giovedì 2 settembre 2010

Inceneriamo, costi quel che costi

Il costo dell'inceneritore di Ugozzolo sarà di 180 milioni di Euro per una capacità di smaltimento di 130 mila tonnellate all'anno di rifiuti.
Questi macro dati sono giustamente pubblici e dal sito di Iren si evince che la maggior parte dell'investimento (102 milioni di euro) sarà impegnata per l'impianto di incenerimento, mentre il resto andrà a coprire i costi dell'impianto di essiccazione fanghi, i costi dei terreni, gli oneri di urbanizzazione, i costi degli impianti di preselezione e della stazione di pesatura.



Fin qui nulla da eccepire... se ci dicono che i costi sono questi, noi li prendiamo per buoni.
Se non che proprio in questi giorni apprendiamo dal comitato No Inceneritore di Verona, che aveva preso parte alla manifestazione nazionale di Parma del 17 aprile scorso, che il loro costruendo inceneritore, che sarà ancora più grande del nostro, 190 mila tonnellate annue, avrà costi decisamente inferiori (118 milioni di Euro).
Lo stupore ci coglie.
Com'è possibile?
Anche nel bando di Verona si parla di 2 forni a griglia, di filtri di depurazione, delle famose "BAT" le tecnologie di ultimissima generazione che faranno meraviglie in termini di difesa dagli inquinanti.
E allora?
I veronesi sono forse più bravi a trattare sul prezzo?
Oppure il nostro inceneritore è per caso “griffato” da qualche firma, così da giustificare una tale differenza di costo?
Ci abbiamo riflettuto tanto, abbiamo provato a leggere attentamente le gare d'appalto e una possibile spiegazione ce la siamo data.
Alla gara di appalto indetta da Enia per le opere civili, ammontante ad oltre 43 milioni di Euro, si e' presentato un solo partecipante: la cooperativa CCC di Bologna.
Caso singolare, in questi tempi di crisi del mattone, in cui le imprese edili pur di lavorare fanno carte false.
Una gara con un solo partecipante non ha certo permesso di avere il miglior prezzo sul mercato per l'impianto di Parma. Alla CCC verrebbe da dire, parafrasando un noto slogan pubblicitario, "Ti piace vincere facile!"
Ai parmigiani, cui non viene reso noto il Piano Economico Finanziario, Iren cosa dice?
Preparate il portafoglio, perché il conto sarà molto, molto, molto salato.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 2 settembre 2010
-612 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+94 giorni dalla richiesta a Enia del Piano Economico Finanziario del Pai

Non siamo il comitato del no

Ancora capita di sentir definire il GCR alla stregua di un “comitato del no”, come se fossimo quelli che si oppongono a tutto e non propongono null'altro che il non fare.
Ma è una etichetta che non risponde al vero.
Le nostre posizioni sono certamente ferme e di contrasto a ciò che è palesemente assurdo nei piani che riguardano il futuro della città.
E diciamo tanti no.



No ad un uso poco intelligente e poco lungimirante delle risorse di un pianeta finito, che non ne possiede risorse infinite.
No alla distruzione di materia che potrebbe, con un pizzico di impegno, ritornare in circolo sotto forma di materia prima-seconda.
No a tecnologie che sono non solo assurde dal punto di vista della lungimiranza e dello spreco di risorse ed energie, ma anche dannose per la nostra salute e per quella dell'ambiente.
Di questi no andiamo fieri e non ci stancheremo mai di affermarli di metterli avanti a tutto.

Noi però non siamo solo questo.
I nostri no sono sempre accompagnati da sì a qualcos'altro, dalla proposta alternativa che copre i buchi lasciati dai dinieghi, insomma non lasciamo il vuoto ma lo riempiamo di proposte, sensate.
Sì ad un uso razionale e parsimonioso delle risorse limitate dell'unico pianeta che abbiamo.
Sì al riutilizzo, al riciclo, al far ritornare in uso ciò che era rifiuto, sotto forma di fertilizzante o più genericamente di materia prima seconda (come si può pensare di mandare a recupero solo il 17% della plastica di Parma e bruciare il resto?).
Sì a soluzioni ecocompatibili e che rispettino l'ambiente e la nostra salute.
Ed è proprio perché non volevamo essere il comitato del no che abbiamo approfondito il problema, ci siamo informati, abbiamo dedicato tempo ed energie per cercare vie alternative, perché ad ognuno dei nostri no potesse corrispondere un sì, una soluzione diversa ma comunque percorribile e realizzabile.
E' da questo sforzo che è nata l'analisi di fattibilità per la gestione dei rifiuti senza incenerimento.
Non un sogno ne una iperbole, ma una strada percorribile, sensata, valutata dai tecnici, senz'altro migliorabile.
Difficile allora contrastare le nostre posizione semplicemente dicendo che non vogliamo.
Vogliamo eccome, ma solo se fa bene a tutti.
Un comitato del sì condizionato da regole precise.
Siamo cittadini che amano la loro città ed il loro territorio, che lo immaginano migliore di quello disegnato da Iren.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 31 agosto 2010

-614 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+92 giorni dalla richiesta a Enia del Piano Economico Finanziario del Pai

lunedì 30 agosto 2010

Il GCR a Vignali: si faccia chiarezza sul Piano Iren

Al Sindaco di Parma, Pietro Vignali

con la presente l'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse (GCR) fa formale richiesta di avere copia del Piano Economico Finanziario di Iren SpA, che sappiamo essere in suo possesso dal 28 luglio scorso.
Ci riferiamo alle stime economico finanziare che Andrea Viero (ora Direttore Generale di Iren) ha inviato con lettera prot. 00253 del 28 luglio 2010.



Ci sentiamo nel diritto di avere queste informazioni anche in forza di quanto da Lei stesso dichiarato a Iren nella sua lettera datata 19 luglio 2010 Prot. 128714 II 1.4, in cui si appella all'atto sottoscritto tra comune e Enia per garantire la massima trasparenza di tutti gli atti concernenti la costruzione dell'inceneritore di Ugozzolo, a cittadini ed associazioni che ne facessero richiesta.
Non riteniamo credibile che un'azienda che fattura oltre 4 miliardi di Euro con quasi 5.000 dipendenti parta con un progetto da 180 milioni di Euro senza avere un'idea del ritorno dell'investimento.
Siamo fiduciosi in una sua pronta risposta e speriamo di non dover attendere a lungo come sta tuttora accadendo con la richiesta inoltrata ad Iren ben oltre 90 giorni orsono.

Cordiali saluti,
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR