L'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR - dal 2006 si è mossa per impedire la costruzione di un nuovo inceneritore a Parma, a 4 km da piazza Duomo, a fianco di Barilla e Chiesi, Ikea e ParmaRetail. Un mostro che brucerà 130 mila tonnellate di rifiuti all'anno e che inquinerà il nostro territorio per il futuro a venire.
giovedì 22 marzo 2012
Fidenza docet. A che serve a Parma essere virtuosi con i rifiuti?
I risultati di Fidenza su differenziata e riduzione
L’inceneritore è già affamato prima di partire
L'eclatante risultato di Fidenza, cha raggiunge il 70% di raccolta differenziata con una produzione pro capite che punta ai 400 kg, dimostra ancora una volta l'eccessiva capacità dell'inceneritore in costruzione a Ugozzolo.
Dato per scontato che i fidentini non siano ne marziani ne eroi, e che la San Donnino Servizi non sia una società infiltrata da Gcr, possiamo affermare che le performance della cittadina a ovest di Parma, costituiscano una media raggiungibile dal resto del territorio.
Sempre che ci sia la volontà di andare in questa direzione.
Fidenza lo ha fatto togliendo i cassonetti dalle strade ed impostando un sistema di raccolta porta a porta a spinto con tariffazione puntuale che premia i cittadini che producono meno rifiuti.
Basta una calcolatrice tascabile per ottenere numeri evidenti anche a bambini delle elementari, appena affacciatisi nel mondo dei numeri.
Quattrocento chili di rifiuti pro capite all'anno è una quantità corretta, anche se migliorabile al ribasso, rispetto ai 605 kg di media provinciale (dati 2010).
L'eccesso di produzione di rifiuti è imputabile sia alla cattiva gestione del sistema, sia all'assurda commistione tra scarti dei cittadini e scarti delle imprese, un’assimilazione che confonde ad hoc le idee e porta a conclusioni errate.
Se è vero che la popolazione è di circa 420 mila abitanti, moltiplicando per 400 arriviamo a 168 mila tonnellate annue, che ridotte del 70% (raccolta differenziata che può arrivare però anche all'80%) si riduce a 50.400 tonnellate, che trattte in un Tmb a freddo (Trattamento meccanico biologico) si riducono della metà.
Il dato insomma che ne esce è che la necessità di trattamento è di 25.200 tonnellate annue di rifiuti residui.
L'inceneritore è grande 5 volte.
Questi numeri non tengono conto degli ulteriori margini di miglioramento.
Attuabili con un impianto di estrusione per trattare le plastiche fuori consorzio Conai, recuperando a parte pannolini/pannoloni con un altro sistema meccanico che ne ricicla le varie frazioni senza bruciarne nemmeno un grammo, incrementando le frazioni riciclabili come calzature e tessuti, compostando il verde direttamente nei parchi, e via elencando.
Fidenza, a cui deve andare il plauso di tutto il territorio, ma in particolare di Parma, dimostra come anche i centri più popolosi siano in grado di affrontare il problema rifiuti in modo corretto.
I margini di miglioramento sono enormi e spesso non esplorati.
Soragna, Roccabianca, Trecasali, Sala Baganza, Felino, Zibello, Sissa, Polesine, Mezzani, avevano già superato nel 2010 il 75% di raccolta differenziata, sfondando, nel caso di Soragna e Roccabianca, il muro dell'80%.
Ma che senso potrà mai avere premiare questi cittadini virtuosi se poi l'inceneritore è grande 5 volte il necessario?
A cosa serve lo sforzo del territorio di eliminare rifiuti indifferenziati quando il risultato non cambia e l'impianto ne brucerà la stessa quantità ?
Che senso potrà mai avere bruciarvi dentro rifiuti arrivati da chissà dove mentre noi li abbiamo evitati?
Insomma la domanda è questa: “A che serve a Parma essere virtuosi con i rifiuti?”
Ci spieghino quali sono i vantaggi per i cittadini.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 22 marzo 2012
Sono passati
661 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
45 giorni all'accensione del forno, se ancora lo si farà
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