sabato 11 gennaio 2014

L'inceneritore provvisorio

A Parma il camino non parte mai
Definitiva sta diventando la procrastinazione

Un'altra data stracciata.
Il 19 gennaio l'inceneritore di Iren doveva entrare nella fase di esercizio definitivo.
Giammai.
Il gestore ha chiesto una nuova dilazione e se ne riparlerà tra 2 mesi: altri sessanta giorni per fare non si sa cosa.


Nel frattempo, in fase di esercizio provvisorio, non è dato sapere cosa stia succedendo a Ugozzolo.
Per tutte il periodo natalizio il camino è rimasto fermo in entrambe le linee.
Il camino però ha continuato imperterrito a fumare, lo hanno visto tutti.
Ma i dati riportati dalla stessa Iren dicono che l'impianto era fuori esercizio.
Nel frattempo dove sono andati a finire i rifiuti prodotti sul territorio?
Molteplici segnalazioni raccontano che dalla torre del Pai il fumo esce solamente dal camino di dimensioni ridotte mentre nulla esce dai due principali, cui sono montati gli Sme, le apparecchiature di controllo delle emissioni, collegati con le camere di combustione delle due linee di incenerimento.
Dal 28 agosto, giorno di avvio dell'esercizio provvisorio, l'inceneritore ha funzionato a singhiozzo, a circa il 35% delle sue potenzialità.
Ci sbagliamo a sostenere che sia una evidente manifestazione del sovradimensionamento dell'impianto?
Una linea sempre spenta, l'altra che funziona a tratti, il fumo che esce perenne dal camino, con consumi di gas metano che non osiamo nemmeno conteggiare.
Nulla si conosce nemmeno del destino del teleriscaldamento, che doveva essere connesso al Pai ma i cui tempi di attivazione e numero di caldaie connessi nulla si conosce.
Come nulla si sa del destino delle ceneri di fondo dell'inceneritore.
Sono migliaia di tonnellate di ceneri nelle quali sono depositati metalli pesanti, diossine, furani, tutte molecole di una certa delicatezza, ma il silenzio regola anche questo tema.
La trasparenza del progetto, una delle tante bandiere stracciate, è palesemente rappresentata da monitor spesso spenti, di dubbia leggibilità, dove le polveri sottili sono costantemente riportate a valore zero.
Zero notizie da Ugozzolo, e il balletto andrà avanti ancora 2 mesi.
La nebbia non è solo nell'aria.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 11 gennaio 2014

L'inceneritore di Parma è stato acceso
136

giorni fa

venerdì 10 gennaio 2014

Parma, vince lo smog

E' di nuovo emergenza Pm10: in città 6 giorni su 9 fuori legge
Dieci mosse antismog

Sei su nove, è quasi un cappotto smog.
Ieri a Parma ancora 74 microgrammi di polveri per metro cubo di aria, secondo i dati della centralina Arpa di via Montebello.
Sono ben 24 sopra la soglia consentita, 50, che peraltro non corrispondere ad aria di montagna, ma proprio al massimo sopportabile. Teniamo anche conto che 74 rappresenta la media nelle 24 ore e sarebbe giunto il tempo di realizzare anche a Parma un sistema che rappresenti i dati in continuo, ad intervalli di 2 ore, come già altre Arpa regionali realizzano.
Tutta l'Emilia Romagna soffre di mal d'aria, con 6 province su 9 fuori legge, con una media a 53,2 µg/m3.
Oggi ancora più di ieri sono necessarie misure straordinarie.


Dieci manovre per affrontare l'emergenza.
Le riepiloghiamo.
1. Adozione ad oltranza della circolazione a targhe alterne all'interno delle tangenziali
2. Messa al bando delle caldaie a gasolio
3. Esclusione dal servizio di autobus e corriere a gasolio
4. Divieto di accesso ai Suv nel centro città
5. Diagnosi delle emissioni di industrie e centrali presenti nel comune di Parma
6. Arresto programmato di impianti a forte emissione di Pm10 come gli inceneritori
7. Riduzione della velocità a 30 km/h all'interno delle circonvallazioni
8. Controllo su emissioni parco auto in particolare furgoni e autocarri
9. Attivazione isole pedonali attorno a tutti i poli scolastici cittadini
10. Incremento frequenza bus e biglietto unico giornaliero dai parcheggi scambiatori
Ovviamente il decalogo rappresenta una misura che ha la sua efficacia se la sua adozione diventa condivisa da altri comuni della provincia e della regione e oltre del bacino padano per creare una rete di comunità locali virtuose che creano bolle di aria pulita a favore di salute e ambiente.
Il disastro è dietro l'angolo.
Vogliamo fare qualcosa?

Le 10 mosse: qui

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 10 gennaio 2014

L'inceneritore di Parma è stato acceso
135

giorni fa

giovedì 9 gennaio 2014

Vortice nero

Pm10, a Parma 5 giorni del 2014 su 8 sono fuori legge

La nube tossica avviluppa l'intera regione.
Torna con il meteo stabile lo strapotere dell'inquinamento.
Ieri solo Bologna tra le 9 province emiliano romagnole si salva dallo sforamento.
Le altre sono oltre i limiti di legge per le polveri sottili.
E Parma ovviamente svetta su tutti con 74 microgrammi di polveri sottili per metro cubo di aria contro i 50 consentiti.


Aria sporca e cancerogena come indicato dallo Iarc lo scorso ottobre.
E pensare che l'inceneritore di Parma è stato in ferie e solo ieri è stata riaccesa la seconda linea, mentre la prima è ferma.
Chissà cosa succederà quando il 19 gennaio, con l'entrata in esercizio definitivo, verranno accese entrambe le linee e il camino erutterà in atmosfera 144 mila metri abusi di aria inquinata ogni ora.
E' stato un 2013 finito con 26 giorni consecutivi di Pm10 oltre la linea rossa.
Nell'intero anno 80 sforamenti contro i 35 consentiti dalla normativa.
Con il capoluogo ducale che ha mantenuto il primato negativo di città più inquinata della regione per il terzo anno consecutivo.
Non vogliamo passare un intero anno a contare di quante volte siamo andati oltre la legge.
In 8 giorni ci siamo bruciati il 15% dei giorni consentiti in un anno intero, il 15% sul 2% di giorni passati.
E' ormai evidente che il territorio produce un carico eccessivo di emissioni nocive, tale da essere insostenibile e indigeribile per l'ambiente. Produciamo veleni più di quanto la natura sia in grado di assorbire e disperdere. Lo facciamo non solo a Parma, ma in tutta la regione, in tutto il bacino padano.
La locomotiva italiana porta con sé una pesantissima zavorra che limita e mette a rischio gli stessi risultati di sviluppo, resi opachi dalla grande nuvola che proprio questo sviluppo disordinato produce.
E' uno sviluppo che va portato in officina per ripararne i difetti.
Una officina gigantesca i cui costi devono essere condivisi con tutti gli agenti inquinanti.
Fabbriche, caldaie ferrovecchio, inceneritori, traffico a motore termico, centrali generatrici di energia, industrie pesanti.
Un'azione corretta, efficace, equa, deve coinvolgere e modificare tutta una serie di errori commessi negli ultimi 50 anni e che oggi emergono evidenti anche all'occhio che osserva perplesso la coltre nera che ammorba l'aria delle città e di tutti i territori della Grande Piana.
Proprio la mancanza di nitidezza dell'orizzonte testimonia l'opacità del progetto, i particolari oscuri di un progresso che non ha tenuto degli effetti collaterali ed ora paga costi salatissimi ad una mancata analisi coerente e lucida.
Questo non è progresso, è un suicidio convinto.



Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 9 gennaio 2014

L'inceneritore di Parma è stato acceso
134

giorni fa

mercoledì 8 gennaio 2014

Il carbone della Befana

Per Parma il regalo ritarda di un giorno
4 giorni su 7 fuori norma Pm10: è la norma

Su 7 giorni del nuovo anno, 4 sono stati a Parma con un livello di polveri sottili fuori norma.
Ieri le Pm10 sono tornate a bussare alla porta del bacino padano.
Ormai la norma è non essere a norma e il rischio è quello di farci l'abitudine.
In regione 4 province su 7 superano i limiti, Parma, con 58 microgrammi per metro cubo di aria, è terza dopo Rimini (66) e Forlì (59).


La città ducale si conferma come il peggiore capoluogo della regione come qualità dell'aria.
Primi nel 2011 (93 superamenti annuali), ancora primi nel 2012 (record di 115 superamenti, un anno particolarmente nero), primi ancora nel 2013 con 80 superamenti nel corso dell'anno, con il picco di dicembre che ha visto un periodo di 26 giorni tutti segnati da un inquinamento non consentito dalla legge.
Produciamo un inquinamento atmosferico eccessivo e fuori regola.
Questo è un dato di fatto.
Non rispettiamo i limiti imposti dalla legge e dalle normative europee che prevedono invece che i paesi membri adottino tutte le misure necessarie a far calare la pressione ambientale perché ormai è certo che l'inquinamento dell'aria sia correlato direttamente con la malattia.
Lo Iarc nell'ottobre 2013 ha classificato le polveri sottili come sostanze certamente cancerogene.
Da quel momento è stata messa la parola fine a tante dichiarazioni azzardate pronunciate a difesa di progetti che niente avevano a che fare con la difesa dell'ambiente.
L'inceneritore di Parma era presentato come impianto ad impatto zero.
Addirittura c'è stato un assessore all'ambiente che in un incontro pubblico sostenne che l'incenerimento dei rifiuti non comportasse la produzione di diossina.
Un altro, responsabile addirittura di un'Arpa, l'agenzia regionale protezione ambientale, dichiarò che il fumo dei camini era vapore acqueo.
Poi il presidente di una multiutility che consigliava l'acquisto di immobili nei dintorni dell'inceneritore, perché visto che puliva l'aria, attorno all'impianto sarebbe fiorito un nuovo boom immobiliare.
Viene da sorridere ma l'amarezza prevale.
Il 19 gennaio l'inceneritore di Parma entrerà nella sua fase di esercizio.
Noi diciamo finalmente perché da 6 mesi non è dato sapere cosa stia succedendo ad Ugozzolo, con una linea perennemente spenta, l'altra che funziona a singhiozzo e va in ferie a Natale, rifiuti radioattivi bloccati all'entrata dell'impianto, il teleriscaldamento che non è dato sapere se sia stato connesso o meno, il destino ignoto delle ceneri di fondo e di quelle volatili.
La chiarezza e la trasparenza promesse in fase di progetto fanno ancora parte delle letterine a Babbo Natale ancora inevase.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 8 gennaio 2014

L'inceneritore di Parma è stato acceso
133

giorni fa

martedì 7 gennaio 2014

L'inceneritore è in ferie

Da Natale il camino è fermo, così almeno dice Iren

Se andate al link di Iren http://www.irenambiente.it/attivita.php?id=205 avrete la bella sorpresa di scoprire che anche l'inceneritore va in vacanza, e dal giorno di Natale è spento.
Spento, nonostante il pennacchio che tutti quanti osserviamo fuoriuscire dalla ciminiera di Ugozzolo.


Il sito infatti ci racconta una storia di assenza e non di presenza.
Ad esempio per tutto il mese di dicembre solo una linea è rimasta in funzione (tranne che dal 9 al 13).
Un camino affezionato alla tradizioni, per Santa Lucia spegne una linea, per Natale festeggia insieme a noi e tira diritto sino all'Epifania.
La fase vacante, iniziata il 26 dicembre permane tutt'ora.
Ovviamente la domanda sorge, come si usa dire, spontanea.
Dove ha messo i rifiuti Iren mentre il camino era freddo?
I dati riportati nella pagina web corrispondono alla realtà?
La grande emergenza ambientale che poteva trasformare Parma in una piccola Napoli (con le dovute scuse agli amici partenopei) se non si fosse acceso il camino in fretta a furia, dove mai è andata a finire?
Infine quale mai sarà il destino di un impianto che durante l'esercizio provvisorio è acceso un giorno sì e uno no, dove dal 25 dicembre al 6 gennaio i fuochi sono spenti, dove i rifiuti sono sconsolatamente scarsi?
Già oggi l'impianto di Parma è sovradimensionato.
Con la raccolta differenziata porta a porta ampliata a tutta la città i rifiuti non basteranno di certo a garantire le 8000 ore di funzionamento previste dal pianto industriale di Iren.
Cosa succederà allora a Parma.
Arriveranno rifiuti da fuori?
L'Autorizzazione Integrata Ambientale nega questa possibilità e l'assessore Castellani ha sempre sostenuto che questa prescrizione verrà rispettata senza deroghe.
Ci spieghino a quale trucco intendono ricorrere.
E intanto che ci sono ci raccontino un po' come stanno andando le cose con il teleriscaldamento. E' connesso? E a quante famiglie? E quante caldaie sono state spente? Perché noi, sotto la coltre di smog, non ci siamo mica accorti del gran beneficio promesso

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 7 gennaio 2014

L'inceneritore di Parma è stato acceso
132

giorni fa