sabato 14 luglio 2012

Teleriscaldamento? A Reggio pensano di tornare al gas

Dalla Gazzetta di Reggio, articolo di Roberto Fontanili http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2012/07/13/news/teleriscaldamento-troppo-caro-ritorniamo-al-gas-1.5403979 A Reggio Emilia è fuga dal teleriscaldamento. Crisi economica, bollette sempre più care, casi di morosità in costante aumento. Il teleriscaldamento doveva essere la panacea di tutti i mali invece oggi la realtà è che il sistema ha costi insostenibili per le famiglie e il tanto pubblicizzato risparmio si è perso per strada. Associazioni di consumatori e amministratori condominiali lanciano un forte allarme. Dopo non poca fatica sono riusciti a ottenere un tavolo tecnico Comune-Iren per poter mettere sul tavolo tutte le problematiche e capire se vi siano via d'uscita. “Il fenomeno si sta aggravando, soprattutto perché sul conto condominiale arrivano bollette da diverse decine di migliaia di euro” è il commento di Federconsumatori, Sunia e amministratori di condominio, che devono fronteggiare proteste e l'esasperazione contro il caro teleriscaldamento e la poca trasparenza sui costi di Iren. La scelta di dire basta al teleriscaldamento (che a Reggio serve il 50% degli edifici) è un fenomeno nuovo e un segnale che la crisi ha portato alla luce una situazione che in molti palazzi è diventata insostenibile, anche perché, quando un condomino non paga, e il sistema è centralizzato, la quota totale viene suddivisa tra gli altri. Il tavolo tecnico non ha risolto il problema dei costi, ma semplicemente ha indicato una soluzione per cercare di suddividere le spese in modo puntuale, innalzando così la responsabilità dei singoli utenti. Peccato che la soluzione comunque sia a carico di condomini e condòmini, che, se vorranno dovranno installare nei loro appartamenti ulteriori contatori per calcolare l'effettiva quantità di energia utilizzata. Ma il dato eclatante è che il sistema, nato con il buon proposito di diminuire l'inquinamento centralizzando in un'unica caldaia la produzione di calore, ha finito per diventare una soluzione che, se in teoria è ambientalmente più efficace (unico punto da controllare), su altri aspetti lascia molto a desiderare. I costi sono superiori alle caldaie a condensazione. La distanza della fonte di calore costringe l'acqua calda a chilometriche passeggiate cittadine. L'adesione alla proposta comporta la dismissione del proprio impianto di riscaldamento per fare posto allo scambiatore di calore del teleriscaldamento, con evidente difficoltà ad un eventuale ritorno al sistema tradizionale. Il teleriscaldamento non è di per sé una soluzione sbagliata, ma funziona se le distanze tra fonte di calore e utilizzatori sono limitate e i corrispettivi relativi al servizio denotano un risparmio per gli utenti, due caratteristiche che l'attuale sistema non sembra garantire. Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR Parma, 14 luglio 2012 Sono passati 775 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma Sono passati 69 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012 Sono passati 54 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

1 commento:

  1. vi invito a consultare il blog
    http://irenteleriscaldamentoreggioemilia.blogspot.it
    che analizza i veri costi del teleriscaldamento, le tariffe, il ricalcolo delle fatture di iren, e come contestare ad iren i costi fatturati in eccesso.
    Pino Pascale

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