giovedì 9 settembre 2010

Con una spolverata di cenere...

...il Km zero ha un sapore in più

La saga dell'“affermo una cosa, ma poi faccio il contrario” ha aggiunto in questi giorni un altro episodio alla sua lunga performance, che non conosce crisi alcuna.
Nel Parma Point di via Garibaldi, 4 chilometri dall'inceneritore di Ugozzolo, quindi km zero garantito, il vice presidente della provincia Pierluigi Ferrari ha presentato la guida alle aziende che producono e vendono direttamente al consumatore, 100 imprese vicino a casa nostra, pronte a rifornirci di cibo di prima qualità.



Afferma Ferrari: “la sicurezza alimentare (delle aziende) è di casa” e aggiunge che “i nostri prodotti sono di alta qualità. Non bisogna però dimenticare che la qualità è un sfida continua, non è mai un risultato raggiunto”.
Concordiamo, ed è per assurdo la stessa Provincia a mettere in gioco quella sicurezza alimentare di cui si farciscono i discorsi buoni per tutte le occasioni. E poi in una città dove siede il comitato dell'Efsa, che problemi vuoi che possano nascere.
La Provincia afferma di voler “valorizzare le produzioni agricole, investendo oltre centomila euro, e salvaguardare il patrimonio agroalimentare di tutta la Food Valley”.
Sa un po' di presa in giro, come un Dracula che commenti le buone condizioni delle giugulare delle sue potenziali prossime vittime.
Ma come, la Provincia rilancia il km zero e lo spolvera di cenere dell'inceneritore?
Ma come stanno insieme le due cose?
Coma faranno a spiegare alle aziende limitrofe che una coltre di diossine, metalli pesanti, micro-inquinanti si sta per abbattere a Ugozzolo in un raggio di 10 km almeno attorno all'inceneritore?
Con quale faccia tosta si gioca su due fronti, indossando magliette di squadre diverse, togliendo una o l'altra alla bisogna?
Come si fa oggi la Provincia a sostenere un patrimonio da salvare mentre ha dato il via libera ad un un impianto di incenerimento da 130 mila tonnellate di rifiuti, il doppio dei rifiuti urbani residui da trattare di tutta la provincia?
Verrà un giorno nel quale anche i nostri amministratori verranno messi nelle condizioni di dover spiegare ai loro amministrati quale sia la loro visione del territorio, e quale politica avanzata e lungimirante hanno in mente.
Non sarà più possibile come ora uscire dalla porta di servizio e non dire nulla.
Proporre il silenzio tombale se l'argomento non piace o l'interlocutore non è della stessa stazza.
La comunità di Parma e della Provincia cresce in consapevolezza e capacità di discernimento, il tempo sta per scadere.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 8 settembre 2010
-606 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+100 giorni dalla richiesta a Enia del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché costa molto di più di 180 milioni di euro?

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