mercoledì 12 settembre 2012

Avariren


Da ieri lo sappiamo con i crismi dell'ufficialità.
Nemmeno un centesimo Iren ha messo nella casse del comune di Parma per gli oneri di urbanizzazione del Pai.
Lo ha dichiarato l'assessore all'Ambiente Gabriele Folli, dopo aver spulciato le carte.
Gli oneri sono stati evitati da Iren come la bandierina di uno slalom, una disattenzione che vale 400 mila euro e oltre.
Una disattenzione che probabilmente fa anch'essa parte del fascicolo d'indagine aperto dalla procura di Parma e che attende il via del Gip, al quale i pm La Guardia e Licci hanno richiesto il sequestro del cantiere di Ugozzolo.



La trasparenza dei rapporti tra Iren e egli enti locali, sancita anche da una delibera del consiglio comunale del 2006, non sembra aver dato gli effetti desiderati, se nemmeno la società di strada  Santa Margherita si è sentita in obbligo di versare il consueto obolo nelle casse pubbliche.
Nella delibera 45 del marzo 2006 la società si impegnava alla totale trasparenza degli atti inerenti il progetto del Pai di Parma, sottoscrivendo la richiesta di mettere a disposizione tutti gli atti relativi.
Ma giù al primo appello la riposta della multiutility si trasformava in una clamorosa marcia indietro.
La domanda di poter visionare il piano economico finanziario fece scattare le serrature agli armadi di Iren, porte chiuse che non si aprono da 835 giorni.
Ma non è solo una questione di trasparenza.

Siamo anche di fronte ad una imbarazzante presa in giro dei cittadini.
Perché se un fatto era certo, dando per buone le parole dei sostenitori del forno, era l'economicità dell'inceneritore, che non appena inaugurato avrebbe riportato le tariffe ai livelli degli altri territori forniti di impianti.
Peccato che qualche settimana fa si è scoperto, dagli stessi dati di Iren, che le tariffe non solo non diminuiranno, ma porteranno Parma a traguardare la vetta dei costi di smaltimento dell'intera Penisola.
Un'altra iperbole del progetto tocca l'aspetto gestionale della raccolta differenziata.
Dalle proiezioni economiche della società si legge che il quantitativo di rifiuti trattati nel Pai sarà costante (108.800 tonnellate), da qui all'eternità, sbugiardando clamorosamente chi sosteneva che inceneritore e raccolta differenziata vadano a braccetto e si integrino in perfetta armonia.
Quindi nessun aumento delle percentuali di Rd per 20 anni.
Oppure magicamente migliaia di tonnellate di rifiuti si presenteranno spontaneamente ai cancelli di strada della Lupa?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 12 settembre 2012

Sono passati
19 giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai
Sono passati
835 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
129 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
114 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno

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