lunedì 11 giugno 2012

Il piccone sul camino


Il 9 giugno sarà un'altra data da ricordare nella lunga storia di Gcr.
Il 9 giugno Gabriele Folli è diventato l'assessore all'Ambiente e Mobilità del Comune di Parma.
Un posto chiave per la vicenda dell'inceneritore di Parma.
Quando ancora il progetto del forno non era nemmeno sulla carta, il comitato gestione corretta rifiuti aveva raccolto oltre 10mila firme tra i cittadini di Parma, per opporsi al piano provinciale di gestione dei rifiuti che indicava necessario un impianto di trattamento termico senza nemmeno valutare le alternative.



Fin da allora la risposta degli enti locali era stata o il silenzio o lo sberleffo.
Le firme erano finite in un cassetto polveroso di Provincia e Comune, senza provocare nemmeno un commento.
Poi è seguita l'altalena del troppo presto o troppo tardi.
Troppo presto per lamentare rischi per la salute (il camino ancora non c'è), troppo tardi per dire no (il camino ormai c'è).
L'assurdo teatrino del passaggio del cerino lo abbiamo visto recitato fino a pochi giorni fa.
Interrotto a furor di popolo da un uno-due pugilistico che ha lasciato a terra tutti i contendenti tranne uno, quel Federico Pizzarotti che ha trionfato alle elezioni amministrative nei due turni travolgenti di maggio.
La rivoluzione di Parma è iniziata lì.

Le cose capitano aldilà delle nostre previsioni.
Chi avrebbe mai immaginato i 5 Stelle sullo scranno più alto del Comune e un “no ince” a dirigere l'assessorato Ambiente?
E' stata ed è ancora oggi una battaglia difficile, un classico della serie Davide contro Golia.
Dalla nostra solo la certezza della ragione e tanta tanta buona volontà, condita con un obiettivo sempre a fuoco nel mirino e un lento ma inesorabile avvicinamento di trincea, per strappare centimetri per centimetro il campo avversario.
Il nostro territorio è rimasto fino ad oggi molto indietro nella gestione dei rifiuti. Non tanto per i livelli di raccolta differenziata, spesso con numeri da record, specie nei paesi della cintura cittadini, ma per la scarsa visione, bloccata da un piano provinciale ormai desueto, messo in itinere nel 2002, partorito nel 2005, mai rivisto se non nell'adeguamento delle percentuali minime di Rd da raggiungere, stante la normativa nazionale cambiata.
Ci siamo fatti superare nella programmazione anche dai cugini reggiani che pur avendo in animo di sostituire il vecchio inceneritore con un nuovo impianto hanno visto più avanti di Parma ed hanno cominciato a ragionare guardando da un'altra parte.
Sta a noi ora recuperare il tempo perduto. In città persistono situazioni assurde come il centro storico ancora scoperto nella raccolta dell'organico, con i cassonetti dell'indifferenziato ancora padroni delle nostre strade e disseminati ovunque e lo spettro dell'inceneritore a Ugozzolo.
La nomina dell'assessore all'ambiente ha però dato una scossa al sistema.
E' come quando, durante una scalata ad una vetta impossibile, si indovina il colpo di picozza e ci si assicura con forza agli ultimi metri di parete.
Il camino di Parma ce lo immaginiamo così oggi.
Con un piccone infilato saldamente, che comincia a far emergere una ragnatela di crepe.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 11 giugno 2012

Sono passati
742 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma

Sono passati
36 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012

Sono passati
21 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno

Dal 1° maggio 2012 piatti e bicchieri di plastica potranno essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica (bidone giallo) grazie a nuovi accordi ANCI-CONAI

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