domenica 19 maggio 2013

Legambiente, tanto morbida da sciogliersi


Sui rifiuti l'associazione da sempre tentenna


Guidonia Montecelio, è stato un comunicato stampa secco e deciso quello che ieri ha dato la notizia dello scioglimento del circolo di Legambiente della Città dell’Aria per “una serie di comportamenti scorretti e non più rispondenti allo spirito di Legambiente” da parte del Direttivo nazionale “troppo morbido” sulla questione dell'incenerimento di combustibili derivati da rifiuti.



“L'attuale Dirigenza Nazionale di Legambiente – si legge - sembra aver messo in atto una interpretazione “a maglie larghe” dei criteri fissati nel congresso di Bari del 2011. Il pronunciamento della Direzione Nazionale di Legambiente è migrato verso una posizione a dir poco morbida e largamente possibilista sull'incenerimento di CDR o CSS da parte del settore industriale. Sembra, addirittura, che si sia appiattita sulla posizione dell'asse Clini/AITEC che privilegia i cementifici come primi destinatari del CSS. Non stupisce che la Buzzi-Unicem consideri gli attuali vertici nazionali dell'Associazione come i propri interlocutori privilegiati”.
Una decisione, quella dello scioglimento, “presa dopo attenta riflessione”.
Conflitto di interessi e inadeguatezza rispetto alle istanze dei territori.
“Da un lato ci sono i volontari, i tesserati, gli attivisti locali o regionali impegnati sul tema dei rifiuti, inceneritori, cementifici, inquinamento, malattie, degrado, minacce – spiegano gli ambientalisti - e dall'altro c'è un ufficio di “gestione” che dall'interno del parco di Villa Ada, tra alberi ed uccellini, interpreta la politica ambientale secondo versioni che, a nostro avviso, eludono quanto stabilito nel Congresso e propongono rimodellamenti organizzativi finalizzati ad un accentramento di potere e di controllo, inaccettabili anche nei partiti politici più scarsamente democratici. Alcuni rapporti diretti ambigui e i differenti trattamenti che l'attuale Dirigenza Nazionale di Legambiente riserva ad alcune di queste attività inducono a pensare alla presenza di eventuali conflitti di interesse ed inadeguatezza rispetto alle istanze dei territori”.
Le reazioni.
“Il Faro apprende con dolore la notizia dello scioglimento del Circolo Legambiente di Guidonia Montecelio. E' una grave perdita per tutta la comunità e per il territorio, ma la scelta coraggiosa di avversare delle linee guida non condivise della dirigenza nazionale e di restare coerenti con l'originaria cultura e scopo dell'Associazione è e resterà un esempio per tutti”.

A Parma Legambiente è a favore dell'inceneritore.
Solo lo voleva più piccino.
A Parma certamente non si scioglierà il circolo, l'affinità con le direttive Clini è palese.
Con cattiveria alcuni parmigiani hanno rinominato l'associazione in “Negambiente”.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

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