giovedì 31 maggio 2012

Punto Zero


Dopo anni di malfunzionamento Parma è stata come resettata.
Il fatidico pulsantino sul retro della macchina è stato schiacciato dai cittadini il 21 maggio scorso.
Siamo al punto zero, quando il sistema viene riavviato e per vederlo funzionare di nuovo bisogna attendere il caricamento del sistema operativo.
Anche con lo spinoso problema dell'inceneritore ci troviamo al punto zero.



Dal 2005, anno in cui il Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, approvato dalla Provincia, indicava un impianto di trattamento termico come necessità per il territorio, sono passati ormai 7 anni.
Il progetto dell'inceneritore era stato avviato già a fine 2005, quando Enia aveva bussato alla porta di Ato e del comune di Parma.
Per diversi anni il progetto è stato coccolato sia dalla Provincia che dal Comune, affidando ad Enia, poi diventata Iren, una sorta di carta bianca, perché tutti concordavano sulla importanza e bontà del progetto.
Così il comune di Parma ha stretto nel 2006 un accordo con Enia, dove di impegnava alle varianti urbanistiche ed a favorire l'iter per giungere nel più breve tempo possibile al traguardo.

La Provincia, dal canto suo, convocò nel 2008 la Conferenza dei Servizi, l'organo che nel giro di qualche mese approvò la Via (Valutazione di Impatto Ambientale) con lo schema dell'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), procedura che diede il via definitivo al progetto.
Tutti di corsa verso la realizzazione di questo meraviglioso e lungimirante progetto.
Tante cose però sono cambiate nel frattempo.
La raccolta differenziata ha raggiunto livelli percentuali che mettono in crisi la floridità del forno.
I due sistemi sono in diretta concorrenza perché si alimentano degli stessi materiali.
E i materiali non si moltiplicano a piacimento.
Così si sono inventati alcuni stratagemmi. Non avviare in città una seria raccolta differenziata, tenere l'organico insieme all'indifferenziato, non applicare la raccolta differenziata alle aziende ed ai mercati.
Tanti piccoli aiutini per ottenere mucchi di rifiuti sporchi e talmente mischiati da rendere impossibile la loro separazione e quindi facile il loro smaltimento in discarica o inceneritore.
Il gestore guadagna se smaltisce, non se ricicla.
Il riciclo porta vantaggio alle amministrazioni locali, ai cittadini, non alle lobbies dell'incenerimento.
Il giocattolo inceneritore oggi si è rotto.
Ha il comune capoluogo contro e una serie di inciampi legali che frenano la sua corsa, nonostante la foga di Iren che cerca di accelerare il cantiere e farlo girare a mille.
Oggi siamo al punto zero.
Per capire cosa occorre fare è necessario, caricando il nuovo sistema operativo, utilizzare software esclusivamente open source, aperti e leggibili da tutti.
Senza questa chiarezza non è possibile interagire su nulla.
Solo una lettura puntuale dei libri permetterà, con i tempi necessari, ad acquisire informazioni su tutto l'iter di questo progetto, a verificare tutti i passaggi e la loro correttezza.
Il rapporto con Iren deve mutare profondamente. Le multiutilities devono essere a disposizione delle amministrazioni per mettere in pratica i “loro” progetti, le “loro” visioni, e non viceversa.
Anche la trasparenza del gestore, che fin qui non c'è stata, deve essere un requisito indispensabile se si vuole mantenere un rapporto di collaborazione.
Da due anni viene rifiutata la visione del documento economico finanziario sull'inceneritore, il timone con il quale si capirebbe come Iren intenda recuperare l'investimento sul Pai.
La trasparenza su tutto il progetto era stata votata dal consiglio comunale di Parma come un pre requisito per validare tutta la procedura.
La trasparenza che ancora oggi latita.
E che fa pensar male. Se manca oggi che ancora il forno è spento chissà domani...

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 31 maggio 2012

Sono passati
731 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Sono passati
25 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012

Sono passati
10 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

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