sabato 25 agosto 2012

Avete preso in giro i cittadini



“A Parma oggi si pagano 162 euro la tonnellata contro una media di 110 euro delle altre Province dell’Emilia Romagna, il 50% in più. Come mai? Perché negli ultimi dieci anni sono state esportate in impianti extraprovinciali un milione e mezzo di tonnellate di rifiuti. Per fare questo i cittadini finora si sono sobbarcati il costo di circa 250 milioni di euro. Grazie al Polo Ambientale Integrato  sarà possibile finalmente smaltire i rifiuti in sicurezza  senza sottrarre risorse a investimenti per la collettività”
Lo scrivevano loro, Enia (oggi Iren), Provincia di Parma (Bernazzoli), Comune di Parma (Vignali).




Ieri Parmadaily ha riesumato l'intera pagina della Gazzetta che nel giugno del 2010 è stata pubblicata, a pagamento (il conto ai cittadini tramite la tariffa rifiuti), per spiegare il “caso” delle tariffe rifiuti esose.
Il ragionamento è semplice semplice: con l'inceneritore le tariffe scenderanno di quel 50% in più che gravava sul territorio a causa proprio dell'assenza del forno.
Oggi siamo qui a chiedere il conto, o meglio lo sconto, che loro stessi, nero su bianco (il conto della pubblicità progresso, come detto, ci è stato addebitato in bolletta) hanno avuto la pensata di rendere pubblico per sostenere le tesi del grande inceneritore delle meraviglie.
162 euro meno il 50% eccessivo fa 110 euro, la tariffa che pretendiamo oggi da Iren.
Oggi però sappiamo che la stessa Iren ha passato alcune pagine al Comune di Parma, tra le quali emerge il costo a tonnellata che verrà applicato ai cittadini una volta in funzione il forno: 168 euro, agganciato all'inflazione e ammennicoli vari in un crescendo che porterà davvero i rifiuti a essere pagati (da noi) a peso d'oro.
Un beffa totale.


Degli amministratori seri, degni di questo nome, non presenterebbero le loro dimissioni immediate, proprio per avere preso per i fondelli i loro amministrati, parossisticamente facendo pagare loro anche i costi della burla?
Ma il documento riserva altre spigolature.
“Il Polo Ambientale Integrato avvierà a recupero energetico solo la parte non riciclabile dei rifiuti”. Allora perché intendono bruciare anche i fanghi che sono recuperabili in agronomia e/o compostabili per produrre biogas?
E ancora.
“E’ nostra ferma intenzione garantire proprio il  quotidiano monitoraggio delle emissioni dell’impianto consentendo a tutti di prenderne visione fugando qualsiasi allarmismo ingenerato da una parte dell’opinione pubblica”
Ottimo, ora chiediamo quali saranno le emissioni monitorate sulla lista che proponiamo, che fa riferimento alla quantità per sostanza emessa per tonnellata di rifiuti bruciati in un impianto di incenerimento di ultima generazione.
Acido Cloridrico Hcl, 16,9 grammi.
Acido fluoridrico HF, 1,31 grammi
Alluminio Al, 0,239 grammi
Ammoniaca NH3, 61,9 grammi
Antimonio Sb, 0,0461 grammi
Arsenico As, 0,00043 grammi
Bario Ba, 0,578 grammi
Benzene C6H6, 1,24 grammi
Benzo(a)pirene C20H12, 0,000866 milligrammi
Biossido di carbonio CO2, 556 kg
Cadmio Cd, 0,0178 grammi
Calcio Ca, 3,18 grammi
Clorofenoli, 0,00012 grammi
Cobalto Co, 0,00077 grammi
COV non metanici, 6,19 grammi
Cromo Cr, 0,0191 grammi
Etilbenzene, 0,124 grammi
Ferro, 0,242 grammi
Fosforo P, 0,794 grammi
Manganese Mn, 0,0224 grammi
Mercurio Hg, 0,0565 grammi
Metano CH4, 0,619 grammi
Monossidio di carbonio CO, 49,5 grammi
Nichel Ni, 0,00533 grammi
Ossidi di azoto Nox, 649 grammi
Ossidi di zolfo SO2, 28,30 grammi
PAH policiclici aromatici, 0,00025 grammi
Piomdo Pb, 1,08 grammi
Polveri, 6,19 grammi
Potassio K, 0,194 grammi
Rame Cu, 0,181 grammi
Selenio Se, 0,00897 grammi
Silicio Si, 1,74 grammi
Sodio Na, 0,31 grammi
Stagno Sn, 0,0713 grammi
Stirene, 0,0619 grammi
TCDD equivalenti (diossine/furani), 0,00037 mg
Toluene, 0,619 grammi
Vanadio V, 0,003 grammi
Zinco Zn, 1,44 grammi
Provate a moltiplicare per 130 mila le quantità riportate a capirete a che cosa stiamo andando incontro.
Ancora le dichiarazioni della triade.
“All’interno dell’impianto è prevista anche  una sezione dedicata al trattamento meccanico biologico”, invece a noi risulta che al Pai ci sia solo il selettore similare a quello del Cornocchio, mentre il trattamento biologico verrà fatto altrove (Carpi? Mezzani?).
“La Provincia e il Comune di Parma intendono assicurare ai cittadini una gestione virtuosa dei rifiuti e il Polo Ambientale Integrato rappresenta lo strumento più sicuro e affidabile per chiudere il ciclo dei rifiuti senza dover più ricorrere allo smaltimento in discarica”, peccato che si siano dimenticati dei rifiuti che lo stesso inceneritore produrrà e che non potrà ingoiare di nuovo: 40 mila tonnellate di ceneri di non dichiarata destinazione.
Concludiamo con le battute scherzose.
“E’ doveroso continuare ad impegnarsi per garantire una corretta e trasparente informazione alla cittadinanza coinvolgendo Enti e soggetti autorevoli in grado di fornire un apporto scevro da qualsiasi condizionamento”.
E qui davvero siamo alle comiche. Se c'è stato un procedimento tenuto sotto traccia, i cui dati non sono ancora oggi stati comunicati, nonostante perfino una delibera del consiglio comunale di Parma del 2006, che imponeva come premessa dell'accordo la totale trasparenza, ecco, si tratta proprio del caso Parma-Inceneritore, che di corretto e trasparente non ha neppure il nome.
Di ambientale infatti al Paip non c'è proprio nulla.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 25 agosto 2012

Sono passati

1 giorno dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai

817 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
111 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
96 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno


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