lunedì 20 agosto 2012

Trappoliren


L'inceneritore di Parma è una trappola. Per gli enti locali, e quindi per i cittadini.
Una trappola neanche tanto ben congeniata, forse perché tutti erano d'accordo a stavano al giochino, non sappiamo a fronte di quali ritorni.
Un giochino che si è rotto nel momento in cui Gcr ha fatto muro contro questo progetto, spulciando ogni passaggio, sostenuto da un media in particolare, Parmadaily di Andrea Marsiletti, che non ha mai smesso di marcare da che parte stava (quella dei cittadini).



Oggi il quotidiano on line di Parma sbatte in faccia al mondo l'ennesima prova della trappola, il guadagno stratosferico di oltre 50 euro a tonnellata che Iren ha stabilito di poter ottenere nelle gestione dei rifiuti di Parma.
Un guadagno che guarda caso corrisponde all'abissale differenza tra quanto costa bruciare i rifiuti a Parma e quanto per lo stesso servizio si paga in altri territori, anche a noi vicino come Piacenza e Reggio Emilia.

Queste notizie non possono più rimanere nelle colonne dei giornali e sulle pagine del web.
Sono dati che necessitano di una verifica puntuale, di una analisi approfondita, di una chiarificazione completa, che arrivi a mettere nero su bianco le vera storia dell'inceneritore di Parma.
Da oltre 800 giorni chiediamo di avere la possibilità di leggere il piano economico finanziario dell'inceneritore.
Ora capiamo come mai questo documento sia stato tenuto nascosto.
In esso si sarebbe subito capito che i conti tornavano solo per una parte, che la grande e urgente necessità di questo grande impianto inquinante non c'era, che la provvisorietà del forno sarebbe durata una ventina di anni.
Ora che la gran parte dei numeri critici legati al progetto sembrano essere emersi, ci aspettiamo che sia la Legge a intervenire per fare chiarezza.
Ci aspettiamo, da cittadini, che la Procura prenda in mano la situazione e, come è successo a Taranto, metta davanti a tutto la salute e il diritto dei cittadini a tariffe eque
E magari ad una gestione scaturita da una regolare gara, come legge vorrebbe.
Perché noi ancora non sappiamo da chi e come sia stata decisa questa assurda tariffa rifiuti che ci prospettano, di cui nessuno si prende la responsabilità, della quale l'assordante silenzio perdura nonostante le ormai incredibili notizie venute alla luce.
Tentennare ancora, mantenere ancora le bocce ferme, nonostante tutto quello che è successo, non sarebbe capito da nessuno.
E ci si comincerebbe a domandare se la legge in Italia sia valida per tutti.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 20 agosto 2012

Sono passati
812 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
106 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
91 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno
Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI


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