sabato 29 dicembre 2012

Stop all'inceneritore di Verona, firmato Pd e Udc


Questa volta tocca al centrosinistra veneto stoppare gli impianti

Il Consiglio regionale ha congelato l'inceneritore di Ca' del Bue che sembrava dover avviare la costruzione della nuova linea.
Ieri con l'aiuto dei consiglieri del Pdl la minoranza di centrosinistra ha incassato la vittoria.
La moratoria agli inceneritori era stata chiesta dai consiglieri del Pd Franco Bonfante, Roberto Fasoli, Laura Puppato e Stefano Fracasso.



I consiglieri “invitiamo il sindaco di Verona e Agsm a rivedere il progetto affinché Ca' del Bue diventi un centro per il recupero e il riciclaggio dei rifiuti”.
Insomma quello che il Pd a Parma sostiene irrealizzabile e ancora prematuro, in Veneto viene dallo stesso partito portato come arma di lotta all'interno del consiglio regionale.
Dal Pdl però, i veronesi Davide Bendinelli e Giancarlo Conta motivano il sostegno all'emendamento del Pd spiegando che la “moratoria ci darà il tempo per studiare e predisporre un piano di rilancio per l'impianto di Ca' del Bue. Le potenzialità per farne un punto di riferimento regionale ci sono tutte, ma serve un approfondimento”. E aggiungono: “Rispetto all'ultimo piano sui rifiuti risalente a 10 anni fa, il quadro è cambiato. Quello che andava bene allora, potrebbe non andare più bene adesso”.
E anche l'Udc locale la pensa esattamente all'opposto dell'Udc parmigiana. Stefano Valdegamberi: “Finalmente si blocca un investimento che da tempo ritengo inutile e costoso. Se fossi stato ascoltato forse avremmo potuto affrontare oggi con maggiore serenità l'argomento, senza rischiare richieste risarcitorie per eventuali danni”.
Infine Piazza Pulita, il movimento contro l'inceneritore, esulta Daniele Nottegar: “Finalmente si potranno riconsiderare le alternative all'incenerimento completamente ignorate da chi fino ad ora si è occupato di Ca' del bue”.

Tratto da L'Arena (articolo di Giorgia Cozzolino)

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 29 dicembre 2012

Tv Parma, libertà di stampa, censure di comodo


Mercoledì 19 dicembre GCR ha organizzato una conferenza stampa per rivolgere un appello al Vescovo di Parma affinché prendesse posizione contro l'inceneritore di Ugozzolo, industria insalubre che avvelena l'ambiente e minaccia la salute.
Come fa il Vescovo a salvaguardare Creato e creature se una fabbrica di veleni è puntata alle tempie dei concittadini?


Tra i media presenti alla conferenza stampa, anche le due emittenti televisive locali: Teleducato e Tv Parma.
Teleducato ha mandato in onda puntualmente l'intervista realizzata, senza tagliare nulla.
Anzi, bravissimi i giornalisti che hanno inserito subito la notizia nel primo telegiornale delle 12.30. cogliendo in pieno il messaggio che GCR voleva portare alla cittadinanza, nonché alla Diocesi di Parma.
Nulla è stato tagliato nonostante il tema delicato e scottante. Basta togliere una parola o sottolineare un tono particolare, a volte, per stravolgere il senso di un'azione.
Il Vescovo è una figura che appare quasi separata dalle altre autorità, e rivolgersi alla Chiesa può essere un'azione complicata.
I giornalisti di Teleducato hanno mostrato grande professionalità e ci sentiamo di fare loro un plauso.

Non possiamo dire altrettanto per l'altra emittente televisiva, Tv Parma, a cui è stata rilasciata la medesima intervista con le stesse identiche parole nello stesso identico tempo di un minuto e 20 secondi, preparati con precisione svizzera la sera prima, conoscendo i tempi striminziti concessi in questi anni.
Tv Parma, a meno che non abbiamo perso qualche servizio nel cuore della notte dedicato ai sonnambuli, ha fatto prima di Teleducato.
Ha tagliato tutto. Ha dimenticato di aver mandato una troupe.
Mamma, ho perso la troupe!
Perché scervellarsi e spendere energie mentali e professionali per inserire nel telegiornale un tema che scotta?  Se si taglia... si fa prima.
E' tornata subito in mente la posizione in cui l'Italia si trova a livello mondiale per quanto riguarda la libertà di informazione: sessantunesimo posto.
Una posizione meritata.

RETTIFICA
Ci è stato comunicato che la notizia è stata diffusa da Tv Parma il giorno 20 dicembre.
Abbiamo verificato ed effettivamente è stato passato un flash dopo i titoli principali (difficile trovarlo!).
Nessuna traccia invece dell'intervista registrata il giorno prima dalla troupe inviata dalla redazione.
Dispiace davvero perché spesso Tv Parma si è distinta per servizi completi ed esaustivi sul tema dell'inceneritore.
Anche la giornata della fiaccolata del 15 dicembre ha visto l'emittente impegnata in un servizio ampio e dettagliato, dimostrando impegno e capacità che probabilmente sul tema del vescovo ha subito una qualche forma di stop.
Ribadiamo la stima per gli operatori e i giornalisti della testata.
Gestione Corretta Rifiuti

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 28 dicembre 2012

mercoledì 26 dicembre 2012

L'augurio di Natale del vescovo: io che ne so?

Sul giornale degli industriali il vescovo di Parma Solmi risponde a Gcr ed al suo appello alla mobilitazione.
Il suo augurio di Natale è l'ennesima fuga dal merito, l'ennesimo silenzio su un tema scomodo. L'inceneritore è a favore o contro il creato?



Sostiene il prelato: noi ci impegniamo già a fondo nella diffusione della raccolta differenziata, sull'inceneritore non ne sappiamo nulla e lasciamo ai tecnici la decisione se fa bene o se fa male.
Nessuna presa di posizione sul fatto che gli inceneritori sostengono in modello di sviluppo basato sulla distruzione delle materie prime, sullo spreco dei doni che madre terra ci offre ormai sempre più in misura inferiore.
Per la Chiesa di Parma approfondire, analizzare, studiare il tema per capire dove stia la ragione non ha alcuna importanza.
Eppure è la stessa chiesa che entra eccome e nel merito su altre tematiche anche tecniche, approfondendo eccome le materie oggetto di disputa.

Ma a Parma la Chiesa ha preso a braccetto il Comune e Iren e con loro percorre certe strade, condivide una certa idea di Creato.
Il silenzio del vescovo sull'inceneritore è uno schiaffo a quei cristiani che si impegnano ogni giorno per fare vincere l'ambiente pulito, il rispetto della natura e delle persone, la difesa della salute dagli attacchi che una certa idea di profitto senza regole e confini.
Noi abbiamo scelto da quale parte schierarci.
Anche il vescovo Solmi.
Buona vigilia.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse
Parma, 24 dicembre 2012

Nei giorni scorsi i «no termo» le hanno fatto avere una lettera-appello chiedendo un suo intervento contro l’inceneritore. Cosa risponde?«La Chiesa di Parma si è espressa già lo scorso anno, in luglio, e oggi ribadisco quella posizione, che vorrei ricordare: «La Chiesa di Parma, in linea con il magistero pontificio e conformemente alla dottrina sociale cristiana, ha molto a cuore il Creato e la sua salvaguardia, e stimola continuamente a un’attenta e libera educazione alla conoscenza e tutela della natura e dell’ambiente. Attestano tale sensibilità le numerose iniziative in atto in parrocchie, gruppi, associazioni, come quelle che in questo tempo vedono impegnati sacerdoti e animatori in centri estivi e campeggi, a diretto contatto con la natura. Anche solo tale generosa opera, compiuta in modo silenzioso ma proficuo, indica una scelta esplicita e un interesse alto per l’ambiente e il Creato. Si ribadisce altresì che valutazioni di carattere scientifico circa la nocività dell’inceneritore, oggetto di confronto tra esperti, non sono di diretta competenza della autorità ecclesiastica alla quale invece sta a cuore richiamare i criteri e i valori a cui fare riferimento e più volte espressi, così pure la preoccupazione per la salute di tutti, in particolare dei più piccoli e delle generazioni future. Auspicando un dibattito serio e sereno si sottolinea ulteriormente che è responsabilità dei laici cristiani intervenire con scienza e coscienza sui temi in questione, assumendosi con acuto discernimento le proprie responsabilità e potendo contare sempre sull’ascolto e sul confronto con la Chiesa di Parma e il suo Vescovo. Cosa che è avvenuta in più occasioni». Ritengo, inoltre, che ci sia sempre la possibilità di intervenire in modo garbato, corretto e rispettoso, per questo dico anche più vero, per affrontare ogni questione, anche le più gravi. Le espressioni che toccano anche la mia persona non le commento e giudico, caso mai lascio ad altri, ai lettori, di farlo».

martedì 25 dicembre 2012

Australopithecus sapiens sapiens


L'associazione ambientalista Ada ha ricevuto un dono prezioso per il Natale, una poesia inedita di Alberto Manzoli. Un dono che Ada offre a tutti i soci che condividono la visione di un mondo diverso, più rispettoso della nostra Terra.
Ci sentiamo molto vicini ad Ada, Associazione Donne Ambientaliste, ci sentiamo molto vicini al sentire di questo poeta, che entra nel palpitare degli esseri e da lì ci parla a cuore aperto.
Buon Natale Alberto, buon Natale Ada, buon Natale ai puri nell'animo.


Australopithecus sapiens sapiens

Mi muovo qui, in assenza di tempo,
scostando i rami per cogliere i frutti,
e uova e nidi e poi di tanto in tanto
scimmie minori, quando ci riusciamo,
da spartire con le femmine a terra.
Non prendo mai più di quanto mi serve.
Ogni tanto, poi, mi fermo su un ramo,
e il mio sguardo sereno si distende
sopra l’immensa cupola smeraldo
fresca e pulita di recente pioggia,
e al richiamo gioioso degli uccelli,
a questo soffio gentile di dentro,
io mi domando se esiste davvero,
se ciò che alcuni chiamano la morte
non abbia regno che sull’apparenza,
e non sia solo un mutare di forme,
dal minerale al vegetale e oltre
poi, tutto daccapo, e tutto di nuovo,
col cuore in gola, affannato e felice,
questo scendere e salire dal ramo
che non si spezza e che non avvizzisce,
la mammella sempre verde di latte
che non distingue tra figli e figliastri.

Ignoro tutto, a parte la foresta.
Così mi pare di sapere tutto
quello che esiste da sapere al mondo,
soltanto gli alberi, i ruscelli, i sassi,
tutta la vita che ci nuota dentro,
che vola, striscia o canta nel mattino,
e che non chiede null’altro che vita.
Questo io so che è la cosa giusta.
Se esiste un altro mondo, è sbagliato.

Alberto Manzoli

domenica 23 dicembre 2012

Tra comitati serve solidarietà


A Felino no al biogas. E la Citterio?

Esulta sulla "Gazzetta" il comitato contro il biogas, dopo la decisione del consiglio comunale di Felino di bocciare il progetto di impianto a biogas a S. Michele Tiorre.
E noi di Reteambiente esultiamo con loro. E' stata anche la nostra battaglia.
Ma non ci è piaciuto il comunicato che recita: "E' stata la stessa Barbara Lori ad annunciarlo in consiglio che, da potenziale strega si è trasformata in fata turchina, liberando la nostra terra da una minaccia che ci ha tolto il sonno...".

Non un cenno all'altra minaccia che grava sullo stesso territorio di Felino e Sala, quello dell'inceneritore a grassi animali della Citterio.
Una minaccia ancora più grave per le eccellenze alimentari e soprattutto per la salute dei cittadini.
Non un cenno all'autorizzazione urbanistica che la stessa Lori ha dato immediatamente al progetto, presentandolo assieme alla stessa proprietà della Citterio il 4 ottobre.
Non un cenno alla Conferenza dei servizi in Provincia che ha autorizzato in novembre la cogenerazione, cioè l'incenerimento del grasso animale, dopo rimandi di responsabilità a Comune e Regione, in un balletto di competenze con cui ben due Conferenze dei servizi, in estate, si erano chiuse con un no al cogeneratore della Citterio.
Non crediamo che un'interpretazione formale controversa, un atto burocratico della Regione sia sufficiente a trasformare l'incenerimento del grasso in una cosa salubre per la food- valley ed i suoi abitanti.
Ci aspetteremmo che il comitato vittorioso contro il biogas prenda posizione contro questa nuova minaccia alle eccellenze del nostro territorio.
Prenda posizione a fianco del comitato del Poggio di S.Ilario contro la pretesa della Citterio di intascare incentivi pubblici inquinando l'ambiente.
Prenda posizione contro il sindaco Lori e la Provincia che, dando il benestare a questo scempio,
rischiano di dare il via all'incenerimento in tanti altri prosciuttifici della zona, con conseguenze inimmaginabili per la stessa food valley.
Ci aspettiamo solidarietà tra comitati che si battono per gli stessi obiettivi e per la loro terra.
Non indifferenza

GiulianoSerioli
Rete Ambiente Parma
23 dicembre 2012

www.reteambienteparma.org - info@reteambienteparma.org
comitato pro valparma - circolo valbaganza - comitato ecologicamente - comitato rubbiano per la vita -
comitato cave allamianto no grazie - associazione gestione corretta rifiuti e risorseno cava le predelle
associazione per l'informazione ambientale a san secondo parmense
comitato associazione giarola e vaestano per il territorio


Don Andrea Gallo, venuto per servire

Nel mondo per la gente, non per i potenti 

Don Andrea Gallo ha incontrato venerdì sera i cittadini di San Secondo Parmense all'Istituto Galilei per presentare il suo ultimo libro “Sono venuto per servire”. Androne di ingresso gremito fino all'orlo per ascoltare il prete partigiano conosciuto in tutta Italia. Una vita dedicata al Vangelo e alla Costituzione in difesa dei più deboli contro le ingiustizie.














Non usa mezzi termini Don Andrea quando accenna ai problemi ambientali: “Guardate come certe scelte hanno ridotto il pianeta tra inquinamento, dissesti idrogeologici, le grandi opere... tutto un mercimonio e una mercificazione”. Non usa mezzi termini perché “l' indifferenza è il peso morto della storia. E' la materia bruta che strozza l' intelligenza”. Sono parole durissime che rimbombano soprattutto a Parma dove la Diocesi è rimasta indifferente di fronte a scelte determinanti per la salvaguardia di Creato e creature. Mai una parola contro la costruzione di una industria insalubre che vive in Italia solamente grazie ai fiumi di soldi pubblici elargiti con l' inganno spacciando i rifiuti in risorse rinnovabili. Mai una parola in difesa dei medici che, secondo codice deontologico, chiesero la moratoria contro la costruzione di inceneritori. Pesi morti con l'intelligenza talmente strozzata da non accorgersi nemmeno di quanto stridano i vertici di Iren all'interno del Centro di etica ambientale. Il soggetto che dovrebbe salvaguardare ambiente, salute e sorella acqua a braccetto con il soggetto che fa business con sorella acqua e con le industrie insalubri. Intervistammo Don Andrea Gallo due anni fa. Se il Vescovo e la Diocesi avessero parlato con questa chiarezza invece di assistere con indifferenza come pesi morti della storia, non ci troveremmo con un inceneritore puntato alle tempie. “Esprimo la mia totale solidarietà a questo gruppo di Gestione Corretta Rifiuti. Direi che l'amore alla terra, alla madre terra, è veramente un segno di civiltà. Vorrei consigliare a tutti di leggersi il Cantico delle creature di Francesco d' Assisi, tornando indietro di centinaia di anni. Il Cantico è il manifesto dell'amore alla terra. Il problema dei politici, dei responsabili ecc. è che diventano complici dove c'è il lucro e il potere e lo sanno benissimo, anche perché a volte sono assieme a ricercatori al servizio dell' interesse privato. E allora non li chiamano più inceneritori, per non far sentire la cenere, li chiamano termovalorizzatori. E via che l'inquinamento continua. Purtroppo c'è un grande grido, la terra grida. Le risposte dei governi ai meeting come Copenaghen sono dei flop. Allora da dove può partire se non da ciascun cittadino? Ogni cittadino che abita questo pianeta, se ama la sua terra, può prendersi la responsabilità via via dal condominio al quartiere ecc. Per esempio uno degli obiettivi primari è la raccolta differenziata e quindi tutto parte dal cittadino. Adesso bisogna difendere l' acqua. Può partire davvero una riscoperta della difesa della Terra. Vogliamo pensare al futuro dei bambini e riscoprire l' agricoltura locale e il rispetto? Queste sono le vere battaglie. Questi inceneritori, queste cosiddette infrastrutture buttate lì con la cementificazione e il costante inquinamento. Praticamente il nostro pianeta è un bolide, un missile che va a grandissima velocità, però senza pilota. E dove può finire senza pilota? Contro un muro! Spetta a ciascuno di noi rispondere veramente a questa cittadinanza terrena”. Ecco il messaggio chiaro di una parte della Chiesa, quella che noi apprezziamo e rispettiamo. Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR Parma, 23 dicembre 2012