Ogni giorno che passa un nuovo sorpasso. Da Nord, da Sud, dal Centro, il Pd prosegue nel suo cammino di innovazione, a patto che non si tratti del Pd di Parma, inossidabile nello stringere a sé il passato remoto.
L'ultimo scatto in avanti dei democratici è ancora in Toscana, questa volta a Pietrasanta, dove proprio questa sera si svolgerà un incontro dal titolo emblematico e irricevibile per i pi-diossini parmensi: “Verso il superamento dell'inceneritore di Falascaia”.
L'impianto versiliese ha funzionato sino al sequestro dello scorso anno in una zona agricola, stipata di orti e di coltivazioni, a un passo dalla spiaggia più glamour d'Italia, la Versilia.
Poi si sono accorti che l'impianto, gestito da Veolia, multinazionale francese, sversava in acqua diossine e metalli pesanti, al punto da rendere impraticabili due torrenti che per l'appunto sfociavano direttamente sulla spiaggia di Pietrasanta.
C'è voluto un anno per arrivare al decreto di sequestro dell'impianto firmato dalla procura di Lucca, un anno per vietare l'approvvigionamento dai due torrenti avvelenati.
Poi le indagini e gli approfondimenti, per scoprire che l'inceneritore era un impianto all'avanguardia, che seguiva pedissequamente le Bat (best available technologies) che a detto dei sostenitori dell'incenerimento “garantiscono” performance degne di un effluvio termale.
Come al solito la pratica poi smentisce la teoria e nonostante i certificati svedesi, l'inceneritore è stato posto sotto sequestro.
Da allora si è aperta in provincia di Lucca una seria riflessione sul dopo, sul futuro, su quali erano gli scenari per porre rimedio. E il Pd locale ha condotto questa fase osservando il panorama italiano e le tecnologie messe in atto nei diversi territori nella gestione avanzata, e rispondente alle normative europee, dei materiali di scarto, per evitare un possibile ritorno all'emergenza ambientale.
Questa sera si può dire che il percorso giunge al termine con l'elaborazione di un nuovo piano interprovinciale di gestione dei rifiuti che non prevede l'adozione della combustione come metodo di approccio al problema, ma facendo prevalere il trattamento meccanico a freddo degli scarti e l'adozione di tutte quelle pratiche che consentono una forte riduzione del materiale residuo, il quale viene sottoposto ad ulteriore stabilizzazione, attraverso la bio ossidazione e una ulteriore selezione dei materiali rimanente. La prospettiva è quella del riciclo totale della materia come giustamente indica la normativa europea 98/2008 che è stata recepita dall'Italia lo scorso dicembre.
Noi abbiamo pensato di invitare l'assessore all'inceneritore Castellani e il presidente della Provincia Bernazzoli ha fare un salto a Pietrasanta, questa sera. Non in un covo di reazionari talebani dei rifiuti, ma a fare quattro chiacchiere con gli amici pidini toscani, tanto la lingua crediamo sia la stessa, e più nobile della lingua toscana cosa c'è in Italia?
Saranno all'altezza dei nostri i loro? Stasera si ritrovano Alberto Corsetti, segretario territoriale delle federazione pd Versilia, Anna Rita Bremerini, assessore ambiente regionale, Maura Cavallaro, assessore ambiente provincia, Franco Mungai, sindaco di Massarosa, Domenico Lombardi, sindaco di Pietrasanta, Stefano Baccelli, presidente provincia di Lucca, candidato alle prossime amministrative.
Saranno sufficientemente rappresentativi per giustificare il valico della Cisa?
Sarebbe una buona idea, secondo noi.
Come se fosse un corso di aggiornamento.
Ce n'è molto bisogno.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 3 maggio 2011
-369 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+337 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
+15 giorni dal lancio di Boicottiren: http://tinyurl.com/boicottiren
Aderisci anche tu: boicotta Iren, digli che non finanzierai un euro dell'inceneritore di Parma
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