giovedì 19 gennaio 2012

Un nuovo inceneritore alla Certosa di Parma

Se non avessimo letto la proposta nero su bianco, avremmo pensato allo scherzo di un burlone molto fantasioso, ma poco credibile.
Invece no, è tutto vero. Perché la realtà, ultimamente, supera ogni più nera fantasia.
Il 4 gennaio scorso è stato depositato un progetto, curato da una azienda modenese, che intende far nascere il cugino piccolo dell'inceneritore di Ugozzolo proprio al suo fianco, qualche metro cubo d'aria più a nord, nei pressi della Certosa di Paradigna.



Difficile addirittura scriverne tanto è surreale la situazione.
Un nuovo impianto per sfruttare le cosiddette biomasse, e bruciarne parte in loco per produrre energia elettrica, ovviamente approfittando degli incentivi statali denominati certificati verdi.
I numeri sono imponenti.
La nuova proposta è localizzata in strada Viazza di Paradigna, e prevede la ristrutturazione e riqualificazione delle strutture edilizie per poi mettere in atto la produzione di biocombustibili da biomasse utilizzando due diversi beni di partenza - principalmente i sottoprodotti di origine animale (SOA) di categoria 3 ai sensi del Regolamento (CE) n. 1069/2009 (circa 50.000 t/anno di materia prima lavorata) ed in misura minore gli oli e grassi alimentari esausti - CER 200125 (circa 20.000 t/anno di materia prima lavorata).
Inoltre sarà utilizzata parte degli stessi biocombustibili prodotti dall’impianto per il funzionamento di un impianto di cogenerazione una potenza pari a 940 kW per la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili.
La pratica è stata depositata presso il comune di Parma, la Provincia, i comuni di Sorbolo e Torrile, e sarà oggetto di Autorizzazione Integrale Ambientale così come di Procedura di Via, la stessa che ha seguito l'iter dell'inceneritore di Ugozzolo.
Intanto l'azienda ha messo a disposizione lo Studio di Impatto Ambientale e tutta l'altra documentazione inerente, consultabile nelle sedi degli enti citati.
Sono scattati quindi i 60 giorni per le osservazioni al progetto.
Noi siamo curiosi a affranti, e aspettiamo di conoscere come questa vicenda andrà avanti.
Il candidato sindaco Bernazzoli, nonché presidente della Provincia di Parma, cosa ne pensa del nuovo progetto?
L'amministratore delegato di turno ci allieterà con le storielle degli aerosol terapeutici e sul salto di livello del valore delle abitazioni della zona?
E gli amministratori dei comuni limitrofi (Sorbolo e Torrile) come intendono affrontare il problema?
Noi siamo convinti che prenderanno la parti dei cittadini.
I già sfortunati vicini dell’inceneritore di Ugozzolo non intendono accogliere passivamente a pochi Km dai loro centri abitati anche questo impianto.
Il 4 marzo scadrà il tempo utile per le osservazioni.
Siamo ancora alle prese, ed è il gennaio del 2012, con idee di territorio visto come oggetto da sfruttare, usare, spremere, senza che siano presi in considerazione alcuni elementi come la salute, i diritti dei cittadini, valori condivisi che vogliamo portare avanti.
Un giorno triste il 19 gennaio per la nostra comunità.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 19 gennaio 2012

Sono passati
598 giorni
dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Mancherebbero
108 giorni
all'accensione del forno, se ancora lo si farà

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