domenica 16 gennaio 2011

Il nuovo

Lunedì sera 1000 parmigiani sono accorsi all'Auditorium Paganini per ascoltare seduti, per 2 ore e mezza, un chimico tedesco ed un architetto americano che parlavano di tetti verdi, tessuti compostabili ed imballaggi biodegradabili e di come fosse possibile progettare, costruire e vivere in armonia con la natura, conciliando rispetto per l'ambiente e sviluppo economico.
Sono concetti nuovi per la città di Parma e forse un po' difficili da digerire. Alcuni diranno che sono utopie non realizzabili oppure che ci vorranno anni per raggiungere certi obiettivi.



In realtà i 2 autori del libro "Dalla culla alla culla" non sono solo dei teorici. Lavorano per grandi aziende, governi, comuni grandi e piccoli a cui forniscono consulenze per progettare beni, servizi ed edifici in maniera eco-sostenibile: prodotti che nascono già pensati per non causare problemi di smaltimento alla fine del ciclo di vita.
Parlando con Michael Braungart prima dell'inizio del convegno siamo rimasti impressionati da un affermazione: "Non pensate che produrre in questo modo costi di più che nella maniera tradizionale. Le aziende che hanno adottato la strategia Cradle to Cradle risparmiano sui costi di produzione e ne traggono benefici d'immagine"
Quando ci si trova davanti a qualcosa di nuovo frequentemente si hanno due differenti approcci: chi rifiuta il percorso nuovo perché pieno di incertezze preferendo restare ancorato ai tradizionali e sicuri metodi adottati finora e chi invece abbraccia con entusiasmo la nuova via perché intravede straordinarie possibilità di crescita.

C'è una scena nel film della Disney "Ratatouille" che ben sintetizza questo concetto. Il critico blasonato ed incensato Anton Egò si trova ad assaggiare un piatto cucinato dall'umile topolino Remy e improvvisamente il gusto della pietanza, semplice e raffinato allo stesso tempo, lo riporta alle sue origini di fanciullo, spogliandolo di tutti i preconcetti che ha accumulato negli anni.
Vede crollare gli schemi a cui ormai era abituato da decenni, capisce che qualcosa di nuovo sta succedendo e che sarebbe da sciocchi osteggiarlo e non seguirlo solo perché nuovo.
A Parma domani si consegnano i premi Sant'Ilario. La città fa un bilancio dell'anno trascorso e svela sogni ed ambizioni per il proprio futuro.
Noi saremo lì con lo spirito del topolino Remy, convinti che a tutta la città convenga abbandonare il costoso, nocivo ed obsoleto progetto dell'inceneritore per abbracciare con entusiasmo la strada del riciclo e della riduzione dei rifiuti.
Perché a Parma abbiamo le capacità e l'entusiasmo per fare quello che altre città in Europa e nel mondo stanno già facendo.
Conviene a tutti.

Ratatouille: il nuovo
http://www.youtube.com/watch?v=csuWJAqUY54

Parma, 12 gennaio 2011
-480 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+226 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

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