La nube
tossica avvelena la Pianura Padana da 3 settimane
Per il ventunesimo giorno
l'inquinamento ha superato il limite imposto dalla legge (50
microgrammi di polveri sottili per metro cubo di aria) arrivando a
traguardare un nuovo record di inquinamento.
Non respiriamo da 3
settimane.
Il meteo finalmente sta
volgendo al cambiamento, il salvatore sarà lui, il clima, che verrà
incontro all'incapacità dell'uomo di risolvere problemi da lui
stesso prodotti.
Intanto l'aria rimane
tossica.
Polveri sottili cancerogene,
come classificate dallo Iarc di Lione, organismo dell'Organizzazione
Mondiale della Sanità.
L'Italia, tra le tante
procedure di infrazione, ha ovviamente anche quella sull'aria.
Il nostro Paese incapace di
garantire un ambiente salubre ai suoi cittadini.
E paga questa mancata
attenzione anche con costi sanitari enormi, perché lo Stato deve poi
“riparare” il danno attraverso la cura delle persone che
subiscono le conseguenze del respirare veleno, contraendo malattie
più o meno gravi.
I morti per l'ambiente
superano i morti per incidenti stradali.
Il Commissario responsabile
per l’Ambiente della Ue, Janez Potočnik, sostiene che
l’inquinamento atmosferico continua a essere un “killer
invisibile” che impedisce a molte persone di vivere appieno una
vita attiva.
L'aria avvelenata è lo
specchio di un Paese avvelenato fino dentro i suoi gangli più
reconditi.
La Penisola è costellata di
aree di grandi emergenze ambientali, ormai classificate e catalogate
come tali ma bel lontane da una prospettiva di bonifica.
L'emblema negativo di
Taranto è davanti agli occhi del mondo.
Il ricatto posti lavoro
scambiati con la salute ha portato una intera città al disastro, a
drammi inenarrabili e, nonostante tutto, ancora sembra non bastare
per dare segnali inequivocabili di ferma presa di distanza da queste
pratiche industriali così dannose e pericolose per la vita.
Oggi andrebbe fermato
l'intero bacino padano, dichiarare una giornata di stop totale per
auto, fabbriche, arterie stradali, industrie inquinanti.
L'uomo incapace di osservare
allo specchio i danni che da solo si procura dovrebbe per lo meno
essere costretto a confrontarsi con sé stesso, almeno per giungere a
separare l'idea che progresso e modernità siano obbligatoriamente
portatrici di veleni e inquinamento.
Stiamo firmando noi stessi
la nostra condanna a morte, con il vezzo macabro di volerci occupare
anche di tirare il grilletto.
Smog 2013 : http://goo.gl/wU6LDT
Smog 2013 : http://goo.gl/wU6LDT
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
19 dicembre 2013
L'inceneritore
di
Parma
è stato acceso
113
giorni
fa
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