domenica 29 maggio 2011

Il nostro deprimente oggi

Viviamo giorni bui.
Balliamo sull'orlo del baratro, grasse risate davanti al nulla, quasi a fingere di non sapere e non conoscere verso dove stiamo tutti andando, coscientemente.
Lo stato di salute del nostro territorio, e della nostra gente, è preoccupante.
Eppure ogni giorno assistiamo a questo far finta di nulla, perché non bisogna allarmare, bisogna star tranquilli, calma e gesso.
Come scheletri che anche vestiti rimangono tali, l'eterna finzione della green city, delle greenways, della green economy, quando a Ugozzolo si costruisce la demolizione del futuro e l'aria è già oggi irrespirabile, senza bisogno di peggiorarla ulteriormente.



Ci accusano di terrorismo e di essere talebani, e abbiamo ribadito che per la salute lo siamo eccome, perché la salute dei nostri cari non ha prezzo ne bandiera.
Ci sembra veramente da dementi il far finta di non avere ascoltato le pesanti parole dei medici, che il 23 marzo scorso, in seduta congiunta delle commissioni ambiente a sanità, hanno sciorinato dati a voce unica, ma inutilmente.
Ci hanno spiegato i rischi e i meccanismi di questi rischi.
Le uniche risposte sono state le schermaglie partitiche, una immensa, irraggiungibile mediocrità, da parte dei nostri amministratori, di quale parte non sembra far mutare il giudizio.
Una superficialità preoccupante ma che specchia lo stato delle cose del nostro mondo di oggi.
Sarebbe tanto facile fare luce definitiva su questi argomenti così importanti per il nostro futuro.
Talmente semplice che nessuno ha il coraggio di produrre fatti e non chiacchiere.
Basterebbe eseguire i campionamenti sulle matrici biologiche: polli, uova, latte materno, cercando gli inquinanti dove ci sono e non dove non ci sono.
Prelevando nelle zone giuste, come ad esempio vicino all'inceneritore di Rubbiano, che da 10 anni sta emettendo fumi su Fornovo. Qui nel 2007 Arpa aveva eseguito test di mutagenesi, che erano risultati tutti positivi (nel senso che i campioni prelevati erano tossici, quindi pericolosi) ma nulla si è mosso nonostante questi dati allarmanti e il silenzio è tornato ad essere opprimente.
Stiamo assistendo ad una vera e propria pandemia silenziosa, i dati sull'incidenza dei tumori sono allarmanti.
Nell'infanzia il tasso di incremento annuo è del 1,1% in Europa, del 2,2% in Italia.
Nei linfomi +0,9 in Europa, +4,6 in Italia.
La donne di Parma si ammalano più di tutte quelle italiane (Rapporto sui tumori in Italia - Artum 2008), eppure noi, oggi, fingiamo serenità e ci occupiamo di amene distrazioni, spendendo più soldi ed energie per scegliere un paio di scarpe che per la salute dei nostri figli o magari per una biciclettata togli pensieri.
Ogni anno in Europa 380 mila persone muoiono prematuramente a causa delle polveri sottili inferiori ai 2,5 micron (Agenzia Europea per l'Ambiente 2007), proprio quelle che gli inceneritori producono in quantità.
Ma noi, tutti i giorni, fingiamo di stare bene.
E fuggiamo da ogni confronto serrato con la verità.
Se l'ordine dei medici dell'Emilia Romagna chiede una moratoria sugli inceneritori, viene subito isolato e messo all'indice dai politici.
Se una associazione minaccia il boicottaggio di una azienda che costruirà un inceneritore gigantesco ed inutile, viene portata in tribunale.
Capite l'enormità di quello che ci passa sotto gli occhi ogni giorno?
E noi stiamo ancora davanti ai televisori con gaiezza, a guardare persone in mutande rincorrere una sfera, applaudendo pure, utilizzando le scene come uno scacciapensieri
Noi dobbiamo cambiare, nel cuore dobbiamo decidere di reagire.
Il nostro deprimente oggi ci deve scuotere.
Ora che sappiamo, non possiamo più tirarci indietro e fingere ignoranza come tanti nostri amministratori oggi stanno facendo. Tocca a noi fare la differenza.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 29 maggio 2011

-343 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.

+363 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

+41 giorni dal lancio di Boicottiren: http://tinyurl.com/boicottiren
Aderisci anche tu: boicotta Iren, digli che non finanzierai un euro dell'inceneritore di Parma

2 commenti:

  1. Oramai siamo sull'orlo del baratro, dobbiamo ammetterlo è inutile perchè palese, gli italiani sono un popolo di pecore pronto a fare la rivoluzione, nata da pochi, quando la frittata è già fatta. E' un popolo che arriva sempre "dopo", dopo ci si accorge del danno. Un numero limitatissimo di persone è pienamente consapevole dei disastri ambientali esistenti sul nostro territorio, un numero maggiore di persone crede che la vita vada vissuta per il "superfluo". Inceneritore o no inceneritore, l'Italia è condannata all'arretratezza culturale.Possiamo solo sperare sull'arrivo degli immigrati, una nuova cultura per un nuovo sapere.

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  2. Tutto vero, ma mai smettere di lottare!
    Aldo

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