegneri e chimici ed ulteriormente migliorato nei numeri grazie alla recente consulenza di Enzo Favoino (Scuola Agraria di Monza).
Obiettivi che sono stati giudicati facilmente raggiungibili dallo stesso Cavallo, che quotidianamente porta avanti queste pratiche con esperienze in oltre 1.800 Comuni, Province, Regioni, Consorzi e aziende in tutta Italia, in Europa e in diverse parti del mondo, progettando servizi ambientali, realizzando studi di fattibilità, creando campagne di comunicazione e
organizzando attività di educazione ambientale.

Roberto Cavallo ci ha parlato dell'importanza della riduzione del rifiuto, dell'educazione e coinvolgimento dei cittadini per il successo di un piano corretto di gestione rifiuti, portando esempi concreti tratti dal suo libro "Meno 100 chili – ricette per la dieta della nostra pattumiera".
Federico Pizzarotti ha ribadito l'impegno sottoscritto per arrestare l'inceneritore con tutti mezzi che avrà a disposizione quando sarà eletto sindaco, non ultimo quello di separare nella prossima gara di appalto per la gestione del servizio rifiuti (2014) chi gestisce la raccolta da chi possiede gli impianti di smaltimento.
Infine, Roberto Cavallo, che ha contribuito alla stesura della direttiva europea sui rifiuti, ci ha segnalato l'importanza dell'ultimo rapporto sulle linee guida del prossimo programma ambientale Ue approvato dal parlamento europeo, dove si prefigura entro il 2020 il divieto di bruciare, in impianti di incenerimento, rifiuti che potrebbero essere riciclati o compostati.
Gli effetti sull'impianto di Parma, che a quella data, sarà a metà del suo ciclo di vita, saranno devastanti. Facendo 2 rapidi calcoli, Cavallo ha stimato in un bacino di 2 milioni di abitanti, quello in cui dovrà andare a  pescare l'inceneritore di Ugozzolo per poter funzionare.
Alla faccia delle prescrizioni che vengono sventolate in questi giorni per rassicurare i cittadini.
Ma perché chi si candida a governare una comunità non studia anche un po' o prova a raccontarci la verità?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 4 maggio 2012

Sono passati
704 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
2 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

giovedì 3 maggio 2012

Bernazzoli e la tutela dei prodotti di Parma


Un clamoroso autogol

Durante la campagna elettorale del candidato V. Bernazzoli abbiamo letto frasi come questa: “Parma è la capitale della Food Valley, deve quindi impegnarsi a tutelare e valorizzare i prodotti DOP e Igp, favorendo lo sviluppo tra le altre cose della filiera corta e dei mercati a km zero”.



Su questo argomento però, al contrario di quanto avviene abitualmente in politica dove si devono aspettare i fatti per giudicare le promesse di un politico, noi pensiamo di potere giudicare il candidato Bernazzoli per i fatti concreti che ha già prodotto come politico, su un tema cruciale per l'economia di Parma come quello della tutela dei nostri prodotti DOP.
Ci siamo andati a leggere l’art. 21 del  Dlgs 228/2001  “Norme per la tutela dei territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità” che al comma 1) descrive le varie tipologie di denominazioni di origine che possono essere utilizzate per la tutela delle aree agricole di pregio e i prodotti alimentari tipici di queste zone, mentre al comma 2) elenca le azioni e gli strumenti attraverso i quali può essere realizzata questa tutela e che letteralmente recita così:
comma 2). La tutela di cui al comma 1 è realizzata, in particolare, con:
a) la definizione dei criteri per l'individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti, di cui all'articolo 22, comma 3, lettera e), del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, come modificato dall'articolo 3 del decreto legislativo 8 novembre 1997, n. 389, e l'adozione di tutte le misure utili per perseguire gli obiettivi di cui al comma 2 dell'articolo 2 del medesimo decreto legislativo n. 22 del 1997;
b) l'adozione dei Piani Territoriali di Coordinamento di cui all'articolo 15, comma 2, della legge 8 giugno 1990, n. 142, e l'individuazione delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti ai sensi dell'articolo 20, comma 1, lettera e), del citato decreto legislativo n. 22 del 1997, come modificato dall'articolo 3 del decreto legislativo n. 389 del 1997.

Dalla lettura di questo comma, pur essendo espresso in legalese, appare evidente che un preciso ente locale di nome Provincia di Parma predispone e adotta il Piano Territoriale di Coordinamento.
Il PTCP è uno strumento che, “ferme restando le competenze dei comuni ed in attuazione della legislazione e dei programmi regionali, determina indirizzi generali di assetto dei territorio”, avrebbe potuto e dovuto salvaguardare le nostre zone agricole di pregio, in cui si produce un prodotto DOP di fama mondiale come il Parmigiano-Reggiano, da una impropria localizzazione di impianti di smaltimento rifiuti al loro interno.
Cos'ha fatto invece il candidato sindaco Bernazzoli nel suo ruolo di presidente della Provincia?
Non solo non ha ottemperato alle indicazioni di legge che gli fornivano uno strumento per svolgere il ruolo di tutela, ma ha fatto l’esatto contrario, scegliendo in maniera scellerata di localizzare all’interno della zona di produzione del Parmigiano DOP un impianto di incenerimento  che brucerà 130.000 tonnellate all’anno di rifiuti.
Poi da bravo politico, in campagna elettorale ci viene a parlare di impegno per la tutela dei prodotti DOP e IgP, ma i fatti concreti già parlano per lui che nella realtà ha sferrato un attacco quasi mortale ai produttori DOP situati nel raggio di 20 km dal camino dell’inceneritore (che un domani potrebbero anche denunciarlo per questa negligenza rispetto a quanto previsto dall’art21 comma 2 del DLgs 228/2001).
Quando si dice passare dai fatti alle parole.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 3 maggio 2012

Sono passati
703 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
3 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

mercoledì 2 maggio 2012

Chi lo vuole e chi no


Quest'oggi Gcr ha diramato i giudizi sulle 3 domande poste ai candidati sindaco di Parma.
Attraverso la newsletter abbiamo indicato il sito dove erano visionabili tutte le risposte e tutti i giudizi da noi indicati.



Purtroppo il sito è rimasto disattivo per diverse ore.
Non siamo ancora riusciti a capire cosa sia successo.
Ora il sito è tornato attivo: https://sites.google.com/site/sindacoparmainceneritore/home
Nel frattempo avevamo provveduto a spostare le pagine ad un altro indirizzo:
http://issuu.com/rifiutizeroparma/docs/sindaco-inceneritore
Le pagine riportano il percorso che ha condotto Gcr fin qui e da un ampio spettro delle posizioni dei rispettivi schieramenti.
Aldilà della singola votazione abbiamo ribadito che Gcr non si schiera con nessun partito ne scende nell'agone politico.

Anche perché si occupa di un tema particolare e si concentra su di esso avendo davanti a sé l'unico scopo possibile, spegnere l'impianto di Ugozzolo ancor prima che venga acceso.
La valutazione è stata anche influenzata dalla firma il 27 aprile del patto, dove i candidati si impegnano ad andare verso una gestione corretta dei rifiuti.
Un passaggio importante che segna una sorta di spartiacque.
Vorremmo così ricordare i candidati che si sono dichiarati contrari al forno inceneritore e che credono sia possibile e necessario lavorare insieme per bloccare e superare questo sistema, ormai obsoleto e ricco di contraddizioni, oltre che di notevoli rischi per la salute.
Sono contrari all'inceneritore Federico Pizzarotti (Movimento 5 Stelle), Roberta Roberti (Parma Bene Comune e Partito della Rifondazione Comunista), Priamo Bocchi (La Destra), Roberto Ghiretti (Parma Unita), Liliana Spaggiari (Partito Comunista dei Lavoratori), Andrea Zorandi (Lega Nord), Wally Bonvicini (Buongiorno Italia),
Questa è la lista dei “buoni” per Gcr, candidati che hanno capito cosa significhi per Parma andare avanti sulla strada dell'incenerimento dei rifiuti.
C'è poi la lista dei candidati a favore della pratica aberrante di distruggere materie prime contro ogni principio si salvaguardia delle risorse e di difesa dell'ambiente: Bernazzoli, Ubaldi, Buzzi.
Per chi considera l'ambiente uno dei capisaldi del benessere, la corretta gestione dei rifiuti è fondamentale e decisiva.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 2 maggio 2012

Sono passati
702 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
4 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

martedì 1 maggio 2012

Sporchi da morire


Come rinunciare a posti di lavoro e salute
Una lettera invito ai parmigiani di Roberto Pirani

Nel giorno della festa del lavoro, una dedica speciale a coloro che con le loro scelte sprecano opportunità e posti di lavoro con il ricorso all’archeologia industriale (incenerimento).
A Capannori, con l’adozione del sistema porta a porta, si sono formati 50 posti di lavoro di più -duraturi e utili alla collettività-, rispetto all’epoca della mala-gestione a cassonetti stradali.
Grazie all'adozione della tariffa puntuale, fino al 90% di raccolta differenziata in una realtà complessa e un territorio esteso per 46mila abitanti.



Prima della tariffazione puntale la media era "solo" dell'80%.
Cosa stiano aspettando i sindacati per schierarsi dalla parte delle strategie di recupero materia, ad oggi, non è dato saperlo. Cgil Cisl e Uil paiono in altre faccende affaccendati.
Ieri sera ho assistito alla proiezione del film “Sporchi da morire” a Riano, alla presenza del regista Marco Carlucci: http://www.sporchidamorire.com/doc/index.php?lang=it
Come il film sulla Diaz di Vicari, un film capace di trasmettere grandi emozioni e cultura.

In questo film per pochi secondi compaio anche io, ricordando uno dei documenti presenti sul mio sito (quello dell’Ordine dei medici francese che chiede ai propri governanti di non permettere il ricorso a sistemi nocivi e dannosi). Un pezzetto registrato ben 3 anni fa a margine di un convegno, strano rivedersi, strano far parte di un gruppo di tecnici, medici, scienziati, così qualificato.
Sono uscito dalla proiezione con un sentimento complesso: un misto di commozione, rabbia, sconcerto ma anche consapevolezza.
Di essere dalla parte giusta. Dalla parte della lotta alla nocività immotivata. La bambina citata nel film che a 7 anni si ammala di un tumore osseo la conosco, è la figlia di un caro amico, non ho problemi a riferire come questa vicenda mi tocchi da molto vicino.
Ho la consapevolezza che le cose si possono cambiare con l’informazione. Nulla di regalato arriverà da un sistema partitico che antepone il profitto alla vita, facendo scempio dell’Articolo 41 della Costituzione.
Auguri ai cittadini di Parma.
In quel film fanno una gran bella mostra di sé, con le loro manifestazioni e la loro cultura/capacità di indignarsi. State in buona compagnia: è un movimento internazionale quello che si batte per gli interessi collettivi.
Messaggio agli ultras dell’incenerimento, ben rappresentati nel film dal sindaco di Firenze Renzi, come dall’ex Premier Berlusconi.
Abbiate la dignità e senso dello Stato di andare ad una presentazione del film di Marco Carlucci, e confrontatevi sui dati. Una parte di quei dati è riassunta nello studio di Arpa Piemonte, che nel film più volte è evidenziata in tutta la sua gravità, mai i giornali hanno avuto il coraggio di pubblicare quei dati sconcertanti.
Nascondersi dietro le “decisioni già prese” non è ammissibile per chi ricopre un incarico pubblico: se una decisione è sbagliata va cambiata.
Questo l’ultimo messaggio da parte mia prima del responso delle urne; non dubito che i cittadini di Parma sapranno riconoscere chi rappresenta o meno i loro interessi (nonostante un sistema mediatico al 75° posto nel mondo per libertà di informazione).
Chiunque vinca le elezioni, si assuma la responsabilità di invitare Marco Carlucci in Consiglio Comunale, a visionare insieme il film (a telefonini spenti), discuterne insieme e poi a rendere conto alla popolazione delle iniziative che si intende assumere da maggio del 2012 in poi.

Roberto Pirani
Esperto in gestione e riduzione materiali post utilizzo
www.wormitalia.com

Un requiem per i cancrovalorizzatori
http://www.olivierobeha.it/articoli/2010/05/7076

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 1 maggio 2012

Sono passati
701 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
5 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

Fermiamoci a pensare


Alberto Arrighini è il responsabile del Pronto Soccorso pediatrico agli Ospedali Civili di Brescia.
Il dottor Arrighini denuncia a Brescia, città e provincia, 25/30 nuovi casi di tumore nei bambini ogni anno e afferma: “il rapporto tra tumore e ambiente c’è. Ad aumentare sono soprattutto i tumori nel primo anno d’età e non si può dare certo la colpa a sbagliati stili di vita”.
Facendo un rapido conto, con sgomento, notiamo che all'ospedale di Brescia, al massimo ogni 15 giorni,  si presenta un bambino ammalato di tumore.



Questa non è un'opinione, questo è un fatto oggettivo.
Parma, pianura padana, è uno dei 5 luoghi più inquinati al mondo.
Non basta,  lo sforamento ai limiti imposti per il  PM10 ormai è pressoché continuo.
A breve forse, se non uniremo le nostre forze, entrerà in funzione una nuova fabbrica di veleni, massicce dosi di nuovo PM10, diossine e furani e tanto altro.
Questa non è un'opinione, questo è un fatto oggettivo.
Ma come siamo arrivati a tanto? Non in un solo giorno.
E' stato un processo lento, continuo.
Noi dove eravamo durante questo lasso di tempo?
Avevamo delegato a chi amministrava la cosa pubblica.
Fermiamoci a pensare, fermiamoci ad approfondire, smettiamo di delegare.

Analizziamo alcune delle proposte che ci hanno fatto cosa succederà se verranno attuate?
-Potenzieremo la rete wi-fi
I medici ci invitano a “non abbassare la guardia sull’esposizione ai campi magnetici a 50 Hz, ritenuta un fattore di rischio per la leucemia infantile”.
-Faremo nuove strade per diluire il traffico
I medici evidenziano “danni alla salute connessi al traffico  a ridosso di aree densamente abitate, che documentano l’aumento di riacutizzazioni di malattie respiratorie o di ricoveri in pronto soccorso in occasione dell’aumento delle concentrazioni delle polveri sottili (il famigerato PM10)”.
-L'inceneritore è necessario chiude il ciclo dei rifiuti
Le scorie tossiche? Nel cemento delle case. Portiamo a casa nostra scorie tossiche, per lo stoccaggio di queste ceneri, secondo la legge sono necessarie speciali discariche. Tutto questo ci ricorda lo “scandalo amianto”, quante persone sono morte, quanti processi per decidere che era veramente un killer e andava bandito?

“Il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello”.  Paolo Borsellino

http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_aprile_19/tumori-2004150692030.shtml

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 1 maggio 2012

Sono passati
701 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
5 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

lunedì 30 aprile 2012

Ma perché chi si candida non studia anche un po'?


Pensieri e parole sull'inceneritore

C'è un concetto, un pensiero, non sapremmo come dire, che alcuni candidati a sindaco di Parma ancora non hanno capito sulla questione inceneritore.
L'inceneritore è un impianto insalubre di classe I, come recitano le leggi di questo Paese (sempre prese ad esempio per il rispetto che dobbiamo loro, ma poi spesso chi ci governa se le dimentica, quando conviene).
Rispetto a questa norma un impianto di questo genere non è autorizzabile in zone di rispetto per le colture di pregio (DOP, DOC e compagnia bella).



Quindi già ci casca l'asino (nel senso del candidato sindaco) e bisognerebbe tirare ben forte le orecchie, ignorante sul fatto che il territorio del parmense sia pressoché tutto catalogato come DOP o DOC.
Altra cosa incompresa è che l'inceneritore è un semplice trasformatore di materia.
Le plastiche e la carta che entrano nella fornace, sostanzialmente inerti prima del trattamento, dopo la combustione divengono tossici, come le scorie di risulta e l'aria che esce dal camino.
Ora uno dei candidati, il pidino Bernazzoli, ci assicura e dice che, se sarà sindaco, vuole mandare i dati delle emissioni in tempo reale su un sito web (non una novità,  visto che le centraline sono già previste nel le prescrizioni).

Non ha però capito che a far paura non sono tanto la concentrazione delle sostanze tossiche emesse nell'unità di volume (metro cubo) dal camino, che devono necessariamente rientrare entro i limiti emissivi, ma l'accumulo nel tempo di quelle sostanze nei suoli circostanti (decine di km il raggio di impatto), e quindi nella catena alimentare e quindi nei nostri corpi.
Facciamo un esempio: ammettiamo che dal camino esca meno della metà del valore limite emissivo per le diossine che è di 100 picogrammi per metro cubo, e quindi diciamo 40 picogrammi.
I metri cubi emessi dall'impianto (due linee da 72 mila metri cubi ora) saranno 3.456.00 al giorno. Avremo quindi 138.240.000 picogrammi di diossine emesse che, diviso per la dose massima tollerabile con la dieta per un individuo di 70 kg  (70 pg al dì), fa una quantità di dosi giornaliere massime tollerabili 987.428 persone.
Moltiplicate questo dato per i 330 giorni di lavoro dell'impianto e per gli anni di attività.
Non è uno scherzo no? Ma qualcuno non lo capisce.
E pensare che proprio a livello europeo si sta cercando di modificare le regole per le autorizzazioni di tali impianti eliminando i limiti emissivi per la concentrazione nei fumi ed inserendo quelli, come nell'esempio che abbiamo fatto ora, che indicano la quantità di emissioni in un dato periodo (giorno, mese, anno).
Ma anche uscendo per un attimo dalla questione inceneritore ci pare che spesso si parli a vanvera.
Potenziare ancora la rete wi-fi significa contribuire al danno alla salute delle persone.
Le reti wi-fi creano un campo elettromagnetico che espone le popolazioni residenti a nuovo ed ulteriore inquinamento, e questo vale specie per gli individui in accrescimento come i bambini.
Se solo si usasse la testa si potrebbe progettare una rete via cavo, che non creerebbe questi disturbi. I medici lo hanno richiesto anche al ministero dell'ambiente.
Stop allo sviluppo delle reti wi-fi nelle scuole.
Ad esempio in Austria ed in altri paesi sono vietate per legge.
Noi no, noi vogliamo fare i grandi.
Grandi promesse pre-elettorali, senza pensare alle conseguenze.
Ma perché chi si candida a governare una comunità non studia anche un po'?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 30 aprile 2012

Sono passati
700 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
6 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

Iren da appalti a chi traffica in rifiuti pericolosi


700 giorni dalla richiesta del piano economico dell'inceneritore
6 giorni all'accensione del forno (che sarebbe coinciso con le elezioni)

Tradeco e Ramm sono i nomi delle ditte a cui Iren ha dato in apparto alcuni servizi rifiuti nella provincia di Reggio Emilia.
La Tradeco, secondo la Procura di Bari, ha presunti legami con la malavita organizzata, ma a Reggio si occuperà della raccolta differenziata. Forse una pena alternativa?



L'amministratore della Ramm invece è stato arrestato nel 2005 per traffico di rifiuti pericolosi, nel 2006 per estorsione e truffa. In premio ora la manutenzione della discarica di Poianica.
La Tradeco è una società a responsabilità limitata di Altamura, in provincia di Bari, impegnata da oltre vent’anni nella raccolta, nel trasporto e nello smaltimento dei rifiuti. Oltre a controllare una discarica nella loro città d’origine, ha in mano la nettezza urbana in diversi altri comuni pugliesi e a Imperia.

Il mese scorso la Tradeco si è aggiudicata un appalto triennale da quasi 265 mila euro, per la gestione della raccolta differenziata in venti comuni della provincia di Reggio Emilia, tra i quali Albinea, Gattatico, Correggio, Canossa, Campegine e Viano.
L'impresa si occuperà del servizio di recupero dei contenitori di vetro, di alluminio e di latta, raccogliendoli in campane stradali e cassoni, distribuiti in zone strategiche della città, oltre che occuparsi della raccolta presso negozi, centri commerciali e industriali.
Poco prima dell’appalto vinto l’azienda pugliese è rimasta coinvolta in un’indagine avviata dalla procura di Bari e dalla Direzione distrettuale antimafia: presunti rapporti legherebbero la Tradeco, guidata da Carlo Dante Columella con la malavita organizzata, dicono gli inquirenti.
La scottante denuncia è arrivata dal Movimento 5 stelle reggiano, che ora punta il dito contro Iren e definisce quello di Reggio Emilia “un appalto che scotta”.
Poi c'è la manutenzione della discarica di Poiatica, in provincia di Reggio Emilia.
Si tratta di un appalto della durata di 3 anni, oltre un milione e mezzo di euro di valore, vinto dalla società veneta Ramm, con un portentoso un ribasso d’asta del 35 %.
La Ramm sarà incaricata di controllare e gestire tutti i servizi e le forniture necessarie per l’interramento sanitario dei rifiuti, e le opere di manutenzione della discarica,  una delle attività più complesse e delicate dell'intero ciclo dei rifiuti.
Il Movimento 5 Stelle getta pesanti ombre sull’azienda. L’amministratore, Sandro Rossato, è finito più volte in carcere. “La Ramm è totalmente di proprietà della Rossato Fortunato srl, ossia controllata da Rossato e famiglia – scrivono i grillini– E sei anni fa, nel 2006, Sandro Rossato ha ricevuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip di Reggio Calabria. Con accuse pesantissime: estorsione, corruzione, turbativa d’asta e truffa ai danni di enti pubblici appaltanti e di imprese private”.
Il consigliere Matteo Olivieri ricorda poi che, nel 2005, Sandro Rossato era già finito dietro le sbarre con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. Secondo la magistratura avrebbe utilizzato le vecchie traversine di legno, dimesse dalle Ferrovie, come tritura da vendere ai mobilifici per essere riutilizzare nella fabbricazione di pannelli truciolari.
“Ora vogliamo sapere – insiste Olivieri – come sono stati fatti i controlli nell’assegnazione dell’appalto da parte di Iren”.
A Reggio Emilia, nei prossimi giorni, una interrogazione comunale chiederà la lista dei documenti che le ditte hanno presentato per partecipare alla gara, con l’obiettivo di capire meglio i criteri utilizzati per l’affidamento dei lavori.
Il settore rifiuti è uno dei maggiori centri di interesse economico in Italia e le malavita si prodiga per potere entrare nel giro. Anche a Parma, nel cantiere del costruendo inceneritore.
La Prefettura di Parma, lo scorso febbraio, ha emesso un’informativa antimafia sulla ditta edile I.Co. Costruzioni Generali srl di Torrile. Ma è intervenuto il Tar, che ha sospeso il provvedimento di interdizione dell’azienda dai lavori nel cantiere di Ugozzolo.
La Prefettura di Parma, infatti, aveva acceso i fari sul rischio di tentativo di infiltrazione mafiosa, lasciando ad Iren la decisione sul da farsi, visto che non c'erano elementi sufficienti per agire con provvedimenti interdittivi.
L’azienda, in questo caso, aveva deciso di revocare l'appalto a I. Co Costruzioni e di affidarlo contestualmente al Consorzio Corma, una decisione che il Tar di Parma ha bocciato.
La ditta subirebbe infatti un grave e irreparabile danno se rimanesse esclusa dall'avvio dei lavori, in attesa di un giudizio di merito che ancora non c'è.
Quindi, come al solito con fantasia tutta italiana, avanti tutta con il rischio mafia, in attesa delle carte.
Nello Stivale è sempre troppo tardi o troppo presto, non si indovina mai.
Quando vennero depositate 12 mila firme di parmigiani contro il progetto dell'inceneritore era troppo presto (2006) ed anche la denuncia dei rischi sanitari non trovò accoglienza perché il danno non era ancora causato.
Quando fu messo in piedi il referendum il Palazzo rispose che era tardi: dovevate farlo prima.
E noi dovremmo porre fiducia nelle istituzioni!

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 30 aprile 2012

Sono passati
700 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
6 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

domenica 29 aprile 2012

Il 5 Stelle raccoglie la sfida


San Bartolomeo XVI
Via i cassonetti dalle strade. Differenziata virtuosa per tutti.

Alla quindicesima puntata, finalmente un segnale di discontinuità ci giunge da uno dei candidati a sindaco della città di Parma, Federico Pizzarotti.
Con il suo movimento 5 Stelle ha intrapreso ieri un blitz in piazzale San Bartolomeo, per “pesare” il problema più volte segnalato da Gcr: lo spreco di materie prime in occasione dei mercati rionali.



Perché qui si tratta proprio di pesi e di misure, che si traducono direttamente in moneta sonante.
Ogni kg smaltito è un costo per le casse comunali, ogni kg riciclato è un guadagno per le stesse casse asfittiche di piazza Garibaldi.
Allora ci si domanda: se si ha un rubinetto che perde in continuazione da mesi e si conosce bene la costosa tariffa dell'acqua, come mai non si ha ancora chiamato l'idraulico?
Forse  perché l'idraulico è lo stesso che fattura la bolletta dell'acqua e quindi guadagna più dallo sperpero che dal risparmio della risorsa?

Il movimento parmigiano di Beppe Grillo ha giustamente messo in movimento la calcolatrice e messo in fila le cifre: una tonnellata di plastica al mercato Conai ha un valore di 500 euro, il cartone porta un guadagno di 90 euro, il legno 13, l'alluminio 450 euro la tonnellata.
Sono quattrini, banconote fruscianti, gettati in pasto all'inceneritore.
Perché le stesse quantità di materiali, se messe nel cassonetto dell'indifferenziato, subiscono una repentina trasformazione: da guadagno, con le cifre sopra evidenziate, a costo, un modico 164 euro alla tonnellata, che Iren fa pagare alle amministrazioni per smaltire il rifiuto indifferenziato, nelle discariche o negli inceneritori.
Capite come è semplice il passaggio e come cambia il bilancio per il Comune?
Gcr denuncia questa situazione dall'8 agosto del 2010, informando della situazione tutte le autorità competenti ed interessate, anche il comune di Parma che perde denaro pubblico non intervenendo in questa evidente situazione di spreco.
Quanti soldi sono stati spesi da allora?
Quanti soldi non sono stati incamerati dai materiali non riciclati?
Siamo in presenza di un danno all'erario, visto che le autorità, informate da tempo, non si sono mosse per rimediare alla vicenda?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 29 aprile 2012

Sono passati
699 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
7 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI