Questa mattina si è svolto l'incontro tra Barilla e il premio “Nobel” per l'ambiente Rossano Ercolini, ricevuto in via Mantova con una delegazione dell'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse.
Incontro importante, aperto, approfondito, lungo, sincero, fuori dagli schemi.
Queste le sensazioni a caldo che provano il Goldman Prize 2013 Rossano Ercolini, Francesco Barbieri e Aldo Caffagnini dopo il lungo dialogo con Paolo Barilla ed il suo staff.
Doveva trattarsi di un'oretta. Poteva ridursi a una manciata di minuti. E' durato un paio d'ore. Gli interlocutori hanno esposto con tranquilla chiarezza e ascoltato con attenzione e interesse senza tabù di sorta.
Il riconoscimento ricevuto da Rossano, le sue esperienze e i suoi contatti in giro per il mondo hanno permesso di esaminare il tema inceneritore in modo profondo, fuori dai confini locali.
Entrambe le parti condividono preoccupazioni, attenzione, tensioni attorno a questi temi.
I contatti e le relazioni internazionali allacciate in questi anni, da Paul Connett a Jeremy Irons, Jack Macy, Michael Braungart, le rete internazionale Rifiuti Zero e il prestigioso riconoscimento conferito a Rossano Ercolini, hanno messo in discussione passi e progetti che fino a pochi anni fa apparivano certezze.
Ogni attore, all'interno del proprio ambito, condivide il bisogno di fare la sua parte per trasformare criticità in punti di forza.
La nostra storia non è estranea a cambiamenti radicali e repentini, anche apparentemente impossibili.
In tempo di guerra gli americani trasformarono l'industria civile in industria bellica in pochi mesi.
In tempo di pace non riusciamo a dare vita ad un nuovo miracolo dove tutti gli attori, dall'università alle forze imprenditoriali, politiche e della società civile, concorrono al bene comune?
Possiamo creare un cambiamento che le future generazioni non dimenticheranno.
Noi ci proveremo.
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