Lettera aperta di una cittadina delusa
Mi avete detto che il termovalorizzatore era la migliore soluzione e vi ho creduto. Non avevo tempo e vi ho delegato. Poi ho letto che qualcuno era contrario e che voi gli avevate risposto: “Perché non vi lamentate dell’inquinamento delle auto, che quello è più grave?”.
Ho pensato: “In effetti gli amministratori hanno ragione”. Avevo poco tempo, ero distratta. Poi mi sono chiesta: “Chi ha risposto è un amministratore, conduce la cosa pubblica da diverso tempo, eppure non ha mai fatto nulla per diminuire l’inquinamento delle auto in città, allora perché risponde così? Aggiungere una nuova fonte di inquinamento forse aiuta?”.
Siete apparsi sui giornali e avete detto in toni trionfalistici, addirittura brindando con un bicchiere in mano, che la raccolta differenziata sta crescendo, sempre più in fretta in tutta la provincia e questo è un grande successo, ma il termovalorizzatore è comunque necessario.
Questa volta sono meno distratta, ho letto delle 130 mila tonnellate di rifiuti da bruciare, mi sono documentata, ho fatto due conti e capito che questa cifra non sta in piedi, è assurda.
Mi sono guardata attorno e ho scoperto che nella vicina Reggio Emilia dichiarano che porteranno i loro rifiuti al nostro termovalorizzatore. Voi avevate detto che avremmo bruciato solo rifiuti di Parma.
Avete dichiarato che costerà 180 milioni di euro, poi in televisione qualcuno ha parlato di 210, poi corrono voci sul documento economico finanziario che sembra parli di 260 milioni. C'è qualcosa di molto grosso che non va.
Avete detto che la tariffa tornerà a quella del 2008, ben coscienti che non abbiamo tempo e che abbiamo delegato e che nessuno andrà a verificare, tanto quando sarà tutto finito non potremo farci nulla. E tanto per cambiare sempre lo stesso documento sembra invece parlare di tariffe allineate su quelle del 2009. Sapete com'è, l'impianto in costruzione costerà talmente tanto...
Allora ho cercato il tempo e sono andata di nuovo a caccia di notizie.
Mi sono accorta per prima cosa che i curriculum dei professori universitari a cui avete chiesto di rassicurarmi sulla innocuità dell'impianto, riportano sempre rapporti di collaborazione con le stesse aziende che costruiscono o gestiscono i termovalorizzatori.
Allora ho capito cosa si intende per “valorizzazione” - e che valorizza ben altro - e che il suo vero nome in realtà è inceneritore e che la parolina dolce utilizzata dai suoi sostenitori in realtà non esiste nella legislazione.
Mi sono informata su internet e ho visto che esiste una legge europea che deve portare tra 15 anni alla fine dell’utilizzo degli inceneritori, ho visto che da 15 anni negli Stati Uniti non si costruiscono più inceneritori, ho visto che esistono alternative, che la strada è segnata da tempo: l’inceneritore è il passato.
Ho capito, ho capito che il “sonno della ragione genera mostri” e io mi sono ritrovata con un mostro, un mostro che ipoteca almeno i prossimi vent’anni miei, della mia famiglia, dei miei amici.
Ma ora sono sveglia, sveglierò anche gli amici, i vicini e i colleghi e la ragione sconfiggerà i mostri e non vi delegherò più nulla.
Emanuela Baistrocchi
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 6 ottobre 2010
-576 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+130 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore ci costerà molto di più di 180 milioni di euro?
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