Il
14 novembre, in seduta pubblica, torna a riunirsi l'Osservatorio
ambientale di Laterlite.
L'incontro
si svolgerà a Rubbiano, alle 20,30.
Saranno
presenti i rappresentanti di AUSL, ARPA e Provincia e i sindaci di
Fornovo, Solignano, Medesano e Varano.
Enti
e organi di controllo dovrebbero relazionare sui reali miglioramenti
contenuti nella nuova Aia, rilasciata nel mese di luglio mentre
Walter Ganapini, coordinatore del tavolo tecnico, informerà i
cittadini sulle priorità che verranno affrontate nei prossimi mesi.
Si
tratta di un elenco di obiettivi finalizzati alla riduzione
dell'impatto ambientale di Laterlite e al miglioramento delle
condizioni del territorio, con relativo crono programma.
Come
noto, la Provincia ha proceduto al rinnovo dell'autorizzazione al
co-incenerimento di rifiuti pericolosi, senza imporre all'azienda
nessuna nuova misura di tutela ambientale di intensificazione delle
analisi né di maggiore trasparenza.
Il
Comitato Rubbiano per la Vita ha presentato in Conferenza dei Servizi
le proprie proposte e richieste. Purtroppo anche i dieci mesi di
ritardo nel rinnovo dell'autorizzazione non sono serviti ad
accogliere nemmeno una di quelle proposte.
Giovedì
sera i tecnici della Provincia illustreranno le migliorie contenute
nella nuova autorizzazione. Siamo davvero impazienti.
Abbiamo
più volte appreso dalle cronache che l'inceneritore di Parma, sempre
autorizzato dalla Provincia, deve versare ogni anno ai comuni
ricadenti sotto il cono delle emissioni un importo economico
importante come compensazione per l'impatto ambientale.
Si
tratta di oltre un milione e seicentomila euro all'anno.
E'
un ristoro ambientale che gli enti devono utilizzare per la riduzione
dell'inquinamento sul territorio.
Nei
confronti di Laterlite invece il concetto di ristoro ambientale è
totalmente sconosciuto, nonostante le emissioni fra i due impianti
siano del tutto paragonabili.
Da
oltre dieci anni le emissioni derivanti dal co-incenerimento dei
rifiuti (diossine, metalli pesanti, ossidi di azoto, furani, polveri
sottili, ecc.) vengono rilasciate copiosamente all'incrocio tra
Valtaro e Valceno, senza che l'Azienda privata debba corrispondere
alcun risarcimento al territorio. Emissioni
pubbliche, profitti privati.
Abbiamo
con forza richiesto l'esecuzione di una indagine epidemiologica per
capire lo stato di salute del territorio a livello sanitario, così
come previsto dal Piano di zona dell'AUSL.
Abbiamo
proposto la partecipazione al team sanitario di un medico e di un
oncologo di riconosciuta professionalità al fine di approfondire un
tema molto sentito, con contributo esterno rispetto gli enti
preposti.
Rimaniamo
in attesa di segnali positivi, la questione sanitaria è centrale nel
dibattito.
Vogliamo
trasparenza, vedere i dati, conoscere morti e malattie, loro cause e
tendenze statistiche. E' un nostro diritto conoscere la salute del
nostro territorio.
Attendiamo
numerosi i cittadini, anche la nostra voce dev'essere ascoltata.
Comitato Rubbiano per la Vita