domenica 5 febbraio 2012

Fidenza batte Parma

San Donnino nel futuro, Parma nel mesolitico

Da inizio di quest'anno gli utenti di San Donnino Servizi, la multiutility che governa la gestione dei rifiuti in quel di Fidenza, personalizzano i loro rifiuti indifferenziati con un codice a barre, dando vita al primo passo verso la tariffazione puntuale.
Una svolta ulteriore che dimostra come sia possibile un approccio pragmatico e corretto anche verso la frazione “indifferenziata” dei nostri scarti, l'ultimo anello problematico che ci resta per risolvere definitivamente il problema dei materiali post utilizzo.



I cittadini di Fidenza, ma anche tutte le attività commerciali, applicano dal 1° gennaio un'etichetta univoca che identifica l'utente, etichetta che viene letta dagli operatori ad ogni ritiro dei sacchi del grigio, il materiale considerato ancora non differenziabile.
A fine anno San Donnino Servizi porterà i risultati del nuovo indirizzo all'attenzione dell'amministrazione, per poter procedere speditamente verso la tariffazione puntuale, che significa in due parole “paghi solo per i rifiuti che produci”.
Un bel passo avanti che va nella direzione di premiare i cittadini corretti e penalizzare coloro che con comportamenti errati causano danno all'ambiente ed alla comunità, incrementando costi e disagi.
Non solo i sacchi saranno identificati, ma anche i bidoni carrellati, utilizzati da alcune utenze, in modo da arrivare a conoscere da vicino chi e che cosa produce Fidenza sul fronte dei rifiuti indifferenziati, dati utili anche per potere introdurre ulteriori misure di riduzione sulla produzione complessiva.
Come segugi gli operatoti di San Donnino saranno in grado di annusare l'indifferenziato e di conoscerne subito l'autore. Una presa di responsabilità che viene identificata come il sistema della tracciabilità: conoscere tutta la filiera per poter poi dare risposte concrete e risolutive.
Certo mancano ancora alcuni passaggi, anche a Fidenza.
Ad esempio la raccolta della plastica non include ancora il cellophane e le plastiche dure, ma solo i contenitori per liquidi. Un inutile incremento dell'indifferenziato (anche se le regole prevedono per questo tipo di plastiche il conferimento nella stazione ecologica).
Conosciamo ormai da tempo i progetti attivi in Italia per il riciclaggio anche delle plastiche dure e di qualunque genere di plastica (plasmix) che non sono dentro il circuito Conai, un'industria del settore che sta nascendo, come la Revet, producendo occupazione ed utili, ed evitando sprechi e costi per le amministrazioni, oltre che evitare l'immissione in atmosfera di ulteriori dosi di inquinamento.
Fidenza è un passo dentro il futuro. E Parma?
Dobbiamo guardare indietro, alle nostre spalle, molto indietro, per individuare la posizione del capoluogo.
Parma 2012 è una città dove in centro non esiste la raccolta differenziata dell'organico. Sembra una barzelletta, ma è così. Anche a Roma differenziano in centro, ma da noi non si può.
Parma 2012 è una città dove convivono 3 sistemi di raccolta rifiuti che creano confusione, disaffezione, obiettivi incerti, proteste, disparità di trattamento.
Parma 2012 è una città che dissemina per le strade cassonetti indifferenziati dove chiunque può gettare qualunque cosa, in barba a tutte le minime regole per una corretta gestione.
Parma 2012 pare assomigliare ad una eterna finzione, dove si affermano cose e se ne fanno altre.
Parma 2012 potrebbe cambiare, certo, e in poche settimane, il suo modo di gestire i rifiuti.
Attendiamo fiduciosi.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 5 febbraio 2012

Sono passati
615 giorni
dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
90 giorni
all'accensione del forno, se ancora lo si farà

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