giovedì 2 settembre 2010

Non siamo il comitato del no

Ancora capita di sentir definire il GCR alla stregua di un “comitato del no”, come se fossimo quelli che si oppongono a tutto e non propongono null'altro che il non fare.
Ma è una etichetta che non risponde al vero.
Le nostre posizioni sono certamente ferme e di contrasto a ciò che è palesemente assurdo nei piani che riguardano il futuro della città.
E diciamo tanti no.



No ad un uso poco intelligente e poco lungimirante delle risorse di un pianeta finito, che non ne possiede risorse infinite.
No alla distruzione di materia che potrebbe, con un pizzico di impegno, ritornare in circolo sotto forma di materia prima-seconda.
No a tecnologie che sono non solo assurde dal punto di vista della lungimiranza e dello spreco di risorse ed energie, ma anche dannose per la nostra salute e per quella dell'ambiente.
Di questi no andiamo fieri e non ci stancheremo mai di affermarli di metterli avanti a tutto.

Noi però non siamo solo questo.
I nostri no sono sempre accompagnati da sì a qualcos'altro, dalla proposta alternativa che copre i buchi lasciati dai dinieghi, insomma non lasciamo il vuoto ma lo riempiamo di proposte, sensate.
Sì ad un uso razionale e parsimonioso delle risorse limitate dell'unico pianeta che abbiamo.
Sì al riutilizzo, al riciclo, al far ritornare in uso ciò che era rifiuto, sotto forma di fertilizzante o più genericamente di materia prima seconda (come si può pensare di mandare a recupero solo il 17% della plastica di Parma e bruciare il resto?).
Sì a soluzioni ecocompatibili e che rispettino l'ambiente e la nostra salute.
Ed è proprio perché non volevamo essere il comitato del no che abbiamo approfondito il problema, ci siamo informati, abbiamo dedicato tempo ed energie per cercare vie alternative, perché ad ognuno dei nostri no potesse corrispondere un sì, una soluzione diversa ma comunque percorribile e realizzabile.
E' da questo sforzo che è nata l'analisi di fattibilità per la gestione dei rifiuti senza incenerimento.
Non un sogno ne una iperbole, ma una strada percorribile, sensata, valutata dai tecnici, senz'altro migliorabile.
Difficile allora contrastare le nostre posizione semplicemente dicendo che non vogliamo.
Vogliamo eccome, ma solo se fa bene a tutti.
Un comitato del sì condizionato da regole precise.
Siamo cittadini che amano la loro città ed il loro territorio, che lo immaginano migliore di quello disegnato da Iren.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 31 agosto 2010

-614 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+92 giorni dalla richiesta a Enia del Piano Economico Finanziario del Pai

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