domenica 20 gennaio 2013

Vita Nuova o vita falsa?


Chi sarà il giornalista che cura gli articoli del settimanale della Diocesi di Parma dedicati all'inceneritore?
Sarebbe interessante saperlo. Possibile che sia così sprovveduto?
Vita Nuova ha dedicato mezza pagina al cancrovalorizzatore accusando GCR di “combattere una guerra con armi improprie, creando bersagli da colpire in modo veemente e irrispettoso, esigendo prese di posizione o interventi a comando”.
Chiedere al Vescovo di prendere posizione contro una industria di morte certificata dagli studi delle Istituzioni è irrispettoso?



L'anonima firma è al corrente che la Federazione degli Ordini dei Medici Emilia Romagna ha chiesto la moratoria contro la costruzione di inceneritori prima degli esiti di Moniter nel settembre 2007, “si richiede alle SS. LL. di non procedere alla concessione di nulla osta alla costruzione di nuovi inceneritori” e dopo gli esiti di Moniter nel dicembre 2011 “la FRER non può che ribadire tale posizione”?
Se non ne è al corrente si informi, se invece ne era informato si vergogni.
Lo stesso pseudo giornalista conosce i risultati di Moniter?
Vita Nuova pubblicò nel dicembre 2011 un altro articolo, in cui affermava che lo studio Moniter era giunto a conclusioni rassicuranti sulle emissioni degli inceneritori e sugli effetti per la salute umana.
Un falso, che a quanto pare la direzione del giornale approvò.
Moniter, in realtà, per le patologie tumorali ha evidenziato un'aumentata mortalità per tumori primitivi del fegato negli uomini, un'aumentata incidenza di tumori primitivi del pancreas negli uomini, un'aumentata mortalità per cancro della vescica negli uomini, un'aumentata mortalità per cancro del colon nelle donne, un aumento del rischio relativo di linfoma non-Hodgkin nella coorte di Modena. Davvero rassicurante.
Per le patologie non tumorali Moniter ha segnalato un aumentato rischio di malattie ischemiche cardiache e di mortalità per malattie cardiocircolatorie nelle femmine, un aumentato rischio di mortalità per malattie respiratorie acute nelle femmine, un'associazione coerente e statisticamente significativa tra livelli di esposizione ad emissioni da inceneritore e parti pre-termine, un aumentato rischio di aborti spontanei, un andamento crescente del rischio di malformazioni nel loro complesso con l'esposizione ambientale.
Questa sarebbe una assoluzione?
L'anonima firma osserva anche che non dobbiamo dimenticare che c’è “un’ecologia anche umana, delle parole e degli atteggiamenti, da coltivare e su cui vigilare”.
La Chiesa in Italia digiuna e lotta contro gli inceneritori, a Parma invece banchetta con Iren.
E' umanamente ecologico inserire i vertici di Iren (uno addirittura arrestato l'altro giorno) nel Centro di etica ambientale?
Noi non abbiamo notizie di azioni di esclusione di Villani dal centro diocesano.
Siamo male informati?
Quale ecologia sottostà alla collaborazione con i vertici di una azienda quotata in borsa che fa profitti con sorella acqua e con industrie insalubri che avvelenano terra, acqua e aria offendendo ambiente e salute?
Sarà stato ecologico vendere terreni agricoli a Enia per costruire il forno?
Come si può salvaguardare Creato e Creature con una fabbrica di morte certificata perfino da Moniter e dai medici?
I reati stanno emergendo per la nostra veemente perseveranza, non certo per l'etica del centro diocesano, né tanto meno per merito di Vita Nuova.
Le Istituzioni parlano di malattie invalidanti.
Prendiamo posizione o attendiamo che mettano dentro qualcun altro?
Vogliamo battere un colpo in vescovado?
O preferiamo ancora tacere?

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 20 gennaio 2013

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