Smog e polveri sottili non sono solo uno spauracchio per bronchi e polmoni, ma un micidiale aerosol quotidiano che può aumentare il rischio di coauguli nel sangue. Parola di Andrea Baccarelli, responsabile del Centro di epidemiologia molecolare e genetica del Policlinico di Milano e adjunct professor all'Harvard School of Public Health di Boston, che con la collaborazione del centro Trombosi della Fondazione ospedale Maggiore, ha condotto uno studio che dimostra come l'inquinamento da polveri sottili sia causa di un notevole incremento del rischio di trombosi venosa profonda. "Realizzata in Lombardia, coinvolgendo più di duemila persone, l'indagine ha evidenziato che, per ogni aumento di 10 microgrammi di PM10 per metro cubo d'aria, si ha un incremento del 70% del rischio di trombosi", ha spiegato Baccarelli, che parteciperà alla sessione inaugurale del 21 International Thrombosis Congress, a Milano.
Risultati attesi ma sorprendenti se li trasliamo sulla situazione di Parma e sulle evidenze di incremento di inquinanti previsto dagli stessi gestori del nuovo inceneritore.
Enia infatti dichiara nel suo progetto un aumento di emissione, causata dall'inceneritore, di oltre 3 tonnellate all'anno di Pm 10 rispetto alla situazione attuale e, tenetelo ben presente, questo conteggio è stato effettuato tenuto conto di tutte le caldaie che verranno spente se, se sottolineato, il teleriscaldamento raggiungerà e convincerà tutte le utenze ad aderire alla proposta.
Quindi le 3,2 tonnellate in più potrebbero essere anche di più.
In una città come Parma, dove ogni anno superiamo di gran carriera i limiti imposti dalla legge, proprio sulle concentrazioni di Pm 10, non sembra una grande idea quella di incrementare l'inquinamento.
Eppure, nonostante le evidenze scientifiche dei danni che comportano le polveri fini, c'è chi pochi mesi fa, ma sembrano passati anni, andava dicendo che le grigliate inquinano di più di un inceneritore. Affermazioni gravi che non ci si aspetterebbe espresse da un assessore all'ambiente, ma semmai da un incauto cittadino non informato dei fatti.
Un inceneritore emette 200 sostanze inquinanti e pericolose note, e migliaia di sostanze cancerogene ancora sconosciute, che si formano non solo in camera di combustione ma anche nel momento di emissione dal camino, quando i fumi cedono calore e si rimescolano con l'ambiente attivandosi anche con i raggi solari.
Sostanze ormai entrate di diritto nella triste storia italiana dei disastri ambientali come quello di Seveso. Sostanze dal nome inquietante come diossine, policlorobifenili, policlorodibenzofurani, idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti.
Un menù indigesto che stiamo preparando con dovizia di particolari a Ugozzolo, a un tiro di schioppo dai nostri ignari polmoni.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 26 settembre 2010
-588 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+120 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore ci costerà molto di più di 180 milioni di euro?
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