giovedì 24 maggio 2012

I cittadini hanno dato un segnale forte


Non deludiamoli ancora una volta

Sono passati solo 3 giorni dall'elezione trionfale di Federico Pizzarotti a sindaco di Parma.
Pizzarotti è il primo sindaco del 5 Stelle eletto in un comune capoluogo.
Ha sbaragliato il candidato di apparato, forte sostenitore del forno inceneritore di Ugozzolo.



Per noi di GCR, dal 2006 oppositori del forno,  è stato un chiaro segnale della volontà dei cittadini di cambiamento nella gestione dei rifiuti, una sorta di referendum che ha visto prevalere il sì all'abrogazione del forno e un altro sì ad una gestione ambientalmente corretta dei rifiuti.
Non ci sono più dubbi su come i parmigiani desiderano il futuro del loro territorio.
Non sono passate che poche ore dal voto che tutti i media si sono scagliati sul neo-sindaco per chiedere conto immediato della soluzione di tutti i problemi, garbugli accumulati in anni di malgoverno.
E' normale che sia così, le persone hanno grandi aspettative dal Movimento 5 Stelle, troppi anni di delusioni ricevute da una classe politica arroccata nelle proprie posizioni ed insensibile alle istanze che provengono dal basso.

E' però paradossale che la stampa nazionale e quella locale si accaniscano sul nuovo sindaco facendogli un pressing asfissiante, quando ancora lo stesso non ha avuto modo nemmeno di entrare nella stanza dei bottoni (e dei cassetti da aprire).
Debito ed inceneritore ovviamente sono i punti di maggiore criticità e, per quanto riguarda ciò che ci compete, crediamo sia necessario un po' più tempo di una manciata di ore per mettere in pratica una riconversione di un sistema così complesso che ha al suo culmine il forno di Ugozzolo.
Nella serata del 16 maggio scorso, all'auditorium Paganini, abbiamo presentato un'alternativa virtuosa e credibile, densa di numeri e riscontri, che non è stata smentita nemmeno dal candidato sostenitore del forno, Bernazzoli.
Un progetto monitorato da Enzo Favoino della Scuola Agraria del Parco di Monza, che mostra, come risultato finale, un rifiuto residuo di 15mila tonnellate contro le 65mila previste dal vecchio PPGR e contro le 39mila tonnellate di ceneri in uscita dall'inceneritore ogni anno, che dovremmo in qualche modo smaltire da qualche parte.
E' ormai evidente a tutti che la soluzione forno non è più adeguata alle reali necessità del nostro territorio e questa considerazione, ormai condivisa, ci spinge a chiedere fin da oggi all'ex candidato Bernazzoli, nella sua veste di presidente della Provincia di Parma, una revisione del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, ormai obsoleto, ed una temporanea sospensione dei lavori di costruzione dell'inceneritore di Ugozzolo.
Ora che almeno in uno degli enti coinvolti c'è la volontà di ripensare il progetto bisogna mettersi seriamente attorno ad un tavolo per capire come uscirne.
Non solo Iren, Comune e Provincia, ma anche le forze attive della città devono dare una mano per riconvertire il nostro territorio ad una reale green economy.
I cittadini hanno dato un segnale forte.
Non facciamo che anche questa volta resti inascoltato.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 24 maggio 2012

Sono passati
724 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Sono passati
18 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012

Sono passati
3 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

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