Chi sostiene l'inevitabilità degli inceneritori ha sempre pronta un'obiezione, per stoppare sul nascere la protesta di chi invece gli inceneritori li combatte: “Allora i rifiuti dove li mettiamo?”.
La domanda coglie in genere un po’ di sorpresa, nell'imbarazzo di trovare una risposta esauriente e non avendo ancora sufficientemente approfondito il tema.
Il problema dei rifiuti ovviamente esiste, non è di facile soluzione, ma va affrontato con competenza e modernità.
Se il nostro territorio vuole limitare l’inquinamento e non aumentarlo occorre fare un passo in più rispetto all'oggi, dove ancora si inseguono tecnologie, come l'incenerimento, ormai divenute obsolete.
Il 18 giugno scorso, dopo mesi di impegno e ripetute riunioni, il gruppo di lavoro formato da cittadini del GCR e gli ingegneri Ceci, Fava e Barbieri, ha presentato l'analisi di fattibilità per la gestione dei rifiuti senza incenerimento a Comune e Provincia.
E’ un compito che in realtà non toccava a comuni cittadini, che hanno speso tempo e denaro per portarlo a termine, ma lo si è fatto con generosità e impegno perché si ha a cuore il futuro della città dove viviamo e lavoriamo e dove speriamo possano continuare a vivere i nostri figli.
Oggi tutti i documenti sono a disposizione della cittadinanza, dei 10.000 lavoratori che si recano tutte le mattine all’ombra del camino, dei genitori che porteranno i loro figli all’asilo nido di Pedrignano, delle aziende che portano nel mondo il nome di Parma nell’agro-alimentare e che lì intorno hanno la loro sede da anni, della stampa che nell’ultimo mese ha riportato in primo piano l’argomento, dei partiti politici che tra meno di due anni si presenteranno alle urne per assumersi l’onere di governare la città, del nuovo vice-presidente di Iren che a maggio si è battuto contro l’inceneritore di biomasse di Filagni, dei consorzi del Prosciutto di Parma e del Parmigiano-Reggiano che magari vedono male un abbinamento del nome che caratterizza il loro marchio ad un inceneritore di rifiuti.
I documenti li potete trovare sulla home page del sito GCR www.gestionecorrettarifiuti.it oppure direttamente alla pagina www.gestionecorrettarifiuti.it/alternativa
Leggeteli, esaminateli, fateli valutare da esperti. Giudicate voi.
Il sindaco di Parma ha dichiarato che il progetto è una cosa seria. Non sappiamo se lo abbia fatto per tenerci buoni come qualcuno ci ha suggerito o se ne è davvero convinto come preferiamo credere noi.
Se è in buona fede crediamo debba fare qualche passo in più per approfondire la nostra soluzione e debba farlo presto perché il cantiere avanza inesorabilmente.
Il Pd, forse solo perché pungolato da una nostra apparizione alla loro festa a Ravadese, ha dichiarato in fretta e furia che ha valutato e ascoltato le nostre prime due proposte e sta considerando la terza. Questa lentezza nel prendere le decisioni è un po' esasperante e ci fa pensare che non ci sia una reale volontà di valutare un'alternativa.
Speriamo di essere smentiti.
Il tempo sta scadendo. Più tardiamo a prendere decisioni e più il territorio di Parma dovrà pagare per scelte errate.
Noi abbiamo fatto la nostra parte e continueremo senza altro obiettivo se non quello del benessere del territorio.
Chi fa calcoli opportunistici o ha qualcosa da nascondere non sta facendo il bene di Parma.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 6 settembre 2010
-608 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+98 giorni dalla richiesta a Enia del Piano Economico Finanziario del Pai
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