mercoledì 6 febbraio 2013

Il colore del fango


Le amnesie del Pd

Il Pd ci da degli ingenui, anzi dei collusi, personaggi che hanno “inciuciato” con la destra più detestabile.
Doppiogiochisti? Forse il Pd con i suoi rappresentanti non si ricorda della causa che abbiamo dovuto affrontare con Iren in seguito al boicottaggio (Boicottiren).



Potremmo ribaltare la questione e dire che forse proprio il Pd è stato altrettanto ingenuo, consiglieri di opposizione che in consiglio comunale non si sono accorti di come la questione inceneritore si stava avviando attraverso pratiche anche illegali, per le quali la procura (e il tutto ora è in cassazione) ha aperto una inchiesta e chiesto lo stop del cantiere.
Non si erano accorti della mancanza del permesso a costruire se era opera privata, non si erano accorti della mancanza di una gara pubblica europea (fosse stata un'opera pubblica).
E così per tante altre beghe di cui non si sono accorti, per le quali Gcr e gli avvocati Allegri e De Angelis hanno presentato tanti esposti.
Non hanno subodorato cosa stava combinando la cricca di Vignali? E di Buzzi? E di Bernini?
Noi saremo stati ingenui.
Ma con chi avremmo dovuto parlare se non col sindaco di questa città.
Con chi se non con l'autorità che poteva prendere una decisione per fermare, rimandare, chiudere il cantiere? Col Pd? Lo abbiamo fatto, abbiamo avuto diversi incontri anche con loro, ma il treno del forno era lanciatissimo e le orecchie molto chiuse.
Abbiamo lottato con mezzi leciti contro ciò che è oggi messo al bando anche dall'Europa come sistema di smaltimento rifiuti. Oggi ci sentiamo profondamente offesi dalle parole di questo partito.
Non c'è veramente idea della distanza tra il pensiero della gente comune e le ingiustificabili parole ed azioni del Pd.
Noi siamo semplici cittadini, abbiamo tutti letto le affermazioni di Giorgio Pagliari quando ha dichiarato che in consiglio comunale lo deridevano perché in Provincia le proposte del centrodestra venivano tutte approvate, ed era inutile che si dannasse a fare opposizione.
L'accordo pro forno era evidente, le strette di mano destra-sinistra erano all'ordine del giorno. Ma quelle visioni di intenti comuni forse andavano bene, le nostre no.
Vignali non era coerente con il suo passato: ovvio che avessimo pensato che lo potesse fare per aumentare la sua visibilità e popolarità in declino.
Davvero si può pensare che siamo stati noi a suggerire la marcia indietro?
E' questa l'accusa che viene fatta e che traspare anche dal Nuovo di Parma, oltre che dai comunicati del Pd, che ci accusa di averli bastonati, come se non avessimo bastonato tutti quelli che sostenevano il forno.
Si è sempre pensato che il tema dell'ambiente e della salute fosse nel dna di un movimento di centro-sinistra: invece è l'esatto contrario. Braccia aperte a industrie insalubri, come le centrali a biomassa, a biogas, il co-inceneritore di Rubbiano.
Il concetto è semplice: le nostre critiche sono sempre state rivolte al progetto dell'inceneritore, e lì ci siamo fermati. Nessun intento denigratorio, solo interesse sano verso l'ambiente.
E infine non c'è nelle parole del Pd alcun rispetto per quei cittadini, mamme e bambini che in questi anni sono venuti in piazza per manifestare la propria preoccupazione per la salute e per il futuro dei propri piccoli.
Solo voglia di strumentalizzare, data la campagna elettorale.
Una campagna che giustifica ogni mezzo.
Un partito nato vecchio con dentro due sensibilità che non si capisce come facciano a convivere.
Incapacità di reale rinnovamento che i risultati di Parma hanno dimostrato nei fatti e nei numeri.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 6 febbraio 2013

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