martedì 27 settembre 2011

Un mondo a riciclo totale

Zero Waste, Zero Scarti

Un mondo a riciclo totale, dove tutto torna in circolo, senza spreco alcuno.
Non è un disegno folle, ma uno scenario che si va facendo sempre più realizzabile, un'idea fino a qualche anno fa ritenuta parte del regno dei sogni e dei miraggi e che oggi invece si affaccia sempre più reale.
Quando si parla di questi temi la mente va subito a San Francisco, la città californiana creatrice del progetto Zero Waste 2020, che si è data quell'anno come traguardo per giungere al 100% dei materiali riciclati.
Il guru operativo del progetto, che si basa sull'ispirazione scientifica di Paul Connett, è Jack Macy, che all'inizio di ottobre sarà in Italia per un ciclo di conferenze e di collaborazioni molto importanti per lo sviluppo anche in Italia della strategia.



Macy sarà a Capannori per le Giornate Internazionali dedicate ai comuni italiani, sono ormai 53, che hanno aderito alla strategia Rifiuti Zero. Sarà a Capannori con i migliori esponenti di questa strategia, le migliori menti italiane e internazionali che hanno sviluppato la filiera del riciclo dimostrando con le cifre che il traguardo del riciclo totale è alla nostra portata.
Un crogiuolo di personalità come Paul Connett, Rossano Ercolini, Alessio Ciacci, Marco Boschini, Joan Marc Simon, Enzo Favoino, Roberto Cavallo, Patrizia Lo Sciuto, Raphael Rossi, Paolo Guarnaccia.
Ma Jack Macy andrà anche a Roma, dove con il sindaco Alemanno da oltre un anno c'è un crescente scambio per portare anche la Capitale in questa direzione. A novembre Alemanno volerà a San Francisco per finalizzare gli accordi.
Ma sarà Parma la prima tappa del viaggio italiano di Macy. All'inizio di ottobre verrà proiettato il corto Zero Waste, girato da Victor Ibanez, che ha come protagonista Francesco Barbieri, il focoso sostenitore del riciclo e il suo viaggio oltre oceano alla ricerca di un sostegno per invertire la scelta di Parma verso l'inceneritore.
E' una occasione straordinaria per la nostra città.
Chissà se i nostri amministratori saranno capaci di approfittare di questo evento per mettere anche loro a fianco dell'avanguardia internazionale che sta veleggiando verso questo obiettivo, ormai a portata di mano.
Stiamo parlando di scenari di livello mondiale, di intere comunità che si stanno organizzando attraverso una programmazione scientifica della gestione dei materiali post utilizzo, ma anche con la creazione di una legislazione che porti fin dal settore produttivo a immettere sul mercato esclusivamente materiali recuperabili, riciclabili, compostabili.
Il sindaco di San Francisco aveva scritto lo scorso anno anche al sindaco di Parma Pietro Vignali, come abbiamo potuto leggere sulla Gazzetta di ieri. Chissà se è giunto oggi il momento per rispondere a questo invito, a questo accorato appello degli americani che dicono senza mezzi termini che Parma non ha bisogno di un inceneritore per gestire i propri materiali di scarto.
Dall'Olanda è giunto un altro importante messaggio: la disponibilità di questa grande multinazionale a traghettare Parma verso la prospettiva del recupero totale dei materiali, senza gettare nulla, senza sprecare nulla.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 27 settembre 2011

+88 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma
+484 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.

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