L’ambiente, la salute e lo sviluppo sostenibile sono alcune delle linee di intervento prioritarie dell’Unione Europea.
La crescita odierna non deve mettere in pericolo la crescita delle generazioni future.
Le tre componenti dello sviluppo sostenibile (economica, sociale e ambientale) devono essere affrontate in maniera equilibrata a livello politico.
E' l'Europa a dettare la linea.
Diminuire gli impatti ambientali generati dai rifiuti lungo il corso della loro esistenza, dalla produzione fino allo smaltimento, passando per il riciclaggio, è un obbligo più che una scelta.
I rifiuti non sono solo una fonte d'inquinamento da ridurre, ma anche una potenziale risorsa da sfruttare. E' questo il futuro prossimo, ma in molti territori è già il presente, da attuare oggi, subito, per segnare una svolta virtuosa nella gestione dei materiali post consumo.
La Commissione Europea ha ribadito il concetto del “ciclo di vita” nella politica in materia di rifiuti. La gerarchia di trattamento dei rifiuti antepone la prevenzione al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero, relegando lo smaltimento in fondo alla scala.
L’adozione di opportune politiche in materia di rifiuti può avere benefici effetti sulla salute, l’ambiente e l’economia e tali obiettivi non possono essere raggiunti senza la partecipazione dell’intera società civile.
L'Associazione GCR opera con l'intento di salvaguardare l'ambiente, ponendosi come obiettivo primario la risoluzione di una problematica quanto mai attuale come la gestione corretta dei rifiuti urbani. L'associazione vede nel rifiuto una risorsa, una materia che può tornare a nuova vita, utilizzando pratiche virtuose oppure trattando il rifiuto con le più moderne tecnologie che nulla hanno a che vedere con la combustione.
L'incenerimento può produrre diossina e metalli pesanti e un impatto importante sui territori.
L'incenerimento inquina l'aria (emissioni di SO2, NO2, HCL, composti organici, diossine e metalli pesanti), l'acqua (depositi di sostanze pericolose sulla superficie dell'acqua), il suolo (interramento delle ceneri derivanti dall'incenerimento e residui di fumo, deposito degli inquinanti.
Partecipando alla Festa per l’Europa si intende sollecitare la riflessione sulle energie rinnovabili e tecnologie verdi, sull'innovazione e la ricerca, sulla tutela ambientale e la lotta ai cambiamenti climatici, sulla crescita economica e sull'occupazione.
Il convegno di venerdì sarà incentrato sull'approccio metodologico e sui “casi di successo”.
Verrà illustrata una modalità di raccolta differenziata domiciliare “spinta” con tre piattaforme di trattamento del residuo (una per raccogliere rifiuti, l’altra per lavorarli allo smaltimento e l’altra per il riuso di quelli non smaltibili).
Il processo assomiglia al riutilizzo delle risorse fatto dalla natura e, nell’industria, coinvolge la creazione di attrezzature differenti da quelle utilizzate nella normale produzione, capaci di rigenerare prodotti già utilizzati.
È un metodo che ha come presupposto necessario la combinazione di tre livelli di responsabilità: quella della classe politica, che fa le leggi, quella della comunità, nella fase finale del processo, e quella industriale che invece avviene all'inizio del processo.
È un metodo, soprattutto, che funziona.
E non solo nei piccoli centri e nei paesi.
La stretta collaborazione tra chi ricicla e chi progetta i beni di consumo “più attenti” all'ambiente, in Australia, Nuova Zelanda, California, ed in città come San Francisco - in Italia a Capannori - ha portato ad ottimi risultati che indicano chiaramente la strada da seguire.
L'ingegner Massimo Cerani è esperto di ecologia, rifiuti ed energie rinnovabili, libero professionista, consulente di numerosi comuni lombardi ed aziende per la gestione dei rifiuti ed il riciclaggio, illustrerà un piano alternativo di gestione dei rifiuti senza incenerimento, mostrando come sia possibile e realizzabile concretamente questo progetto.
Frans Beckers è responsabile di C2C di van Gansewinkel Group, azienda olandese che si occupa del ciclo dei rifiuti, presente non solo in Olanda ma anche in Belgio, Francia, Portogallo, Polonia.
E’ fra le prime 5 società europee per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
L'azienda olandese ha abbracciato la strategia C2C (dalla culla alla culla) applicandola all’interno del proprio modello di business.
Pur avendo al proprio interno ancora due inceneritori, l'azienda ne ha già spento uno e si sta progressivamente convertendo al recupero totale dei materiali attraverso il riciclo, secondo le indicazioni dell'Europa.
Nel giro di pochi anni ci sarà una grave scarsità di materie prime nel mondo e l’unico modo per non trovarsi impreparati di fronte a questo problema è recuperare tutti i materiali.
La strategia VGW non si ferma qui. L'intento è quello di sviluppare una rete fra produttori per lo scambio dei materiali recuperati, servendo quindi come base d’appoggio e coordinamento per tutte le società che invece che acquistare materie prime alla fonte, preferiscono utilizzare quelle di recupero, risparmiando così sul prezzo e anche contribuendo ad un mondo meno inquinato.
Frans Beckers e la VGW sostengono che in Europa c’è già una sovracapacità di incenerimento, è inutile quindi costruire nuovi inceneritori, ma si dovrebbero utilizzare quelli già esistenti per lo smaltimento attuale e indirizzarsi verso nuovi impianti che sostituiscano l’incenerimento totalmente.
Il futuro, a partire da oggi, è nel riciclo totale della materia, per non sprecarne nemmeno un grammo.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 4 maggio 2011
-368 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, ORA lo possiamo fermare.
+338 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?
+16 giorni dal lancio di Boicottiren: http://tinyurl.com/boicottiren
Aderisci anche tu: boicotta Iren, digli che non finanzierai un euro dell'inceneritore di Parma
Nessun commento:
Posta un commento