martedì 26 ottobre 2010

Primi in classifica

Nel totale silenzio dei media Parma svetta finalmente in una classifica: quella della peggiore qualità dell'aria dell'Emilia Romagna. Il dato fa riferimento alla concentrazione nell'aria delle famigerate Pm 10, il particulate matter, termine generico con il quale si definisce un mix di particelle solide e liquide che si trovano in sospensione nell’aria e in questo caso della dimensione inferiore a 10 micron.



Gli studi epidemiologici hanno mostrato una correlazione tra le concentrazioni di polveri in aria e la manifestazione di malattie croniche alle vie respiratorie, in particolare asma, bronchiti, enfisemi. A livello di effetti indiretti inoltre il particolato agisce da veicolo per sostanze ad elevata tossicità, quali ad esempio gli idrocarburi policiclici aromatici. Gli ultimissimi studi sulla qualità dell'aria hanno riportato la diretta correlazione tra aumento delle concentrazioni di Pm 10 e l'asma, allargando così il campo di azione di questi inquinanti.
Il dato record di Parma è stato registrato dall'Arpa il 24 ottobre e assomma a 105 microgrammi di Pm 10 per metro cubo di aria. Teniamo conto che la normativa prevede come soglia massima di concentrazione 50 microgrammi, quindi siamo riusciti a doppiare il dato limite, dopo averlo superato per 4 giorni di fila.
Abbiamo raddoppiato la quantità di inquinanti che la legge considera dannosa per la salute.
Ma questa constatazione non pare abbia fatto scattare alcun provvedimento da parte delle autorità, forse ormai abituate a respirare un composto che solo lontanamente assomiglia all'aria come noi la pensiamo. Nessun blocco del traffico, nessun appello, nessun allarme.
Siamo di fronte ad una situazione molto grave, dall'inizio dell'anno abbiamo superato i limiti per 39 giorni nel punto di rilievo della Cittadella, per 44 giorni in via Montelbello, quando i limiti di legge consentono in un anno superamenti per 35 giorni.
E naturalmente siamo solo a fine ottobre e ci aspettano due mesi come novembre e dicembre, che non faranno mancare il loro apporto negativo.
Non che Piacenza (90 µg/m3), Reggio (98 µg/m3), Modena (93 µg/m3), Bologna (97 µg/m3), siano messe meglio, anzi. Questa è la prova che il nostro territorio, quarta area più inquinata al mondo, ha una conformazione che non depone a favore di un ricambio dell'aria, ma anzi il suo clima umido schiaccia al suolo l'aria causando un ristagno degli inquinanti che dura a volte intere settimane.
Il particolare clima di casa nostra insomma ha fatto diventare la pianura padana il peggior ambiente in Europa, la scarsa ventilazione ha portato a far insaccare al suolo gli inquinanti che si spargono poi anche fuori dai centri urbani maggiormente abitati.
La scarsità di forestazione, a favore di una coltivazione intensa, ha fatto che si che la natura non potesse contrapporre alcuna difesa naturale, nel tentativo di controbattere con l'ossigeno degli alberi tutti questi veleni.
Ecco come siamo messi. Ma il nostro territorio ha scoperto la soluzione e la sta mettendo in atto. A Ugozzolo stanno costruendo un oggetto meraviglioso che ogni anno farà aumentare l'emissione di Pm 10 di 3 tonnellate e passa. Noi il Pm 10 lo misuriamo in microgrammi, finalmente con l'inceneritore non avremo bisogno della lente di ingrandimento.
Al Gran Premio della Pm 10 non avremo avversari.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 26 ottobre 2010
-558 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+148 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore ci costerà molto di più di 180 milioni di euro?

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