La
battaglia contro lo smog deve essere di tutti
La morsa dell'inquinamento è sempre
più stretta ed ogni anno la nostra città eccelle in Italia per la
pessima qualità della sua aria.
L'ambiente è in stretta correlazione
con la salute, peggiora l'ambiente, peggiora la salute dei cittadini.
Anche il recente rapporto Ecosistema
Urbano, realizzato da Legambiente con la collaborazione scientifica
di Ambiente Italia, ci restituisce un quadro allarmante della
situazione.
Limiti di biossido di azoto sfiorati,
dati sul Pm10 da incubo, come in tutta la penisola, peggioramento
dell'inquinamento da ozono, dove Parma è nella top-ten delle città
che hanno addirittura triplicato il numero di giorni limite per gli
sforamenti.
La mobilità è evidentemente uno dei
fattori che influenzano maggiormente il livello di inquinamento.
E la coppia motorizzazione privata in
aumento e trasporto pubblico in diminuzione creano una trappola
micidiale per i nostri polmoni. Nei mesi freddi poi l'accensione
delle caldaie non fa che creare ulteriore emissioni che si sommano a
quelle delle marmitte.
I valori finali della classifica di
Legambiente, che hanno collocato Parma in alto, non fanno certo
emergere la grave situazione in cui la città versa nell'ambito
ambientale.
Parma è 27a su 39 città
medie per il biossido di azoto.
Parma è 31a su 39 città
medie per le Pm 10.
Parma è 34a su 36 città
medie per l'ozono.
Industrie con emissioni imponenti,
traffico veicolare privato, la forte emissione dovuta al passaggio
dell'autostrada, le caldaie domestiche e aziendali, la particolare
conformazione fisica del territorio della pianura padana che tende al
fenomeno dell'inversione termica che schiaccia al suolo gli strati di
aria e ne impedisce il ricambio, che sposterebbe la massa inquinante
altrove.
Lo stato di fatto lo abbiamo davanti da
anni, anzi ce lo respiriamo letteralmente.
Non senza conseguenze.
Perché all'aumentare delle polveri
sottili aumentano le patologie respiratorie e cardio-vascolari, i
ricoveri per episodi acuti di asma, bronchiti, infezioni
respiratorie.
Intervenire è urgente.
Dobbiamo risolvere l'assurdo binomio
lavoro-salute, che a Taranto ha prodotto tragedie, dobbiamo
modificare radicalmente la mobilità urbana per eliminare parti
importanti delle cause di inquinamento.
Abbiamo perso troppo tempo, prodotto
veicoli estremamente inquinanti e scarsamente efficienti.
Dentro le città bisogna spostarsi con
i mezzi pubblici, favorendo la fruizione attraverso servizi
capillari, puntuali, efficienti anche sotto il punto di vista
ambientale.
La salute deve venire prima di ogni
altro.
Ben vengano allora provvedimenti che
vanno in questa direzione.
Ben vengano le chiusure al traffico.
Certamente il commercio sta soffrendo
come tutti i comparti economici.
Ma il male viene da lontano.
Un'assurda proliferazione dei centri
commerciali senza avere una corrispondente crescita di domanda,
eccessivi affitti commerciali nel centro storico che hanno strozzato
i negozi, obbligandoli a tenere prezzi non concorrenziali,
l'abitudine all'auto sotto casa, sotto negozio, sotto edicola, sotto
bar, pessima e tutta italiana tradizione.
Il centro va vissuto senza auto, con un
comodo servizio di bus frequenti e puntuali che lo colleghino con i
parcheggi scambiatori in modo continuo e costante.
Perché il centro della nostra città è
un bellissimo parco naturale ricco di storia, monumenti, occasioni di
svago e di cultura che vanno rimessi al centro del nostro quotidiano.
E' inimmaginabile aprire
alle auto i nostri centri storici che già oggi non dispongono di
posti auto sufficienti ai residenti, sarebbe un inutile carosello di
lamiere in perenne peregrinazione per un buco in cui riposare i
pistoni.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
1 dicembre 2012