Convegno scientifico con pubblico
dibattito il 7 Dicembre all’Hotel San Marco a Ponte Taro (PR)
In apertura intervento del Dr. Stefano
Montanari, fondatore di “Nanodiagnostics”
“PM10 e altre polveri sottili – Le
api come bioindicatori dell’inquinamento ambientale”: è il
titolo del convegno che si tiene sabato 7 Dicembre, dalle 10 alle 13,
presso la Sala Venezia dell’Hotel San Marco a Ponte Taro (Parma).
Organizzato da Koiné Ambiente, società
di Parma altamente specializzata nei campi della consulenza
ambientale e alimentare, l’incontro tratterà dell’inquinamento
atmosferico da particolato e di innovative tecniche di monitoraggio
dell’aria. In un momento più che mai delicato per la salute degli
abitanti della nostra città – valori di inquinamento spesso sopra
i livelli di guardia, blocchi del traffico insufficienti a risolvere
i problemi ambientali e l’ulteriore accensione dell’inceneritore
di Ugozzolo da parte di Iren – è necessario utilizzare metodi di
monitoraggio che, affiancandosi a quelli basati su analisi
chimico-fisiche, diano quelle risposte “biologiche” che solo i
sistemi viventi possono fornire: lavorare con le api, che sono
bioindicatori, permette di avere chiare informazioni sulle condizioni
di stress ambientale e sui livelli di tossicità di determinati
inquinanti.
La giornata di studio sarà aperta dal
Dott. Stefano Montanari, fondatore di Nanodiagnostics, start-up
europea di consulenze scientifiche nei settori della medicina,
dell'industria e dell'ecologia con sede a Modena e che parteciperà
al convegno in collaborazione con Koiné Ambiente. Montanari sarà
affiancato dal Dott. Antonietta Gatti, studiosa ricercatrice del CNR
e di Nanodiagnostics, da anni impegnata in numerosi studi sui
biomateriali e le polveri sottili; i due presenteranno un
interessante focus sulle micro- e le nanopolveri: che cosa sono, come
si formano, come si comportano nell’ambiente e i loro effetti sul
nostro organismo.
Il Dott. Marco Pellecchia, biologo di
Koiné Ambiente e promotore del dibattito, discuterà l’impiego
delle api come “sentinelle” dell’inquinamento ambientale: sia
l’insetto tout court come campionatore di polveri sottili, sia le
matrici apistiche (cera e miele) come bioaccumulatori di inquinanti.
L’incontro vedrà inoltre la partecipazione del Dott. Christian
Mavris, geologo ricercatore presso l’Istituto di Biogeochimica e
Dinamiche degli Inquinanti dell'ETH (Zurigo, Svizzera), il cui
intervento verterà sull’incidenza di casi studio eclatanti
registrati nel nostro pianeta in contesti ed ambienti diametralmente
opposti per la formazione di polveri sottili.
Dopo la parte convegnistica e un breve
coffee-break, spazio al dibattito moderato da Andrea Gavazzoli,
giornalista e communication manager, in cui il pubblico potrà
intervenire attivamente ponendo domande ai relatori in merito gli
argomenti trattati durante la conferenza.
« La nostra è un metodica che stiamo
sperimentando con successo – afferma Marco Pellecchia – e
l’utilizzo delle api come “raccoglitori”, non solo di nettare e
polline, ma anche di particolato che si deposita sull’esoscheletro
e che viene ingerito, ci consente di verificare l’inquinamento da
polveri sottili o nanopolveri in qualunque area. Ci teniamo a
ricordare che le nanopolveri sono particolarmente dannose per la
salute anche se spesso il loro monitoraggio viene trascurato ».
Ulteriori info sono reperibili sul sito
http://www.koineambiente.com e sulla pagina Facebook
https://www.facebook.com/koineambiente?fref=ts.
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