La risposta convinta dei cittadini di
Parma ha di fatto rinnovato l'impegno di Gcr per lo spegnimento
dell'inceneritore di Ugozzolo.
La libreria Feltrinelli stracolma di
gente, un pomeriggio datato 28 luglio, non è cosa da poco.
Ma certamente ne valeva la pena per
ascoltare la trama di vita di Rossano Ercolini, maestro elementare di
Capannori assurto a Goldman Prize 2013, il “Nobel” per
l'ambiente, per il suo impegno vincente verso rifiuti zero.
Una fatica iniziata con poche anime
contro l'inceneritore che volevano costruire a Capannori, 40 mila
anime poco fuori Lucca, che è diventato un movimento che ha valicato
i confini italiani.
Oggi Rossano Ercolini è presidente di
Zero Waste Europe, il movimento Rifiuti Zero annovera 205 comuni
italiani, 4,5 milioni di abitanti equivalenti, Parma inclusa, e gira
l'Italia e i Paesi Europei a seminare il verbo zero-waste, sostenendo
le battaglie locali contro i mostri voraci che bruciano e inquinano
senza risolvere.
L'impegno di Ercolini si è spesso
intrecciato con le vicende parmigiane.
Rossano ha portato a Parma Paul
Connett, il chimico americano ideatore della strategia rifiuti zero,
e sempre lui si appellò sotto casa dell'ex sindaco Vignali, affinché
si facesse un passo indietro sul progetto del forno.
Un amico di Parma che ha confermato
ancora una volta il saldo legame con gli attivisti di Gcr, il
particolare affetto che lo lega alla città che oggi è prima in
Italia per raccolta differenziata, che sta affamando il forno fermo
al 40% del suo potenziale e a rischio fallimento.
Ieri la conversazione con il sindaco
Pizzarotti è stata animata da Pietro Ferraguti, direttore di
Teleducato, lo stesso che governò la sfida tra l'oggi sindaco e
l'aspirante tale Bernazzoli, finita come sappiamo.
Presente anche l'assessore Folli, che
ha riletto i numeri del nuovo corso del porta a porta, evidenziano i
3 milioni di euro che il comune, e i cittadini, risparmieranno nel
2014 grazie alla messa a regime del sistema, sotto la regia di
Raphael Rossi.
Non è finita.
Questa mattina Ercolini verrà ricevuto
da Paolo Barilla per portare la preoccupazione che nel cuore della
food valley, nei pressi di aziende leader nel mondo per la qualità
dei loro prodotti, si annidi un impianto che potrebbe attrarre
rifiuti non solo da tutta la regione ma anche da tutta Italia.
Un orizzonte molto cupo cui tutta la
città è chiamata a far fronte comune.
Per evitare disastri e non bruciare il
suo futuro.
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