Dopo la serata del 22 settembre scorso in cui i medici hanno illustrato i rischi sanitari ad una sala zeppa di gente, anche stavolta Parma partecipa con entusiasmo all'ultimo appuntamento organizzato da GCR.
Ieri, in un piovoso lunedì sera, 1000 parmigiani sono usciti dalle case andando a riempire nuovamente l'Auditorium Paganini, per ascoltare dalla viva voce dei 2 autori del best-seller "Dalla culla alla culla" i progetti concreti che possono essere messi in campo, fin da subito, per intervenire sulla riduzione della produzione dei rifiuti ed evitare che sia costruito un impianto nocivo ed obsoleto.
Fino a mezzanotte hanno ascoltato inchiodati sulle poltrone quale potrebbe essere il futuro della comunità di Parma se i nostri amministratori avessero un briciolo di coraggio in più nel prendere scelte lungimiranti per il benessere della città.
Pochi infatti i rappresentanti della classe politica locale presenti in sala, molti cittadini, alcuni imprenditori ed una folta schiera di architetti ed ingegneri.
La trasmissione dell'evento è stata mandata anche in diretta sul canale uStream.com e a metà serata è stato anche effettuato il collegamento audio-video via Skype con l'architetto William McDonough in Virginia.
Crediamo di aver dato il nostro contributo per mostrare ai parmigiani come si può evolvere la città.
Speriamo di aver illuminato la strada di qualche giovane industriale o architetto in sala, che faccia suoi i concetti e i progetti illustrati dai 2 consulenti.
L'inceneritore appartiene ad un mondo che non esiste più: chi sostiene questa tecnologia o è legato a schemi vecchi di decenni oppure lo fa per puro ritorno economico.
Il futuro è nell'industria tessile che utilizza l'acqua per i propri processi e la restituisce pura al territorio.
Il futuro è di chi costruisce sedie fatte di materiali atossici, che possono essere facilmente disassemblati e recuperati alla fine del ciclo di vita.
Il futuro è fatto di persone che abitano e lavorano in edifici che consumano il minimo indispensabile.
Il futuro è nelle città laboratorio a Zero Emissioni, con il progetto che sta portando avanti il Prof. Luigi Campanella, già Presidente della Società della Chimica italiana, intervenuto ieri sera grazie ad un contributo registrato, per invitare anche Parma ad aderire al progetto in cui 3 città italiane sono già coinvolte.
A Parma conviene prendere questa strada perchè è vantaggioso per l'ambiente ed anche per gli imprenditori che la seguono.
Abbiamo voluto, nel poco tempo a disposizione, portare la testimonianza che il mondo e l’economia si stanno avviando a grandi passi verso un’altra direzione, mostrando quelli che sono i principi e le azioni verso la nuova rivoluzione industriale.
Conviene perchè il mondo, l'Europa lo stanno già facendo. Esiste un’ Europa in cui si producono uova alla diossina e forse coincide con quell'Europa virtuosa che ci segnalava tempo fa il caro Allodi. Quella dove hanno gli inceneritori in centro città.
Noi vediamo un’ altra Europa: quella della fabbrica di Solvis a zero emissioni, quella di Schonau in Germania e dell'isola di Samsoe in Danimarca dove hanno raggiunto l'indipendenza energetica.
I nostri amministratori?
C'è chi resta in silenzio stampa come un allenatore di una squadra traballante.
C'è chi dice "non mi compete" e se ne lava le mani come un novello Ponzio Pilato.
Quando vi abbiamo votato vi abbiamo chiesto di prendervi delle responsabilità verso il territorio che state amministrando.
I vostri elettori non meritano questi atteggiamenti e lo dimostra il fatto che il vostro consenso stia calando, con le elezioni 2012 ormai alle porte.
Noi andremo avanti perché sappiamo che la scelta che state sostenendo è sbagliata.
Saremo sempre presenti a ricordarvi i vostri doveri cominciando già da questo 13 gennaio, il giorno di Sant'Ilario. Il giorno in cui si fanno bilanci e si parla di futuro.
Per le immagini della serata:
http://www.flickr.com/photos/noinceneritoreparma/sets/72157625797612772/
In allegato anche documento di Michael Braungart su rifiuti e incenerimento
"DALLA CULLA ALLA CULLA - Il passaggio dall’incenerimento dei rifiuti a materiali che portano giovamento"
Parma, 11 gennaio 2011
-481 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+225 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
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