giovedì 19 gennaio 2012

Ridurre i rifiuti? E' possibile ora

La famiglia Azzolini-Givera riduce del 66% la produzione di rifiuti

Quella che vi presentiamo oggi è una avventura di ordinaria facilità, come la potremmo vivere tutti noi, proprio in questo momento.
La vicenda è strabiliante proprio perché nasce dal buonsenso e arriva a risultati che nessuno si immagina possibili, realizzabili, reali.
Il caso riguarda una famiglia di 3 persone, comune di Parma, cerchia urbana, che con poche mosse ha ridotto di 2/3 la produzione di rifiuti, attestandosi al 74% di raccolta differenziata.



Forse la curiosità, forse la voglia di mettersi in gioco, qualcosa ha spinto la famiglia Azzolini Givera a una piccola sfida dentro le mura di casa: capire quanto si possono ridurre i rifiuti, adottando alcune attenzioni ambientali semplici e di buon senso.
Conoscenze acquisite e buone abitudini trasferite nel quotidiano, registrando per tre mesi la produzione di rifiuti, per verificare se davvero queste piccole attenzioni possono fare la differenza.
E i risultati sono stati sorprendenti, aldilà di ogni aspettativa.
Prima di partire ecco la ricetta da adottare.
Non ci sono fatiche insormontabili, ma solo un pizzico di sensibilità verso la propria impronta ecologica.
Le sei azioni di riduzione qui elencate hanno dato vita all'esperimento, che oggi è degno di essere posto all'attenzione dei cittadini.
1. Rinuncia all’acqua in bottiglia a favore dell'acqua pubblica di rubinetto
2. Preferenza verso prodotti con packaging leggero
3. Biscotti ed altri prodotti da forno acquistati sfusi in sacchetti riutilizzati
4. Spesa alimentare in buste (interne ed esterne) riutilizzate
5. Forte attenzione alla riduzione degli scarti, specie alimentari
6. Detersivi preparati in casa con bicarbonato, acido citrico, etanolo
La modalità di raccolta differenziata è quella adottata da Iren oggi nel proprio quartiere, con bidone condominiale di carta e organico, bidoncino individuale per il barattolame, cassonetto stradale per l'indifferenziato.
I rifiuti sono stati pesati per tre mesi, in modo da ottenere un periodo temporale sufficiente ad essere poi sviluppato percentualmente sul resto dell'anno ed ottenere dei dati attendibili.
Ed ecco che i risultati sorprendono e lasciano letteralmente di stucco.
La produzione pro capite annua infatti si attesa su 170 kg, di cui 48 di carta, 30 di di plastica, barattolame e vetro, 72 di umido, 20 di indifferenziato.
E' stato poi introdotto un meccanismo di correzione prevedendo di conferire ad una isola ecologica 40 kg annui pro capite, cautelativamente considerati per 30 kg di materiale indifferenziato e altri 10 di cartone.
Eccoci quindi al risultato finale.
Produzione pro-capite di 210 kg, differenziata del 74%, che corrisponde ad una produzione annua di rifiuto indifferenziato di 55 kg pro-capite.
Dobbiamo ora moltiplicare questa cifra per i residenti della nostra provincia (440 mila abitanti), per giungere alla necessità di trattamento del nostro comprensorio provinciale.
Il totale in tonnellate è 24.200.
L'inceneritore di Parma è capace invece di 130.000 tonnellate.
I numeri parlano da sé.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
19 gennaio 2012
Parma, 19 gennaio 2012

Sono passati
598 giorni
dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
108 giorni
all'accensione del forno, se ancora lo si farà

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