Chi sarà il giornalista che
cura gli articoli del settimanale della Diocesi di Parma dedicati
all'inceneritore?
Sarebbe interessante
saperlo. Possibile che sia così sprovveduto?
Vita Nuova ha dedicato mezza
pagina al cancrovalorizzatore accusando GCR di “combattere una
guerra con armi improprie, creando bersagli da colpire in modo
veemente e irrispettoso, esigendo prese di posizione o interventi a
comando”.
Chiedere al Vescovo di
prendere posizione contro una industria di morte certificata dagli
studi delle Istituzioni è irrispettoso?
L'anonima firma è al
corrente che la Federazione degli Ordini dei Medici Emilia Romagna ha
chiesto la moratoria contro la costruzione di inceneritori prima
degli esiti di Moniter nel settembre 2007, “si richiede alle SS.
LL. di non procedere alla concessione di nulla osta alla costruzione
di nuovi inceneritori” e dopo gli esiti di Moniter nel dicembre
2011 “la FRER non può che ribadire tale posizione”?
Se non ne è al corrente si
informi, se invece ne era informato si vergogni.
Lo stesso pseudo giornalista
conosce i risultati di Moniter?
Vita Nuova pubblicò nel
dicembre 2011 un altro articolo, in cui affermava che lo studio
Moniter era giunto a conclusioni rassicuranti sulle emissioni degli
inceneritori e sugli effetti per la salute umana.
Un falso, che a quanto pare
la direzione del giornale approvò.
Moniter, in realtà, per le
patologie tumorali ha evidenziato un'aumentata mortalità per tumori
primitivi del fegato negli uomini, un'aumentata incidenza di tumori
primitivi del pancreas negli uomini, un'aumentata mortalità per
cancro della vescica negli uomini, un'aumentata mortalità per cancro
del colon nelle donne, un aumento del rischio relativo di linfoma
non-Hodgkin nella coorte di Modena. Davvero rassicurante.
Per le patologie non
tumorali Moniter ha segnalato un aumentato rischio di malattie
ischemiche cardiache e di mortalità per malattie cardiocircolatorie
nelle femmine, un aumentato rischio di mortalità per malattie
respiratorie acute nelle femmine, un'associazione coerente e
statisticamente significativa tra livelli di esposizione ad emissioni
da inceneritore e parti pre-termine, un aumentato rischio di aborti
spontanei, un andamento crescente del rischio di malformazioni nel
loro complesso con l'esposizione ambientale.
Questa sarebbe una
assoluzione?
L'anonima firma osserva
anche che non dobbiamo dimenticare che c’è “un’ecologia anche
umana, delle parole e degli atteggiamenti, da coltivare e su cui
vigilare”.
La Chiesa in Italia digiuna
e lotta contro gli inceneritori, a Parma invece banchetta con Iren.
E' umanamente ecologico
inserire i vertici di Iren (uno addirittura arrestato l'altro giorno)
nel Centro di etica ambientale?
Noi non abbiamo notizie di
azioni di esclusione di Villani dal centro diocesano.
Siamo male informati?
Quale ecologia sottostà
alla collaborazione con i vertici di una azienda quotata in borsa che
fa profitti con sorella acqua e con industrie insalubri che
avvelenano terra, acqua e aria offendendo ambiente e salute?
Sarà stato ecologico
vendere terreni agricoli a Enia per costruire il forno?
Come si può salvaguardare
Creato e Creature con una fabbrica di morte certificata perfino da
Moniter e dai medici?
I reati stanno emergendo per
la nostra veemente perseveranza, non certo per l'etica del centro
diocesano, né tanto meno per merito di Vita Nuova.
Le Istituzioni parlano di
malattie invalidanti.
Prendiamo posizione o
attendiamo che mettano dentro qualcun altro?
Vogliamo battere un colpo in
vescovado?
O preferiamo ancora tacere?
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
20 gennaio 2013
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