Il presidente della Provincia di Parma Bernazzoli ha sempre sbandierato la scarsa collaborazione tra il suo ente e il Comune di Parma, in particolare nell'annosa vicenda dell'inceneritore.
Lo scorso anno, quando piazza Garibaldi stoppò il cantiere per mancanza del titolo edilizio (a proposito, il documento non è mai apparso e nemmeno gli oneri sono stati pagati), Bernazzoli gridò al complotto e accusò il Comune di non aver consultato la Provincia prima di procedere al sigillo.
La tesi della collaborazione tra gli enti locali è stata sempre sostenuta dal presidente provinciale, ma probabilmente intesa come se lui fosse il preside di una scuola, e intendesse conoscere i pensieri dei suoi docenti per eventualmente correggerne il tiro.
Fino a ieri non eravamo a conoscenza invece del tentativo di dialogo che l'allora assessore all'Ambiente Cristina Sassi intraprese proprio per affrontare insieme la problematica relativa al mancato titolo edilizio del cantiere di Ugozzolo.
Come si sa Iren non fece mai richiesta di ottenimento del permesso a costruire, nonostante la stessa, in alcuni documenti, ne sottolineasse l'esigenza, prima di procedere all'apertura del cantiere del Pai.
Il titolo edilizio era dovuto in quanto non si tratta, nel caso dell'inceneritore di Parma, di un'opera pubblica, per la quale sarebbe bastato l'iter della Via, la Valutazione di Impatto Ambientale, ma di un progetto privato, allestito su un terreno privato il cui permesso a costruire non è automatico.
Alla fine della querelle il Tar la diede vinta a Iren, in una dubbia sentenza che sarebbe stato necessario appellare al Consiglio di Stato, decisione che invece non prese il commissario Ciclosi, aprendo la strada alla richiesta milionaria (28 per la precisione) di danni, in questi giorni messa in opera da Iren.
Questa mattina la nostra casella di posta conteneva la copia di una lettera che il presidente Bernazzoli recapitò all'assessore Sassi, mettendo in copia perfino Iren.
Nella breve missiva il “niet” di piazzale della Pace a qualunque tipo di collaborazione, sia tecnica che politica, per fare luce sulla vicenda del titolo edilizio.
La predica della collaborazione viene spazzata via da poche dure frasi.
Il 7 luglio 2011, solo 2 giorni dopo aver ricevuto la richiesta, Vincenzo Bernazzoli esprime un netto diniego a collaborare, né tramite i politici, né tramite i tecnici.
Ma il suo intervento rappresenta proprio un'entrata a gamba tesa nel lavoro dei tecnici, perché ordina ai tecnici lo stop a qualsiasi dialogo tra enti, ponendo la parola fine, da politico, ad un consulto tra tecnici che lo stesso presidente, una riga sopra, definisce luogo deputato a questo tipo di questioni.
Il fatto che la lettera sia indirizzata anche al direttore tecnico di Iren, Roberto Paterlini, la dice lunga sul feeling Provincia-multiutily, che in questo caso in particolare non dovrebbe proprio entrare nella vicenda, visto che era parte in causa.
Un altro evidente esempio di come ancora non conosciamo tutta la verità sul forno.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 27 agosto 2012
Sono passati
3 giorni dalla richiesta di dimissioni di Luigi Giuseppe Villani dalla poltrona di vicepresidente di Iren, il rappresentante che non rappresenta più gli interessi del Comune di Parma in seno alla multiutility.
http://www.facebook.com/QuandoTeNeVai
819 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Sono passati
113 giorni dal previsto avvio dell'inceneritore: avrebbe dovuto accendersi il 6 maggio 2012
Sono passati
98 giorni dal referendum sull'inceneritore: i cittadini hanno detto no al forno
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