Saremo in piazza sabato pomeriggio per dire ancora una volta il nostro no all'incenerimento.
Lo faremo anche per tutti i comitati italiani, per tutti i cittadini, e sono decine di migliaia, che da anni di battono sui loro territori per far vincere la salute, e far perdere il malaffare.
La vittoria di Federico Pizzarotti alle elezioni di maggio ha portato con sé anche il no convinto all'inceneritore di Parma da parte della nuova amministrazione, che aveva indicato nel programma la sua chiara intenzione di porsi di traverso al progetto.
Non abbiamo ancora in mano la vittoria finale, ma tanti passi avanti si sono compiuti.
Sul piano culturale finalmente è emersa la verità, gli inceneritori non sono la soluzione per i rifiuti, ma sono un sistema anti-economico e minaccioso per la salute dei cittadini e dell'ambiente, un sistema ormai superato dai tempi, che anche l'Europa chiede di fermare.
E' in atto un braccio di ferro tra Iren e il Comune di Parma.
Lo stesso rappresentante di Parma in seno alla holding non ha più la fiducia dei nuovi amministratori. Fa davvero una pessima figura davanti ai cittadini il suo rimanere attaccato alla poltrona nonostante sia cambiata la compagine di governo.
Anche se rientra negli stereotipi della politica becera come la conosciamo oggi.
Sul piano strettamente economico basta guardare ai dati emersi per capire.
Non serve aggiungere altro: l'inceneritore garantirà tariffe capestro per i cittadini, tariffe in aumento per i prossimi 20 anni. Questa è la verità.
Sul piano ambientale parlano gli episodi di altri inceneritori considerati fantastici come quello di Brescia. Lo scorso agosto una nube nera ha avvolto la città e i dati sugli inquinanti sono stati sequestrati dall'Arpa: impossibile mostrarli ai cittadini. Fanno troppo paura?
Pensare che sia lo stesso gestore a manipolare i dati di emissione per poi trasmetterli alle autorità sanitarie fa accapponare la pelle. Dove sono gli enti terzi che controllano? Dov'è la certezza del dato reale?
Sul piano occupazionale i dati sono inconfutabili. Con l'inceneritore i posti di lavoro sono ridotti al lumicino, con la raccolta differenziata porta a porta viene incrementata l'occupazione in modo esponenziale, a tutto vantaggio del territorio.
Noi saremo in piazza come tante altre volte per richiamare l'attenzione sulla necessaria corretta gestione dei rifiuti.
Da come trattiamo i nostri scarti si capisce il livello di sviluppo di un popolo, la visione verso il futuro che si da una comunità, quanto scommette e progetta il tempo che viene, l'eredità di valori che intende lasciare alle generazioni future.
Noi ci saremo.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 20 settembre 2012
Sono passati
27 giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai
Sono passati
843 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
137 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
122 giorni dal voto amministrativo-referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno