Ennesimo
stop dell'inceneritore, la firma è sempre quella della Provincia
Il Paip è
più difficile da inaugurare della funicolare del Vesuvio
In attesa del comunicato
colorato che accusi la Provincia di mettersi in mezzo alle buone
intenzioni del gestore, registriamo il secondo gancio sinistro su
Iren da parte del servizio ambiente di piazzale della Pace, che per
bocca, anzi per penna, di Gabriele Alifraco, il responsabile unico
del procedimento del Paip, assesta un altro duro colpo al camino.
Dopo la prova della prova
delle scorse settimane, finita con una diffida della Provincia e un
paio di esposti in Procura, tra i quali spicca quello di Arpa, una
verifica sul cantiere fa emergere quello che era noto a tutti da
tempo, che il cantiere cioè è un cantiere, e come tale non è in
grado di avviare alcunché.
Stop quindi alle ulteriori
prove previste da Iren il 27, poi il 28 e poi il 30, in una totale
indecisione e frammentazione che ha innervosito anche l'ente di
Bernazzoli, fin qui convinto sostenitore dell'impianto risolvitutto
che svetta alle porte della città, nuovo biglietto da visita per la
food valley.
Un progetto capace di
stupirci per i colpi scena ben prima della sua edificazione e che
anche oggi zoppica vistosamente mentre si trascina con fatica verso
il traguardo.
Oggi tante domande sorgono
spontanee tra i cittadini attoniti.
Ora Iren farà causa alla
Provincia per i ritardi causati?
Il Comune di Parma farà
causa a Iren per il dilettantismo di questa fase cruciale del
progetto?
Chi pagherà i danni causati
da questo evidente incedere casuale della multiutility che balbetta
proprio nel momento in cui dovrebbe dimostrare tutto il suo apparato
muscolare?
Chi ora si rimangerà i
festosi annunci sul traguardo raggiunto che tale non era?
Chi ha gestito dentro Iren
in modo così disastroso e balbuziente la fase finale del cantiere?
E soprattutto, leggendo i
tenore della lettera di fuoco che la Provincia ha inviato a Iren, chi
ha detto il falso nelle comunicazioni verso gli enti di
controllo?
Perché se un fatto è certo è che nelle parole dell'ingegnere Alifraco, “comunicazioni non veritiere” significa semplicemente questo, aver raccontato balle.
Perché se un fatto è certo è che nelle parole dell'ingegnere Alifraco, “comunicazioni non veritiere” significa semplicemente questo, aver raccontato balle.
Ora rigore totale, ma la
credibilità di molto è andata a farsi benedire.
Chi rimette ora i tappi
sulle bottiglie di champagne?
Nel frattempo tutto
rimandato e in cima al camino niente fumo.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
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