sabato 30 ottobre 2010

Acqua da sprecare, orecchie da tirare

Strada che vai spreco che trovi. Abbiamo appena pochi giorni fa reso nota una dispersione “voluta” di acqua potabile, con destinazione tombino, ed ecco che ce ne viene segnalata un'altra, addirittura di proporzioni maggiori.
Siamo sempre in via Lazio, a Parma, e nella foto allegata c'è il “pallottoliere” che ci racconta lo spreco, metro cubo per metro cubo.
Questa volta il getto d'acqua pulita è veramente imponente, 170 metri cubi al giorno, il consumo medio di una famiglia per un anno, e ogni giorno che passa se ne aggiunge una nuova allo spreco di acqua, alimentando le classifiche negative di Parma sul fronte ambientale.
Il contagiri recita 13744 metri cubi, quindi fino a ieri le famiglie che potevano essere servite dal rubinetto fantasma sono 86 e se continua così a Natale saranno 150.



Quante situazioni come queste saranno presenti nella nostra città?
Come vengono gestite, quali provvedimenti vengono presi, come è possibile che per giorni, per settimane, per mesi queste anomalie non vengano sanate?
Come si fa a invitare, sollecitare, formare i cittadini al risparmio di un bene prezioso come l'acqua, per poi essere così distratti in casa propria e buttare nella spazzatura cotanta ricchezza?
Quale credibilità possiamo spendere con queste credenziali?
Nel 2025 la Terra ospiterà circa 8 miliardi di persone, un popolo sconfinato che avrà bisogno di molta acqua, per lo meno il 20 per cento in più rispetto a oggi. Soprattutto per poter soddisfare la richiesta di cibo, visto che in agricoltura si utilizza il 70-80% dell'acqua a disposizione, quando l'industria “brucia” solo il 15%; il resto viene impiegato per usi civili. L'acqua è abbondante sul pianeta, ma già oggi con 6,5 miliardi di uomini, soprattutto là dove vi è la maggiore concentrazione di popolazione, inizia a scarseggiare.
Un uso corretto di questa risorsa sarà quindi indispensabile per tentare di darci un futuro in cui tutti possiamo “bere”.
Un uso corretto che non sembra albergare nei comportamenti del nostro gestore.
Che si merita una bella tirata d'orecchie.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 27 ottobre 2010
-557 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+149 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore ci costerà molto di più di 180 milioni di euro?

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