Da 20
giorni lo smog assedia Parma
Il 28 novembre scorso iniziò
la via crucis parmigiana dello smog.
Non è ancora finita.
Con 61 microgrammi per metro
cubo, anche ieri, ventesimo giorno consecutivo, l'aria della città
era irrespirabile, colma di quelle polveri sottili che lo Iarc ha
classificato cancerogeno certo per l'uomo.
Parma, come tutta la pianura
padana, giace in questo catino immenso e scuro, fatto di nebbia
corposa e nera, un'aria che ogni giorno noi ripuliamo con i nostri
polmoni.
Il nero fumo che ingoiamo è
lo stesso strato nero dei nostri davanzali, un nero pece, un buco
nero per la salute.
Ieri summit in comune con
tutti gli stakeholders locali e regionali.
Il dato di fatto è
l'emergenza ambientale in atto,
Da parte del Comune la messa
in campo di progetti che a lungo termine produrranno sicuramente
incidenze positive sul clima.
Ma ora l'allarme è oggi.
Per questo abbiamo chiesto
che si valutino tutte le possibilità, e fra queste lo stop
temporaneo dell'inceneritore di Ugozzolo.
Uno stop complessivo che
coinvolga poi tutto il bacino padano, per spegnere il traffico
veicolare, l'apporto dell'industria, delle autostrade.
Una sorta di giorno della
salute, nel quale tutto si fermi per verificare concretamente
l'effetto di una riflessione condivisa e corale.
Lo abbiamo fatto durante la
crisi petrolifera degli anni '70.
Lo possiamo fare ora se a
tutti coloro che inquinano, piccoli o grandi che siano, consegniamo
la propria fetta di responsabilità, chiedendo di risponderne verso
la collettività.
L'inceneritore che oggi
viaggia quasi vuoto, una linea sempre spenta, l'altra a un terzo
della potenzialità, ci preoccupa per gli effetti che avrà quando
inizierà sul serio a bruciare.
Già ora abbiamo visto
dall'estate scorsa (il camino si è acceso a singhiozzo da fine
agosto), il peggioramento della situazione delle Pm10, giungendo oggi
al record assoluto di 29 giorni di smog, venti giorni di
strangolamento per tutti i cittadini di Parma.
Oggi chiediamo maggiore
rispetto per la salute, un diritto costituzionale oggi calpestato da
altri interessi.
Rispetto per le persone che
stanno male, che si vedono obbligate a recarsi al pronto soccorso o
dal medico di base accusando gravi problemi respiratori e
cardiocircolatori.
Non possiamo accontentarci
di attendere la pioggia o la chiusura delle scuole per veder calare
l'inquinamento.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
18 dicembre 2013
L'inceneritore
di
Parma
è stato acceso
112
giorni
fa
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