Pm10, a
Parma 5 giorni del 2014 su 8 sono fuori legge
La nube tossica avviluppa
l'intera regione.
Torna con il meteo stabile
lo strapotere dell'inquinamento.
Ieri solo Bologna tra le 9
province emiliano romagnole si salva dallo sforamento.
Le altre sono oltre i limiti
di legge per le polveri sottili.
E Parma ovviamente svetta su
tutti con 74 microgrammi di polveri sottili per metro cubo di aria
contro i 50 consentiti.
Aria sporca e cancerogena
come indicato dallo Iarc lo scorso ottobre.
E pensare che l'inceneritore
di Parma è stato in ferie e solo ieri è stata riaccesa la seconda
linea, mentre la prima è ferma.
Chissà cosa succederà
quando il 19 gennaio, con l'entrata in esercizio definitivo, verranno
accese entrambe le linee e il camino erutterà in atmosfera 144 mila
metri abusi di aria inquinata ogni ora.
E' stato un 2013 finito con
26 giorni consecutivi di Pm10 oltre la linea rossa.
Nell'intero anno 80
sforamenti contro i 35 consentiti dalla normativa.
Con il capoluogo ducale che
ha mantenuto il primato negativo di città più inquinata della
regione per il terzo anno consecutivo.
Non vogliamo passare un
intero anno a contare di quante volte siamo andati oltre la legge.
In 8 giorni ci siamo
bruciati il 15% dei giorni consentiti in un anno intero, il 15% sul
2% di giorni passati.
E' ormai evidente che il
territorio produce un carico eccessivo di emissioni nocive, tale da
essere insostenibile e indigeribile per l'ambiente. Produciamo veleni
più di quanto la natura sia in grado di assorbire e disperdere. Lo
facciamo non solo a Parma, ma in tutta la regione, in tutto il bacino
padano.
La locomotiva italiana porta
con sé una pesantissima zavorra che limita e mette a rischio gli
stessi risultati di sviluppo, resi opachi dalla grande nuvola che
proprio questo sviluppo disordinato produce.
E' uno sviluppo che va
portato in officina per ripararne i difetti.
Una officina gigantesca i
cui costi devono essere condivisi con tutti gli agenti inquinanti.
Fabbriche, caldaie
ferrovecchio, inceneritori, traffico a motore termico, centrali
generatrici di energia, industrie pesanti.
Un'azione corretta,
efficace, equa, deve coinvolgere e modificare tutta una serie di
errori commessi negli ultimi 50 anni e che oggi emergono evidenti
anche all'occhio che osserva perplesso la coltre nera che ammorba
l'aria delle città e di tutti i territori della Grande Piana.
Proprio la mancanza di
nitidezza dell'orizzonte testimonia l'opacità del progetto, i
particolari oscuri di un progresso che non ha tenuto degli effetti
collaterali ed ora paga costi salatissimi ad una mancata analisi
coerente e lucida.
Questo non è progresso, è
un suicidio convinto.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
9 gennaio 2014
L'inceneritore
di
Parma
è stato acceso
134
giorni
fa
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